La settimana scorsa il Meglio di Bloggorai ha ricevuto un notevole
successo. Lo riproponiamo, sempre consapevoli che può essere un valido aiuto a
rinfrescare la memoria che, specie ad un certa, tende a smarrirsi facilmente.
Il Post di oggi sarà diviso in due parti: la prima con il Meglio
di Bloggorai 2 e la seconda con brevi flash meritevoli di attenzione.
Il meglio di Bloggorai 2
Martedì 15 luglio - Riforma RAI: una pericolosa mano di
Poker
Documento riservato del PD: si individuano 6 punti: 1.
Autonomia e indipendenza 2. Rilevanza e autorevolezza 3. Meccanismi di gestione
4. Missione 5. Finanziamento 6. Meccanismi di controllo. Il canone. Il PD lo vuole abolire e
sostituire con la fiscalità generale si o no?
Nel documento, al punto 5, leggiamo: “La nuova legge deve
assicurare alla Rai risorse certe, sia in quantità che nei tempi di
stanziamento. Mediante canone o in carico alla fiscalità generale purché
saldamente ancorata al principio di utilità pubblica”. Canone e fiscalità
generale sono due “concetti” profondamente diversi tra loro seppure
riconducibili alla stessa matrice: il canone è pagato dai cittadini e la
fiscalità generale attinge ai fondi pubblici composti dalle tasse pagate sempre
dai cittadini. Ci stiamo avvicinando ad un accordo PD e M5S sul tema
canone??? Parliamone.
Mercoledì 16 luglio 2025 - Il "sassolino" Lega
nello stagno RAI
Cosa c’è di nuovo in questa proposta? Di nuovo c’è
l’abolizione della figura dell’AD come voluto dalla Legge Renzi e il ritorno al
DG con maggiori poteri ... Di nuovo c’è il “malloppo” grosso: la
“valorizzazione delle società controllate” con “l’obiettivo di attrarre i
privati mantenendo fermo il controllo pubblico”. Di “nuovo” c’è sempre
“chercher l’argent”. Poi c’è il “problemino” Agnes che Fi e FdI vorrebbero
subito insediata alla presidenza e invece alla Lega questa “faccenda” non
sembra interessare gran che: Marano, è stato detto più o meno esplicitamente,
sta bene dov’è e l’Azienda funziona benissimo così.
Giovedì 17 luglio 2025 – I Fantasmi sul palcoscenico RAI:
Sanremo e Riforma
“Sanremo 2026 ??? Si certo, lo faremo noi … quello è robbbba
Rai … però, oddio ... ad essere sincero non ne sarei proprio così sicuro,
forse, dipende, vedremo”. Il Festival è Rai e senza le telecamere della Rai
sarebbe una sagra di paese colorata di fiorellini fiorellini. Ma il bello
ora è tutto nelle mani di un qualche solerte avvocato che si volesse divertire
a far saltare il banco… “Almeno per il
2026 Sanremo lo farà la Rai … poi … si vedrà”. Già, vedremo.
Come pure si sta profilando molto incerta la partita sulla
riforma Rai. L’8 agosto è dietro l’angolo e non c’è alcuna possibilità che
si possa concordare una proposta di riforma quale che essa sia.
Ieri è stata presentata la Relazione annuale dell'Autorità
per le comunicazioni (Agcom) sull’attività 2024 del Garante e illustrata dal
suo presidente Giacomo Lasorella. Leggiamo quanto scritto sul Corriere a firma
Antonella Baccaro “«La tv — ha spiegato Lasorella — non è più lo strumento con
il quale i cittadini si informano in via prioritaria: un italiano su due (il
52,4%), utilizza la rete», anche se i media tradizionali vengono ritenuti più
affidabili”.
Venerdì 18 luglio 2025 - RAI: la gallinella milanese
dalle uova d'oro
Un soffietto, un accenno, un barlume di relativo e moderato
ottimismo si è acceso nelle fila dell’opposizione sul tema “riforma Rai”. Ieri
è iniziato il “cantiere” dove cercare di costruire una ipotesi di testo comune
da incardinare in VIII Commissione Senato dove sono depositate 10 proposte di
riforma Rai: 4 dell’opposizione e 6 della maggioranza... I punti derimenti e fondamentali sui quali concordare
sono due: Fondazione o “sistema duale” e canone o fiscalità generale.
Però c’è un “affare” Milano che interessa la Rai sul quale, forse, sarà necessario/opportuno rinfrescare la memoria per capire cosa è successo e quanto avvantaggia o penalizza le casse Rai. In due parole: a dicembre 2023 Rai (Sergio AD e Soldi Presidente) e la Fondazione Fiera Milano firmano un accordo per il trasferimento degli studi Tv da Corso Sempione al Portello. L’accordo prevede l’affitto dei nuovi spazi per 27 anni (27) e ballano cifre notevoli che vanno dai 97 mln per i lavori complessivi dell’area ai 5,9 mln di affitto annui che Rai dovrà pagare per il periodo previso dal contratto (totale 159 mln).
Chissà se potrebbe valere la pena riaprire quel dossier e
capire se e quanto conviene a Rai aggiornare quel contratto: con quel costo di
affitto per 27 anni ci si poteva costruire una piramide che almeno poi sarebbe
rimasta di proprietà Rai...
Sabato 19 luglio 2025 - RAI: oggi lezione di Alta
Filosofia
Intervista concessa da Giampaolo Rossi, AD Rai, oggi sul
Corriere a firma Antonella Baccaro. Cosa ha detto di interessante, di nuovo,
di rilevante? Nulla. Il vuoto cosmico, il niente allo stato solido: “Cosa deve
fare una tv pubblica? «Esprimere la realtà plurale della nostra nazione,
orientandoci nel tempo complesso in cui viviamo”. L’Alta Scuola di
Filosofia Contemporanea Multimediale TecnoNarrativa Supercazzola di Colle Oppio
ha dichiarato. Da questo punto in poi la Rai non sarà più come prima. Riforma
Rai, Contratto di Servizio, Piano Industriale ed editoriale,
"riforma" dei generi, informazione e newsroom, Rai Way, investimenti
in innovazione di prodotto e di tecnologie, nuova Convenzione e risorse etc
etc?
Domanda: “Serve più rinnovamento?" risposta "Per
cambiare in un mercato competitivo servono più coraggio ed equilibrio…"
dove la parte più rilevante di questa frase sono i puntini, si proprio i tre
puntini … originali che si leggono nel testo.
Veniamo ora alle cose serie. Gli si chiede “Affari Tuoi induce ludopatia?” e lui risponde “Solo quando straccia la concorrenza” e Rossi, leggiamo testuale, mentre risponde “ride”. A uno così che ride su un tema di tale rilevanza e gravità sociale che gli vuoi dire? Rossi ride!!! Questo è l’AD del Servizio Pubblico Radiotelevisivo.
Domenica 20 luglio 2025 - RAI: non tutte le uova d'oro
riescono con il buco
Oggi leggiamo su Libero un’interessante intervista al
Senatore Alessandro Morelli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio:
“Tra l’altro c’è un altro grosso fronte che va chiarito al più presto” Quale?
“Quello del nuovo Centro di produzione della Rai, la sua nuova sede che
dovrebbe vedere la luce nei prossimi anni … viso che c’è un indubbio blocco
generale del settore urbanistico milanese siamo molto preoccupati …Nel Piano
Industriale (Rai ndr) è prevista la dismissione, quindi la vendita del Palazzo Rai
di Corso Sempione e il contestuale trasferimento nel quartiere di Portello. Ma
se al Portello non viene realizzato nulla, evidentemente non può essere venduto
lo stabile al Sempione e allora l’operazione va vista anche sotto il profilo
finanziario. Non è una bazzecola”.
Poniamo infine una domanda alla quale non riusciamo a trovare
risposta: perché un consigliere a caso (scegliete voi, meglio tra quelli di
“opposizione”) non si indigna, non si fa girare le scatole quando legge
un’intervista a Rossi come quella di ieri, non si “irrita”, non batte i pugni
sul tavolo, non protesta, non si preoccupa di approfondire, di verificare
ovvero di esercitare il suo diritto/dovere di “indirizzo, vigilanza e
controllo” come peraltro previsto semplicemente dal Codice Civile?
Notizie in breve.
Interessantissimo articolo su La Stampa a firma Ilario Lombardo
con il titolo “Renzi – Franceschini: idea nuovo partito”. C’è tanta
voglia di “centro” di “moderati”, di alternativa alla destra del PD e tutto il ragionamento
si colloca in un arco temporale significativo: il 2027. Guarda caso è lo stesso
anno del rinnovo della Concessione Rai e della scadenza del Contratto di
Servizio. Ottima materia da campagna elettorale.
Notizie dalla BBC: “Altre 300.000 famiglie hanno smesso
di pagare il canone …Mentre l'emittente continua a contrastare l'ascesa di
YouTube e dei servizi di streaming che hanno suddiviso il pubblico su numerose
piattaforme, il suo rapporto annuale ha rivelato che alla fine dell'anno erano
in vigore 23,8 milioni di licenze, in calo rispetto ai 24,1 milioni del
2023-24. Il calo si traduce in una perdita di circa 50 milioni di sterline di
fatturato per l'azienda” (The Guardian).
Questa settimana si potrebbe concludere la trattativa tra
Rai e Comune di Sanremo. Obiettivo è chiudere entro al fine di luglio. Ci sono
ostacoli sulle “manifestazioni collaterali” richieste dal Comune e che Rai invece
non ha alcuna intenzione di riprendere.
Questa settimana ci dovrebbe essere il secondo appuntamento
sul “tavolo di lavoro” dell’opposizione per la stesura di un testo di riforma Rai
condiviso. Tutto da capire da dove si inizia e dove si va a parare: i temi
canone e modello di governance sono centrali e dirimenti e le idee non sono tutte
convergenti.
bloggorai@gmail.com
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