lunedì 21 luglio 2025

Il Meglio di Bloggorai 2 e notizie in breve

by Bloggorai ©

La settimana scorsa il Meglio di Bloggorai ha ricevuto un notevole successo. Lo riproponiamo, sempre consapevoli che può essere un valido aiuto a rinfrescare la memoria che, specie ad un certa, tende a smarrirsi facilmente.

Il Post di oggi sarà diviso in due parti: la prima con il Meglio di Bloggorai 2 e la seconda con brevi flash meritevoli di attenzione.

Il meglio di Bloggorai 2

Martedì 15 luglio - Riforma RAI: una pericolosa mano di Poker

Documento riservato del PD: si individuano 6 punti: 1. Autonomia e indipendenza 2. Rilevanza e autorevolezza 3. Meccanismi di gestione 4. Missione 5. Finanziamento 6. Meccanismi di controllo.  Il canone. Il PD lo vuole abolire e sostituire con la fiscalità generale si o no? 

Nel documento, al punto 5, leggiamo: “La nuova legge deve assicurare alla Rai risorse certe, sia in quantità che nei tempi di stanziamento. Mediante canone o in carico alla fiscalità generale purché saldamente ancorata al principio di utilità pubblica”. Canone e fiscalità generale sono due “concetti” profondamente diversi tra loro seppure riconducibili alla stessa matrice: il canone è pagato dai cittadini e la fiscalità generale attinge ai fondi pubblici composti dalle tasse pagate sempre dai cittadini. Ci stiamo avvicinando ad un accordo PD e M5S sul tema canone??? Parliamone.

Mercoledì 16 luglio 2025 - Il "sassolino" Lega nello stagno RAI

Cosa c’è di nuovo in questa proposta? Di nuovo c’è l’abolizione della figura dell’AD come voluto dalla Legge Renzi e il ritorno al DG con maggiori poteri ... Di nuovo c’è il “malloppo” grosso: la “valorizzazione delle società controllate” con “l’obiettivo di attrarre i privati mantenendo fermo il controllo pubblico”. Di “nuovo” c’è sempre “chercher l’argent”. Poi c’è il “problemino” Agnes che Fi e FdI vorrebbero subito insediata alla presidenza e invece alla Lega questa “faccenda” non sembra interessare gran che: Marano, è stato detto più o meno esplicitamente, sta bene dov’è e l’Azienda funziona benissimo così. 

Giovedì 17 luglio 2025 – I Fantasmi sul palcoscenico RAI: Sanremo e Riforma

“Sanremo 2026 ??? Si certo, lo faremo noi … quello è robbbba Rai … però, oddio ... ad essere sincero non ne sarei proprio così sicuro, forse, dipende, vedremo”. Il Festival è Rai e senza le telecamere della Rai sarebbe una sagra di paese colorata di fiorellini fiorellini. Ma il bello ora è tutto nelle mani di un qualche solerte avvocato che si volesse divertire a far saltare il banco… “Almeno per il 2026 Sanremo lo farà la Rai … poi … si vedrà”. Già, vedremo.

Come pure si sta profilando molto incerta la partita sulla riforma Rai.  L’8 agosto è dietro l’angolo e non c’è alcuna possibilità che si possa concordare una proposta di riforma quale che essa sia.

Ieri è stata presentata la Relazione annuale dell'Autorità per le comunicazioni (Agcom) sull’attività 2024 del Garante e illustrata dal suo presidente Giacomo Lasorella. Leggiamo quanto scritto sul Corriere a firma Antonella Baccaro “«La tv — ha spiegato Lasorella — non è più lo strumento con il quale i cittadini si informano in via prioritaria: un italiano su due (il 52,4%), utilizza la rete», anche se i media tradizionali vengono ritenuti più affidabili”.

Venerdì 18 luglio 2025 - RAI: la gallinella milanese dalle uova d'oro

Un soffietto, un accenno, un barlume di relativo e moderato ottimismo si è acceso nelle fila dell’opposizione sul tema “riforma Rai”. Ieri è iniziato il “cantiere” dove cercare di costruire una ipotesi di testo comune da incardinare in VIII Commissione Senato dove sono depositate 10 proposte di riforma Rai: 4 dell’opposizione e 6 della maggioranza... I punti derimenti e fondamentali sui quali concordare sono due: Fondazione o “sistema duale” e canone o fiscalità generale.

Però c’è un “affare” Milano che interessa la Rai sul quale, forse, sarà necessario/opportuno rinfrescare la memoria per capire cosa è successo e quanto avvantaggia o penalizza le casse Rai. In due parole: a dicembre 2023 Rai (Sergio AD e Soldi Presidente) e la Fondazione Fiera Milano firmano un accordo per il trasferimento degli studi Tv da Corso Sempione al Portello. L’accordo prevede l’affitto dei nuovi spazi per 27 anni (27) e ballano cifre notevoli che vanno dai 97 mln per i lavori complessivi dell’area ai 5,9 mln di affitto annui che Rai dovrà pagare per il periodo previso dal contratto (totale 159 mln).

Chissà se potrebbe valere la pena riaprire quel dossier e capire se e quanto conviene a Rai aggiornare quel contratto: con quel costo di affitto per 27 anni ci si poteva costruire una piramide che almeno poi sarebbe rimasta di proprietà Rai...

Sabato 19 luglio 2025 - RAI: oggi lezione di Alta Filosofia

Intervista concessa da Giampaolo Rossi, AD Rai, oggi sul Corriere a firma Antonella Baccaro. Cosa ha detto di interessante, di nuovo, di rilevante? Nulla. Il vuoto cosmico, il niente allo stato solido: “Cosa deve fare una tv pubblica? «Esprimere la realtà plurale della nostra nazione, orientandoci nel tempo complesso in cui viviamo”. L’Alta Scuola di Filosofia Contemporanea Multimediale TecnoNarrativa Supercazzola di Colle Oppio ha dichiarato. Da questo punto in poi la Rai non sarà più come prima. Riforma Rai, Contratto di Servizio, Piano Industriale ed editoriale, "riforma" dei generi, informazione e newsroom, Rai Way, investimenti in innovazione di prodotto e di tecnologie, nuova Convenzione e risorse etc etc?

Domanda: “Serve più rinnovamento?" risposta "Per cambiare in un mercato competitivo servono più coraggio ed equilibrio…" dove la parte più rilevante di questa frase sono i puntini, si proprio i tre puntini … originali che si leggono nel testo.

Veniamo ora alle cose serie. Gli si chiede “Affari Tuoi induce ludopatia?” e lui risponde “Solo quando straccia la concorrenza” e Rossi, leggiamo testuale, mentre risponde “ride”. A uno così che ride su un tema di tale rilevanza e gravità sociale che gli vuoi dire? Rossi ride!!!  Questo è l’AD del Servizio Pubblico Radiotelevisivo.

Domenica 20 luglio 2025 - RAI: non tutte le uova d'oro riescono con il buco

Oggi leggiamo su Libero un’interessante intervista al Senatore Alessandro Morelli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: “Tra l’altro c’è un altro grosso fronte che va chiarito al più presto” Quale? “Quello del nuovo Centro di produzione della Rai, la sua nuova sede che dovrebbe vedere la luce nei prossimi anni … viso che c’è un indubbio blocco generale del settore urbanistico milanese siamo molto preoccupati …Nel Piano Industriale (Rai ndr) è prevista la dismissione, quindi la vendita del Palazzo Rai di Corso Sempione e il contestuale trasferimento nel quartiere di Portello. Ma se al Portello non viene realizzato nulla, evidentemente non può essere venduto lo stabile al Sempione e allora l’operazione va vista anche sotto il profilo finanziario. Non è una bazzecola”.

Poniamo infine una domanda alla quale non riusciamo a trovare risposta: perché un consigliere a caso (scegliete voi, meglio tra quelli di “opposizione”) non si indigna, non si fa girare le scatole quando legge un’intervista a Rossi come quella di ieri, non si “irrita”, non batte i pugni sul tavolo, non protesta, non si preoccupa di approfondire, di verificare ovvero di esercitare il suo diritto/dovere di “indirizzo, vigilanza e controllo” come peraltro previsto semplicemente dal Codice Civile?

Notizie in breve.

Interessantissimo articolo su La Stampa a firma Ilario Lombardo con il titolo “Renzi – Franceschini: idea nuovo partito”. C’è tanta voglia di “centro” di “moderati”, di alternativa alla destra del PD e tutto il ragionamento si colloca in un arco temporale significativo: il 2027. Guarda caso è lo stesso anno del rinnovo della Concessione Rai e della scadenza del Contratto di Servizio. Ottima materia da campagna elettorale.

Notizie dalla BBC: “Altre 300.000 famiglie hanno smesso di pagare il canone …Mentre l'emittente continua a contrastare l'ascesa di YouTube e dei servizi di streaming che hanno suddiviso il pubblico su numerose piattaforme, il suo rapporto annuale ha rivelato che alla fine dell'anno erano in vigore 23,8 milioni di licenze, in calo rispetto ai 24,1 milioni del 2023-24. Il calo si traduce in una perdita di circa 50 milioni di sterline di fatturato per l'azienda” (The Guardian).

Questa settimana si potrebbe concludere la trattativa tra Rai e Comune di Sanremo. Obiettivo è chiudere entro al fine di luglio. Ci sono ostacoli sulle “manifestazioni collaterali” richieste dal Comune e che Rai invece non ha alcuna intenzione di riprendere.

Questa settimana ci dovrebbe essere il secondo appuntamento sul “tavolo di lavoro” dell’opposizione per la stesura di un testo di riforma Rai condiviso. Tutto da capire da dove si inizia e dove si va a parare: i temi canone e modello di governance sono centrali e dirimenti e le idee non sono tutte convergenti.

bloggorai@gmail.com

 

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