lunedì 14 luglio 2025

Il meglio di Bloggorai. 1

by Bloggorai ©

Proponiamo un esperimento: abbiamo raccolto una buona idea suggerita da un autorevole lettore: una sintesi dei post della settimana appena trascorsa. Crediamo sia utile a mantenere ordinata la memoria degli argomenti e delle notizie di cui ci siamo occupati, fedelissimi al principio secondo cui nulla avviene mai per caso e tutto si colloca in suo contesto dinamico. Da oltre sette anni Bloggorai non fa altro che cercare di “connettere i punti” spesso distinti e distanti tra loro per definire un quadro leggibile, un filo conduttore verso la comprensione, appunto, di quel “futuro” del Servizio Pubblico, forse ancora possibile seppure talvolta improbabile.

Domenica 6 luglio - RAI: la "riforma" in riva al mare

Intervista al senatore Gasparri comparsa sul Messaggero con il titolo “Riforma della Rai entro fine anno. Stop alle nomine fatte dal governo”. Letto così suscita benevola attenzione e ci metteremmo la firma subito. Leggiamo qualcosa a proposito del prossimo 8 agosto: “I tempi di una procedura di infrazione europea sono biblici, pari a quelli di un processo civile. Semmai l'Ue l'avvierà, arriverà a conclusione quando noi ci saremo già dotati di una legge da un pezzo” e forse Gasparri su questo punto ha pure ragione. Poi in merito ai tempi della riforma sostiene “Considererei un grande successo se prima della pausa estiva la Commissione del Senato raggiungesse una qualche sintesi.

Leggiamo oggi su Il Tempo un titolo interessante “Il futuro della tv pubblica. Quella «pazza idea» di Renzi «Privatizziamo un canale Rai. La proposta durante l'assemblea lV per risolvere lo stallo in Vigilanza.

Lunedì 7 luglio - RAI: la palude oltre la riforma

Articolo di Lisa Di Giuseppe su Domani con il titolo “Effetto Marano sulla Rai. La Lega rafforza il suo potere”. una fotografia attendibile e veritiera di una palude antica, fumosa e fangosa, dove vivono e pascolano indisturbati partiti e combriccole di potere e dove ormai si è calcificata una “cultura” aziendale dove bene che vada prevale “ognuno per se e Dio (o una riforma) per tutti”. Non è solo una giungla, è una palude.

Una povertà di pensiero, di idee, di progetti e di visioni raramente si è vista in tanti anni di Rai. E non riguarda solo “tele Meloni”.

Martedì 8 luglio – Lo sprofondo Nero

Oggi riprendiamo pari pari il commento di Aldo Grasso sul Corriere dove si parla di “«Facci ridere», uno dei programmi più brutti della storia Rai”. Lo abbiamo visto anche noi e l’imbarazzo era notevole.  Leggiamo ancora Grasso: “ … è più interessante porsi altre domande: perché la Rai è così allo sbando? Perché i nuovi palinsesti, appena presentati, non hanno nulla di nuovo e, per ironia della storia (della tv), il volto più esposto è stato quello di Roberto Benigni?”.

Intervista comparsa sul Messaggero a Stefano Graziano, deputato PD in Vigilanza Rai con il titolo “Legge sulla Rai, serve una fondazione e il controllo di qualità sui programmi”. Sulla Fondazione abbiamo detto e scritto chiaro e tondo che si tratta di una porta, un portone, spalancato vero la privatizzazione e nonostante che pure nei giorni scorsi la valutazione negativa su questo concetto sia stata ribadita in occasioni pubbliche, Graziano insiste a riproporlo.

Mercoledì 9 luglio – La “questione” PD

Ieri si è svolto un incontro, un “tavolo di lavoro” finalizzato a cercare una sintesi delle proposte di riforma sulla Rai. Lo scriviamo con le dita pesanti e con grande rammarico: con questa “opposizione”, con questi contenuti, con questo modello di azione, la destra in Rai (e forse pure nel Paese) resterà saldamente al governo per i prossimi 40 anni. Altro che “tavolo di lavoro” con i soliti tre gatti e mezzo… qui è necessario un refettorio, una mensa popolare. Per non dire che poi sarà necessario una volta affrontare il tema della “società civile” che si occupa di Rai: le precedenti esperienze dovrebbero averci detto qualcosa.

Ora la situazione, in sintesi è la seguente. La maggioranza di Governo marcia divisa e colpisce unita: è fermamente intenzionata a portare a casa un risultato sulla Rai, subito, in forma di una nuova legge e in collegato disposto, con la ratifica della Agnes come presidente … incorso uno “sporco lavoretto sottobanco” in corso per trovare i due voti in Vigilanza Rai e far votare la Agnes. Viceversa, l’opposizione non marcia proprio, forse è divisa e vorrebbe colpire unita. Non marcia perché, semplicemente, finora le sue proposte che si vorrebbero unificare (2 PD, una AVS e una 5S) nessuno ha il coraggio, la voglia e la forza di dire “buttiamo via tutto e ricominciamo da capo”.

Giovedì 10 luglio – Mediaset e Rai, il Colosseo prossimo venturo

La sensazione, la lettura verticale per quanto sommaria che ne ricaviamo dai due palinsesti è tutta nel tema identitario. Mentre Mediaset è alla ricerca di una sua nuova dimensione, di un “aggiornamento”, di un riposizionamento e rafforzamento della sua offerta editoriale (compresa l’informazione dove PSB ha dichiarato “Vogliamo dare all'informazione un respiro più ampio e raccontare l'attualità con più profondità”). Rai invece a Napoli ha mostrato tutti i segni della sua debolezza strutturale riproponendo un modello di offerta logoro, stantio e privo di nuove idee e contenuti attestandosi alla difesa ad oltranza del “suo” pubblico stabilmente “over” oltre il quale c’è il baratro. Ed è proprio in questo campo, spaziale, temporale e di contenuti che la contesa si fa sanguigna e dove non si fanno prigionieri.

In questo contesto, una frase di Berlusconi ci ha colpito assai: “Mi chiedo solo una cosa: è giusto che la tv di Servizio Pubblico mandi in onda un game al limite del gioco d'azzardo?” Bloggorai lo ha scritto forte e chiaro: No, non è giusto!!!

Venerdì 11 luglio – Oltre il nulla

Di cosa dovremmo scrivere questa mattina? Di questa Rai, di questa “destra” televisiva? Della replica di Birignano su Rai Due o di una ennesima replica di una fiction qualunque su Rai Uno? O della seconda puntata di “Facci ridere” una trasmissione a suon di “rutto libero” condotta da Pino Insegno, l’uomo che “Appoggio Meloni perché mi piace quel che fa” considerata a ragione “Una delle trasmissioni più brutte delle Rai” (Grasso dixit)?

Sabato 12 luglio - RAI e Mediaset: anziani e giovani al volante

l titolo che ci colpisce oggi è su Il Tempo: “Quella Tv estiva banale e trash che spegne i cervelli” a firma Vittorio Feltri. Ci va giù di piatto già dalla prima riga: “La Tv mi fa schifo” e segue “…un’esperienza allucinante … la lagna di Techedeche … Don Matteo come la litania del Rosario … Temptation Island un covo di peccatori … mi viene voglia di sparare sulla Tv …” e così via trotterellando.

Veniamo ora ad un altro articolo che ci ha interessato pubblicato sul Fatto a firma Giovanni Valentini. Il titolo è “Dalla Rai dei partiti è ora di passare alla Rai dei cittadini” dove leggiamo che “Il nodo fondamentale da sciogliere, dunque, resta quello della governance”. Peccato che la governance è sempre e solo lo strumento attraverso il quale si esercita lo “scopo sociale” del Servizio Pubblico. Se non è chiara la nuova missione, se non sono definiti compiti, risorse e competenze è come voler progettare una vettura con il volante ma senza motore e senza benzina ma soprattutto un veicolo che non sa dove dirigersi.

Domenica 13 luglio - RAI e La7: un confronto probabile e possibile

Oggi segnaliamo solo un’intervista sul Corriere ad Andrea Salerno, direttore de La7, con il titolo “La7 cresce ancora perché indipendente”. I numeri gli danno ragione, certamente sull’informazione, forse l’offerta più pregiata. L’ultimo Osservatorio sulle comunicazioni di AgCom del mese scorso lo certifica nero su bianco: nella fascia oraria 12-14.30 tuti i Tg Rai dallo scorso anno a questo perdono rispettivamente Tg1 -4,4%, Tg2 -2,7 e Tg3 -4,6 mentre La 7 -cresce del 21,3. Nella fascia serale, dalle 18.30 alle 21, rispettivamente il Tg1 -3,6, il Tg2 -8,4 e il Tg3 -0,7 mentre La 7 cresce a +18,5.

La7 cresce proprio perché occupa lo spazio che il “servizio pubblico” lascia scoperto. In particolare, lascia scoperto proprio quel nervo particolarmente sensibile che è l’informazione e l’indipendenza dal governo di turno, quale che esso sia.

bloggorai@gmail.com

ps: oggi nulla da segnalare


 

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