domenica 1 giugno 2025

Presidenza RAI: ecco la soluzione finale

by Bloggorai ©

Calma piatta. Non si muove una foglia. Encefalogramma Rai lineare come una lama di coltello. Nessuno dice, osserva, propone nulla. Come se, d’improvviso, tutto è svanito. Succede, sempre più spesso, ma succede e, come abbiamo scritto tante volte, non si capisce mai tanto se è un bene o un male.  

Oggi riportiamo solo una osservazione molto puntuale che ci ha fatto un nostro affezionato, attento e molto qualificato lettore. Ieri abbiamo proposto solo 3 ipotesi su come si può risolvere il tema presidenza Rai. In verità, a suo giudizio, ne esiste una quarta e a ben vedere ci appare pure alquanto verosimile.

Nei giorni scorsi vi abbiamo riferito della nuova proposta di legge di riforma Rai presentata dal Senatore Gasparri. Il testo contiene, in effetti, una disposizione che se applicata, consentirebbe la soluzione immediata del problema presidenza Rai. Leggiamo l’art. 6 (Modifiche all’articolo 63 del testo unico di cui al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208) dove il comma c) prevede che  “…al comma 14, le parole: « dei due terzi » sono soppresse”. Si tratta di abolire la precedente disposizione con la quale il presidente Rai deve essere confermato dalla Vigilanza Rai con, appunto, una maggioranza dei due terzi che è esattamente quella di cui oggi i partiti di Governo non dispongono.  Con la nuova legge proposta da Gasparri, se approvata (e i numeri li hanno) sarebbe sufficiente una maggioranza semplice (e ce l’hanno) e il problema sarebbe risolto. Punto, a capo.  Sembra tutto semplice ma non lo è, anche al loro interno. Infatti la nuova proposta, ad esempio, contiene una norma poco digeribile alla Lega laddove si prevede che il canone non possa subire una riduzione superiore al 5% annuo mentre è noto che la Lega vorrebbe introdurre una riduzione progressiva del 20% annuo fino alla sua totale abolizione che invece Forza Italia ostacola apertamente.

In tutto questo c’è il solito convitato di pietra, nel senso che è immobile come un macigno: l’opposizione della quale non ci sono notizie se non ogni tanto un vago appello all’EMFA e alla sua prossima piena entrata in vigore a luglio. Amen.   

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