Calma piatta. Non si muove una foglia. Encefalogramma Rai lineare
come una lama di coltello. Nessuno dice, osserva, propone nulla. Come se, d’improvviso,
tutto è svanito. Succede, sempre più spesso, ma succede e, come abbiamo scritto
tante volte, non si capisce mai tanto se è un bene o un male.
Oggi riportiamo solo una osservazione molto puntuale che ci ha
fatto un nostro affezionato, attento e molto qualificato lettore. Ieri abbiamo proposto
solo 3 ipotesi su come si può risolvere il tema presidenza Rai. In verità, a suo
giudizio, ne esiste una quarta e a ben vedere ci appare pure alquanto verosimile.
Nei giorni scorsi vi abbiamo riferito della nuova proposta
di legge di riforma Rai presentata dal Senatore Gasparri. Il testo contiene, in
effetti, una disposizione che se applicata, consentirebbe la soluzione immediata
del problema presidenza Rai. Leggiamo l’art. 6 (Modifiche all’articolo 63 del testo
unico di cui al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208) dove il comma c)
prevede che “…al comma 14, le parole: «
dei due terzi » sono soppresse”. Si tratta di abolire la precedente disposizione
con la quale il presidente Rai deve essere confermato dalla Vigilanza Rai con,
appunto, una maggioranza dei due terzi che è esattamente quella di cui oggi i
partiti di Governo non dispongono. Con
la nuova legge proposta da Gasparri, se approvata (e i numeri li hanno) sarebbe
sufficiente una maggioranza semplice (e ce l’hanno) e il problema sarebbe
risolto. Punto, a capo. Sembra tutto
semplice ma non lo è, anche al loro interno. Infatti la nuova proposta, ad
esempio, contiene una norma poco digeribile alla Lega laddove si prevede che il
canone non possa subire una riduzione superiore al 5% annuo mentre è noto che
la Lega vorrebbe introdurre una riduzione progressiva del 20% annuo fino alla
sua totale abolizione che invece Forza Italia ostacola apertamente.
In tutto questo c’è il solito convitato di pietra, nel senso
che è immobile come un macigno: l’opposizione della quale non ci sono notizie se
non ogni tanto un vago appello all’EMFA e alla sua prossima piena entrata in vigore
a luglio. Amen.
bloggorai@gmail.com
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