Tanta roba oggi ... tanta ... mettetevi molto, molto comodi
con una bella tazzina di caffè.
Argomento n. 1: presidenza Rai
Argomento n. 2: riforma Rai
Argomento n. 3: le nomine Rai
Argomento n. 4: il palinsesto Rai
Argomento n. 5: la cessione/fusione Rai Way
Argomento n. 6: Sanremo
Argomento n. 7: Corte dei conti e danno erariale
Argomento n. 8: il crimine (e non solo) paga pure in Rai
Argomento n.1: come abbiamo scritto a lungo nei
giorni scorsi, il problema presidenza Rai è molto complesso. Abbiamo sollevato, a ragion veduta e ricevendo grande attenzione, il tema della possibile illegittimità degli atti
compiuti da questo Cda con un “presidente non presidente” Agnes/Marano. C’è dunque
un aspetto tecnico giuridico molto rilevante ma c’è anche un aspetto politico non
da meno. Marano, come noto, è espressione di un partito di Governo, la Lega, e oggi
presiede il Cda Rai. Ma l’accordo con i suoi alleati di governo prevede che il
presidente debba essere la Agnes e non lui. Evidentemente, così come stanno le cose, va bene per tutti. Va bene forse
anche per il PD e per il resto dell’opposizione perché altrimenti non si
capisce perché non viene sollevato il problema e non solo in Vigilanza. Così
come stanno le cose e in assoluta carenza di altre prospettive immediate, non
varrebbe la pena votare la Agnes e rendere il Cda formalmente costituito
secondo la Legge?
A proposito di presidenza Rai e della “volpe pugliese” oggi
un articolo molto importante di Repubblica a firma Giovanna Vitale con il titolo
“Nomine e conflitto d'interessi. Marano mette nei guai la Rai”. Leggere per
credere.
Argomento n. 2: la riforma della Rai è come una molla:
si allunga e si accorcia a seconda delle necessità, opportunità e convenienze. Dal
che doveva essere “incardinata” subito, immediatamente dopo il 26 settembre,
siamo invece a “carissimo Amico ti scrivo”. E non si riferisce solo alla
maggioranza (manca la proposta di Fratelli d’Italia) ma anche all’opposizione
che sul tema sembra avere idee poche, vecchie e confuse. Ieri Gasparri ha presentato la
sua proposta di riforma che, per moti aspetti, merita di essere letta
attentamente. Ma contiene, come abbiamo pure scritto, un punto in grado di scardinare
il dibattito sulle 7 proposte che dormono nei cassetti dell’VIII Commissione Senato:
sottrarre la nomina da AD e presidente dalla nomina governativa. Non è cosa da
poco.
Argomento n. 3: oggi il Cda si riunisce per il “solito”
pacchetto di nomine sempre sotto il segno della spartizione e della mancanza di
criteri aperti e trasparenti, per non dire di nomi sui quali meglio stendere un
velo di imbarazzante silenzio (chi sarebbe un certo soprannominato “er catena”???).
Vale sempre il principio dove “tutti sanno fare tutto” ovvero l’un per l’altro/a
sono in grado di svolgere qualsiasi attività, dal grande giornalismo d’inchiesta
alla falegnameria, dalla sofisticata tecnologia alla finanza raffinata. Il solo
criterio, il discrimine è e rimane lo stesso da decenni: la “quota” politica di
appartenenza. Se non si scardina questo muro la Rai non andrà mai da nessuna parte.
Guardate i nomi e leggete questo quadretto pubblicato da Domani con la firma di
Lisa di Giuseppe: raccapricciante (vedi https://www.editorialedomani.it/politica/italia/rai-palinsesti-invernali-tagli-lineari-programmi-sinistra-ostili-governance-zanchini-petrolio-fnb62cex
).
Argomento n. 4: i palinsesti Rai di questo periodo
gridano vendetta. Fiorello nei giorni scorsi li ha fulminati: “sono quelli di 27
anni fa …”. A Villa Arzilla ogni sera brindano a prosecco e salamini. Non solo non
c’è nulla di nuovo, non solo si mandano in onda repliche delle repliche e i
meglio di Techedeche, ma quel poco di nuovo che si sono inventati naviga su
livelli di ascolti da prefisso telefonico, trascinando verso il basso tutto il resto.
La “malaeducazione televisiva” fa danni e sedimenta cultura. C’è un grande
problema di numeri ma c’è anche un grande problema di contenuti, di qualità del
prodotto offerto. Il baratro del “successo” facile, quello di "cuoricini cuoricini" ad ogni costo, è dietro l’angolo.
Argomento n. 5: la vendita/fusione di RaiWay si dovrà
pur definire perché altrimenti i soldi per sostenere il Piano Industriale non ci sono. Certo è che su questo tema Rai (e la stessa Rai Way) non toccano
palla. Il MoU con Ei Towers in discussione e in scadenza il 30 settembre non porterà
da nessuna parte fintanto che il Governo non decide. E il governo non può e non
vuole decidere in questo momento. Gli interessi in gioco sono tutti al di fuori
della quotata e non ci sono ingegneri che possano dire “qualcosa”: non è affar
loro. La partita la giocano i “finanziari” e chi altri è fortemente interessato
all’operazione, segnatamente Mediaset. Punto, a capo.
Argomento n.6: Sanremo. La nuova partita è appena
iniziata e non è detto per nulla che possa andare bene per Rai seppure è la
sola candidata a gestire il prossimo Festival. Ora si dovrà trattare con il Comune
e non sarà cosa facile: le condizioni poste dal Comune non sembrano trattabili
con leggerezza che non potrà scendere oltre una soglia minima di riduzione rispetto
a quanto richiesto perché altrimenti può saltare il banco. Se mai si dovessero
ridurre le soglie in modo rilevante, chiunque si sentirebbe autorizzato a
ricorrere. Dolori all’orizzonte.
Argomento n. 7: a proposito di Sanremo, la Rai è stata
multata per oltre 120 mila euro per pubblicità occulta avvenuta durante la recente
conduzione di Amadeus. Chi paga? Chi è stato responsabile almeno per omessa
vigilanza? Si profila un danno erariale ed è verosimile che la Corte dei Conti
voglia vederci chiaro.
Argomento n. 8: è stato annunciato lo “Spin off” di
Belve (complimenti all’Ufficio Stampa di Freemantle”) che avrà il titolo di “Belve
Crime”. Come facile constatare: il “genere Cronaca nera” paga bene su tutte le tv e
non solo da oggi. Meriterebbe una Direzione apposita o almeno un canale
specializzato. La Rai cavalca l’onda e ci inzuppa il drammatico biscotto dove e
come può su tutte le reti: da Vespa con i suoi plastici a Giletti con le sue “testimonianze
esclusive” a Chi l’ha visto con le sue ricostruzioni senza tralasciare ogni altro
spazio nei Tg, Gr e trasmissioni varie. Su questo fronte la concorrenza incalza
e guai a perdere terreno. La sconfitta degli ascolti anche su queto terreno è dietro l’angolo.
Ne abbiamo ancora di argomenti in canna. Per oggi è
sufficiente.
bloggorai@gmail.com
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