giovedì 19 giugno 2025

Il caldo, i gatti e la riforma RAI

by Bloggorai ©

Fischi per fiaschi, lucciole per lanterne, tordi per grilli. Con il caldo incombente è facile (e forse utile) confondersi e scambiare l’ordine delle cose, la gerarchia dei problemi e provare a cambiare le carte in tavola. Così, accade che qualche affezionato e qualificato lettore scambia i temi e gli interrogativi posti da Bloggorai sul ruolo e le responsabilità del consigliere Natale con banali “attacchi personali”. Non abbiamo bisogno di ripeterci o giustificarci. È tutto scritto, da tempo, dettagliato e aggiornato in tempo reale e posto nel contesto “storico” degli avvenimenti che non possono e non debbono essere dimenticati: tutto nasce lo scorso 26 settembre (con un anticipo significativo sul voto al Contratto di Servizio), poi l’arrivo sulla scena del MFA (non l’hanno visto arrivare) e al ricorso sull’avviso per le candidature (sappiamo bene come e perché è andato a finire male).

Bene, anzitutto una precisazione a proposito del consigliere Natale e dei presunti “attacchi personali”. Ieri abbiamo posto tante e diverse domande, a partire dai principi fondamentali (indirizzo strategico, vigilanza e controllo) ed evidenziato temi di assoluto rilievo politico, a partire da quello del NON Presidente in carica e dei dubbi di legittimità sul ruolo di Marano e degli atti conseguenti assunti dal Cda (vedi pure recente problema della sua compatibilità con Milano Cortina sul quale il Cda si è “autocertificato” quando invece si poteva e doveva richiedere un parere pro veritate esterno all’Azienda).

Poi, tra le altre cose, secondarie ma non irrilevanti, abbiamo posto il problema della deriva “trash” che alcune trasmissioni Rai stanno assumendo (e nel trash ci mettiamo dentro a buona ragione il sostegno al gioco d’azzardo) e però dobbiamo ammettere di non aver riportato una recente dichiarazione dello stesso Natale quando ha posto la domanda “…qual è il tasso massimo di Garlasco che può entrare nei palinsesti Rai?”. Chiediamo venia ... qualcosa ogni tanto ci sfugge e ci capita di non avvertire la priorità dei temi e problemi (lucciole per lanterne etc).

Per dovere di cronaca: ieri Natale ha rilasciato una preoccupata dichiarazione sulle linee editoriali: se ne parlerà oggi in Cda con l'AD: una garanzia! Immaginiamo la risposta: "farà sapere" magari dopo averne parlato con il suo fidato collaboratore Stefano Coletta.  

Allora, posto che il tasso di cronaca nera da tempo, da anni, è stata largamente superato senza che nessuno abbia posto mai obiezioni, ovvero non è mai stato posto un limite. Troppo  facile accorgersene il giorno dopo: vogliamo rivolgere un pensierino alle tante trasmissioni Rai che da anni se ne occupano con grande "successo"? Vogliamo ricordarci del premio a Belve come trasmissione Rai dell'anno (produzione esterna)? Di cosa vogliamo parlare? 

L’obiezione che muoviamo è di altra natura: l’Azienda soffre, e non poco, di gravi patologie che abbiamo riportato spesso e volentieri e allora ci si pone la domanda: perché passano in cavalleria e si dimenticano o si sottovalutano tutti gli altri grandi problemi che abbiamo elencato e, tra questi, il gioco d’azzardo di RaiUno? Almeno su questo punto il consigliere Natale può esprimersi? Qualcosa non torna. E, a proposito di Trash, questa mattina in Cda è probabile che venga proposta una trasmissione a Barbara D’Urso, uscita dalla porta Mediaset per entrare in quella Rai e, per quanto si legge, per esplicito volere della Lega di Salvini. Stiamo entrando in una nuova dimensione del Servizio Pubblico.

Bene, ieri sono emerse due notizie: la prima è l’apertura della busta con l’offerta Rai per Sanremo. Ora viene il bello perché il Comune ha posto vincoli molto precisi, tra i quali il costo dell’accordo salito a 6,5 mln di euro. Ora, verosimile, si apre la trattativa e non ci sono molte soluzioni: il Comune riduce le pretese o la Rai le accetta. Se mai fosse che la pretesa economica si dovesse ridurre in modo significativo, come la Rai potrebbe chiedere, saranno dolori perché evidente che si potrebbe configurare un vulnus: è verosimile supporre che se il costo fosse stato inferiore a quello richiesto inizialmente anche altri soggetti avrebbero potuto partecipare alla gara. Vedremo.

La seconda notizia è che abbiamo ricevuto il testo ufficiale della proposta di riforma Rai targata FdI. Ora il quadro è completo e conferma due ipotesi che abbiamo proposto da tempo. A: La riforma Rai è lontana, molto lontana e ad essere ottimisti, molto ottimisti, sarà necessario almeno un anno. È lontana perché non c’è accordo tra i partiti di maggioranza e, ancora di più, tra quelli di opposizione dove, in verità la situazione è ben più grave: non c’è un tema di accordo perché non ci sono proprio proposte da confrontare e la sola rilevante e significativa sul tavolo è quella della Bevilacqua del M5S. B. La seconda ipotesi che abbiamo pure anticipato si riferisce al merito di questa nuova proposta FdI che, per molti aspetti, ricalca quella di FI presentata da Gasparri nei giorni scorsi.  C’è un punto significativo: entrambe le proposte superano l’attuale empasse della Vigilanza sulla ratifica del Presidente che verrebbe approvato con maggioranza semplice e non con i due terzi come la Legge attuale prevede. Potrebbe essere questo il grimaldello con il quale si scardina il problema Presidenza per dare poi il via libera alla Agnes (come lo stesso Gianni Letta ha ripetuto proprio nei giorni scorsi). L’VIII Commissione Senato potrebbe prendersela comoda per esaminare le ora ben 8 proposte di legge. Attenzione, nella proposta FdI si comincia a parlare del rinnovo della Concessione in scadenza aprile 2027.

Bloggorai@gmail.com 

Ps: Nei prossimi giorni Bloggorai festeggerà 7 anni, sette, di pubblicazioni ininterrotte. Durante questo periodo abbiamo perso qualche lettrice e qualche lettore ma ne abbiamo trovati dieci volte di più: per ognuno uscito ne sono entrati 10 e da quattro gatti del giugno 2018 ora siamo 8, 16, 32 … tanti!!! 

Ci facciamo gli Auguri e i complimenti da soli, ce li meritiamo!!!

 

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