martedì 23 luglio 2024

RAI: stanno facendo il deserto e lo chiamano futuro

Foto di Nashrulloh Huda da Pixabay

Poco, ai bordi nel nulla e ai confini del niente. 
Quando si parla di Rai, specie in questi giorni, sembra di stare sui bastioni di Fortezza Bastiani: scrutare l’orizzonte e vedere solo sabbia e dune, deserto e silenzio. Si spera, si attendono rinforzi e rincalzi della guarnigione. Ci si volge indietro, dall’altro lato della fortezza, laddove potrebbero arrivare forze fresche, nuove energie, risorse materiali e spirituali, spunti intelligenti e idee. E invece anche da quella parte solo silenzio e deserto, sabbia negli occhi e luce accecante. Solo di notte, quando l’aria rinfresca, si avverte qualche piccolo rumore dall’interno che molti avvertono quasi come un fastidio. Basta poco e torna il silenzio, ancora silenzio e per tuta la notte ancora silenzio. Dentro la fortezza nessuno ha più voglia di parlare e forse nemmeno di ascoltare. Rimane solo lo sguardo, attonito, verso un futuro che nessuno ha più sentimento  nemmeno di immaginare.

Per dire, oggi la sola notizia che fa alzare un sopracciglio la riporta La Repubblica laddove cita un provvedimento del Governo con il quale si prevede che il canone RAI possa essere pagato direttamente in trattenuta diretta sulla pensione (al di sotto dei 18 mila euro). Si tratta di una notizia talmente piccola da apparire grande come un macigno per svelare quanto il tema canone sia sensibile per tutti, dentro il Governo e dentro la RAI. E pensare che siamo solo a metà dell’anno: le sorprese sono dietro l’angolo, dietro le dune del deserto dove sono accampati i nuovi e antichi barbari che assediano il Servizio Pubblico.

Bloggorai@gmail.com

 

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