lunedì 8 luglio 2024

La foglia di fico che copre tutta la vergogna informazione RAI

Foto di Leopictures da Pixabay

Tra ieri ed oggi nel mondo del Servizio Pubblico, della RAI, è successo qualcosa di unico, incredibile e incomprensibile. Ne parleremo poco più avanti. La prima notizia del giorno che è necessario sapere è che la Camera NON ha calendarizzato la votazione per i quattro consiglieri di sua competenza. Salvo improbabili colpi di scena del Senato, come Bloggorai ha scritto da tempo (incassando già laute scommesse) NON c’è accordo tra i partiti e se ne parlerà, se tutto va bene a settembre. Se tutto va bene … ed è un eufemismo.

Bene. Anzi male. Premessa: La foglia di fico nella Bibbia è il simbolo della “vergogna”: serve a coprire le pubenda, ciò che non deve essere visto ma che pure c’è, esiste ovvero i nostri organi genitali o sessuali (vedi Masaccio, la cacciata di Adamo ed Eva). Per rimanere in tema, si può ricordare Matteo (7, 1) “Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?”. Se vogliamo invece rimanere sulla terra ovvero sul mare e usare altra metafora sulle mistificazioni, si può sempre citare Cristoforo Colombo: “"Buscar el levante por el poniente".

Ecco il corto circuito, ecco la confusione totale, ecco sabbia e fumo negli occhi: si copre con una notizia importante e gravissima ma subordinata: la “copertura giornalistica” della sera del 7 giungo da parte di RAINews24. Ma la notizia vera,  il danno ben più rilevante e significativo è stato compiuto da tutta l’informazione televisiva RAI, da tutti i Tg, compreso il TG3 di Mario Orfeo che ha preso la linea sul tema Francia solo alle 23.23 di domenica scorsa, da tutto il Servizio Pubblico: ha volutamente ignorato quanto stava succedendo a Parigi, ha volutamente sottratto al grande pubblico delle reti generaliste in prima serata la notizia del giorno, della settimana, del mese e forse dell’anno, ha deliberatamente disatteso Leggi,  Contratto e Convenzione che impongono alla Rai di Informare i propri telespettatori. Hanno invece mandato in onda canzonette, un filmetto di serie C una replica di Report. Cosa altro deve succedere dopo la guerra per meritare il cambio di palinsesto o meglio la programmazione dello stesso visto che, comunque sarebbe andata, il fatto storico in corso era largamente prevedibile? 

Ribadiamo chiaro e tondo, forte e chiaro: la notizia di Rai News24 è una bufala grave, destinata però a coprire la disfatta informativa, la Caporetto RAI e del Servizio Pubblico.

La sostanza rimane la stessa: ieri ed oggi si parla e si scrive di RAI News 24 e del suo collegamento con una festa paesana mentre in Europa stava passando la Storia. La notizia ieri ed oggi è passata solo per la parte relativa al canale informativo RAI (per inciso, la sera incriminata del 7 luglio ha fatto lo  0,37% di share con circa 55 mila telespettatori …  in una sera normale ...Televattelappesca fa più ascolti). Ieri ed oggi non si parla o si scrive d’altro. Il fatto, la notizia del silenzio RAI sulle elezioni in Francia di domenica sera è svanito, eclissato, disperso mentre diventa di primo piano la notizia del Festival delle Città identitarie di Pomezia dove, tra gli altri, ha partecipato il direttore di RAINews 24 Paolo Petrecca. Roba da prima pagina!


Ieri sera la stessa Schlein a LA7 ha detto “La Rai NON è più servizio pubblico … il direttore di RAINews24 si dovrebbe dimettere … occorre una riforma della RAI”. Purtroppo non ne ha azzeccata una. La RAI è ancora, o dovrebbe essere, servizio Pubblico: lo impone la Legge ma non lo svolge come dovrebbe  ma questo è altro argomento, altra cosa sulla quale riflettere. Il direttore che si dovrebbe dimettere non è solo lui, altri e meglio sopra e affianco a lui dovrebbero fare lo stesso a partire dal loro diretto riporto: l’amministratore Delegato. Infine: non si può continuare a ripetere il solito e stanco ritornello sulla “riforma della RAI” senza dire una parola su come, quando, con chi e con quali indirizzi poterla immaginare. Una Legge di riforma, bene che vada e con questo Parlamento, richiede anni. Ripetere questa battuta è ancora gettare fumo negli occhi quando invece oggi, concretamente, c’è sul tavolo una "riforma materiale" possibile: bloccare subito la nomina dei nuovi vertici frutto della Legge Renzi e applicare subito il MFA e, di conseguenza, dichiarare apertamente che il PD non parteciperà alla tarantella dei nomi usciti dal cilindro scelti senza alcun criterio. 

La “riforma” materiale della RAI potrebbe forse, forse, avvenire il prossimo 23 ottobre con il pronuciamento del TAR se non prima ma su questo argomento continua il silenzio di tutti. PUNTO. Ogni altra osservazione è del tutto irrilevante.

Last minute: su questi argomenti sembra convocata una Vigilanza Rai il prossimo 16 luglio. Tutti tremano.

bloggorai@gmail.com

 

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