sabato 13 luglio 2024

RAI: polvere sopra o sotto il tappeto

Foto di Mohamed Hassan da Pixabay

“Ciò che possiamo vedere noi stessi è il meno; per la maggior parte delle cose, ci si avvale di informazioni: viviamo sull’altrui buona fede. L’orecchio è la seconda porta della verità, ma è la porta principale della menzogna. Di solito la verità è quella che si vede, e solo in via eccezionale la si ascolta (…) sempre porta seco qualche impurità raccolta dagli affetti attraverso i quali è passata. (…) La riflessione serve a respingere il falso”

(B. Gracian, Oracolo Manuale, ovvero L’arte della Prudenza)

Correva l’anno 2022, mese di giugno, primi giorni. Viene pubblicata una foto di alcuni dirigenti RAI nei giardini di fronte al palazzo di Viale Mazzini: si tratta di Orfeo, Ciannamea, Ventura, Brancadoro e Coletta. Eravamo all’inizio della crisi Fuortes, quando regnava Draghi con tutto il coro che lo sosteneva. Sono ancora tutti sulla scena ed ognuno di loro, legittimamente, potrebbe concorrere per la "nuova" RAI prossima ventura.

Quella foto è destinata a diventare una icona, un simbolo, un segno di un tema secolare: la naturale predisposizione genetica al complotto, alla trama e alla congiura che anima il Palazzo, genericamente e specificamente inteso. Se quella foto fosse stata scattata anni prima, con altri personaggi, oppure ieri mattina non cambierebbe la sostanza del tema. Era un momento di tutti contro tutti allora ed è un momento di tutti contro tutti oggi.

Cosa vediamo oggi sulla RAI, sul Servizio Pubblico? Piccolezze e piccinerie di vario genere assortito. Falsità e pettegolezzi sparpagliati. Carte finte e polvere negli occhi. Gomitate e calci sugli stinchi. Personaggi e personaggetti in cerca di autore o padrone… quale che sia … purchè garantisca la pagnotta. La domanda più ricorrente in questo periodo è: chi sarà? L’AD, il DG, Il/la Presidente, consigliere o direttore…non importa. Chi sarà sarà… tanto non c’è criterio di scelta e di selezione … Tizio o Caia si sommano e si elidono a vicenda. Lo scontro Sergio Rossi? Era tutto scritto nel Libro del Destino dal giorno del loro insediamento. E pensare che ancora stamattina molti perdono tempo su RAI News24 e quello che ha fatto o non ha fatto la sera del 7 luglio.

Rispetto al 2022, oggi la posta in palio però è assai più importante: si tratta di mettere le mani sull’Azienda e governarla per i prossimi tre anni e non saranno tre anni qualsiasi: saranno gli anni che porteranno al rinnovo della Convenzione con lo Stato, ovvero ad un diverso destino della RAI ancora tutto da scrivere e che nessuno sa da che parte iniziare. E non ci sarà MFA in grado di fronteggiare questa possibile deriva: una volta insediato il prossimo Cda si inchioderanno alla poltrona per tutto il mandato che, appunto, andrà a scadere proprio prima con la scadenza del Contratto di Servizio oggi in vigore e poi con il rinnovo della Convenzione. Questo è il solo vero tema, unico e centrale, che vale la pena affrontare. Tutto il resto è polvere destinata a finire subito sotto il tappeto.

bloggorai@gmail.com

 

 

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