venerdì 12 luglio 2024

RAI: la trappolona francese


Bloggorai non è la Frankfurter Allgemeine Zeitung, non è El Pais, non è Le Monde Diplomatique e tantomeno l’Economist ma non nemmeno il gazzettino di Roccacannuccia. Le nostre lettrici e i nostri lettori lo sanno bene e sembrano ben felici di leggere quello che altri non scrivono.

Nei giorni scorsi abbiamo scritto della Caporetto dell’informazione RAI che nella prima sera del 7 luglio ha mandato in onda sulle tre reti generaliste canzonette, un filmetto da serie C e una replica di Report. Solo alle 23.23 si sono degnati di dare ai propri telespettatori quanto era dovuto e previsto dalla Legge, dal Convenzione e dal Contratto di Servizio. Ora la vicenda si tinge di due piccoli gialli. Il primo riguarda l’AD Sergio che ieri ha scritto una relazione da inviare alla Vigilanza dove si replica alle accuse. Il secondo gialletto riguarda il Tg3.

Scrive Sergio (ANSA) che “Le reti generaliste, in particolare con i tg, e Rainews24 hanno coperto il risultato delle elezioni francesi di domenica scorsa in modo ampio ed esaustivo. … Precisando, in merito alle polemiche sul palinsesto di RaiNews24, che la rete all news ha mandato in onda lo speciale 'Francia al bivio' e il flusso di notizie è proseguito per tutta la serata e la notte”. Poi leggiamo su ADN “Terminato lo speciale di Rai news alle ore 21 (aggiunge Bloggorai, quando è andato in onda ben altro ...), il flusso di notizie e aggiornamenti è proseguito per tutta la serata e  la notte. Contrariamente a quanto riportato sulla stampa, anche il sommario dell'edizione del Tg delle 22 di Rai News si è aperto con le elezioni francesi", e tra "le ore 22 e le ore 22.45 circa il 40% del tempo notizia è stato dedicato alle elezioni francesi". Tutte le reti generaliste e le relative testate giornalistiche, sottolinea poi Sergio, "hanno coperto l'evento e hanno continuato a farlo, in modo ampio esaustivo, anche il giorno successivo. Tra il sette e il 9 luglio il tempo notizia dedicato alle elezioni francesi sui canali Rai è stato pari a circa 9 ore e 15 minuti".  Inoltre Sergio precisa che ''seppure in un contesto differente, le precedenti elezioni legislative francesi del 2022" furono coperte da Rai "senza alcuno speciale sui canali generalisti e in una finestra all'interno di uno speciale di RaiNews24 dedicato all'Ucraina", e nel 2024 "hanno avuto" uno "speciale del Tg3 e uno speciale di RaiNews". Per quanto riguarda poi gli altri Paesi europei, l'AD Rai fa poi presente che a differenza di Rai "non sono stati previsti speciali sui canali generalisti ma solo servizi nei Tg".

Allora, con ordine.  Poniamo anzitutto qualche piccola e banale domanda: c’è differenza tra una notizia e il suo approfondimento? Forse si. C’è differenza se l’approfondimento è contestuale alla notizia? Forse si. C’è differenza tra il pubblico raggiunto dai Tg delle reti generaliste e quello di RAINews24? Forse si: parliamo di milioni di telespettatori contro poche decine di migliaia. C’è differenza tra i momenti in cui si diffonde una notizia e il suo approfondimento ovvero se ne parli nella sua immediatezza o dalle 23.23 in poi? Forse si. C’è differenza se le reti concorrenti, La7 e Rete4 fanno uno speciale a partire dalle ore 20 e RAI no? Forse si. C’è differenza tra le elezioni politiche francesi del 2022 e queste del 2024? Forse si. Lasciamo poi perdere il Festival del vattelappesca e chi vi ha partecipato: non è poco ma è un argomento subordinato.

Questo il cuore del problema: sono note le differenze? Supponiamo di si e che lo stesso Sergio e tutti intorno a lui le conoscono bene e, se mai così non fosse, ci sarebbe da far venire brutti pensieri. Allora la domanda conseguente è perché è successo? A questo interrogativo abbiamo in parte risposto. Evidentemente non è sufficiente. La battaglia in corso per la loro sopravvivenza o per la loro uscita da Viale Mazzini non farà prigionieri: qualcuno dovrà essere scaraventato fuori dalla torre. Qualcuno, forse, pagherà pegno. Il giallo è sapere chi. Non è pensabile che la questione, un appuntamento politico di tale rilievo, sia “sfuggito”, che ci sia stata disattenzione … impossibile crederlo. Più semplice e verosimile che ci sia stato una trama sottile, un trappolone dove qualcuno è caduto “a sua insaputa”.

E veniamo al secondo gialletto: il Tg3 diretto da Mario Orfeo. Lasciamo perdere la letteratura sul personaggio e ce ne sarebbe da leggere. Poniamo una domanda anche questa forse banale: era nelle sue competenze chiedere la linea dalla rete e proporre uno “Speciale Francia 2024” appena usciti i primi dati e non alle 23.23 come poi è avvenuto? Per quanto possiamo supporre … forse si. E se così fosse, perché non lo ha fatto? Si è saputo, così dicono i soliti bene informati, che dalle sue parti, il PD, non tira una bella aria e che il suo posto potrebbe rientrare nel malloppo, la merce di scambio, delle trattative in corso sul Cda.  

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