martedì 30 luglio 2024

RAI: No News.. good news? forse che si ... forse che no


Perché Bloggorai riscuote la sua “modesta” attenzione? Risposta semplice: perché si è preso, giorno dopo giorno, da sei anni a questa parte, la briga di occupare uno spazio libero. Inoltre, ancora  più semplice:  perché Bloggorai domanda, chiede, si informa, confronta, legge e studia documenti noiosi e pesanti, perché propone incontri e dibattiti, perché cerca di connettere punti apparentemente distanti tra loro. Bloggorai non fa l’indovino e non consulta fattucchiere e aruspici ma chiede opinioni, si rivolge a fonti più o meno qualificate e cerca poi di verificarle. Infine, propone ragionamenti.   

Bene, veniamo ad oggi: la notizia del giorno è che  potrebbe non esserci nessuna notizia. Leggiamo un lancio ANSA: “Sulle nomine RAI bisognerà procedere anche perché si è dimessa la presidente, quindi è sicuramente una cosa della quale dobbiamo occuparci nelle prossime settimane.” Ipse Dixit Giorgia Meloni dalla lontana Cina. Punto, a capo. Le nomine dei quattro consiglieri potrebbero andare a settembre, con il fresco. Salvo che … salvo che … nei prossimi minuti, forse ore, appena la Meloni torna in Italia, ci possa essere un colpo di mano ovvero un “accordo” last minute dove o alla Lega danno tutto, non danno nulla o danno qualcosa a metà strada che consenta di salvare capra e cavoli. Difficile ma non impossibile. Dopo di che, qualora fosse, la battaglia si sposterebbe in Vigilanza dove vanno raccattati una manciata di voti che il Governo, da solo, non ha. O trova una “manina” in supporto dall’opposizione o non se ne fa nulla.

Oggi era (è) attesa la notizia della capigruppo alla Camera (e non del Senato).  I titoli di oggi sono tutti per il possibile rinvio, di trattative ad oltranza, di accordi sottobanco ancora da sottoscrivere (interessante il pezzo di MF dove si leggono ancora nomi come Di Bella per il PD e di Natale per AVS e di Majo per il M5S).

Come abbiamo scritto sopra: Bloggorai non tira ad indovinare. Anche stamattina il solito giro tra i “quattro amici al bar” non ha dato  buone notizie. Non ci risultano, oggi, i termini per nessun accordo, sia per quanto riguarda i nomi, sia per quanto riguarda la spartizione e la composizione interna alla maggioranza sia all’interno dell’opposizione per non parlare poi di “accordi” su contenuti. Già: ad esempio come mettere d’accordo la Lega e Forza Italia su canone e pubblicità? Tra l’altro, ci ha fatto notare una attenta lettrice: e la rappresentanza di genere? Dai nomi che si leggono l’opposizione sembra “portare” solo nomi di maschietti e le sole donne di cui si legge sarebbero espressione del Governo (Agnes e la Falcone).

Infine, un tema ricorrente: la riforma della Rai o, bene che vada, della sola governance. Continuamente molti, se non tutti, vi fanno riferimento. Da chiarire bene, speriamo in modo forte e chiaro:

A. una buona riforma richiede anzitutto molto tempo che, in questo Parlamento, non c'è: mancano solo tre anni al rinnovo della Concessione.

B. una buona riforma dovrebbe avere un consenso molto largo. In questo momento in Parlamento non ci sono i “numeri”. In questo momento non c’è nessuna idea sia all’interno della maggioranza sia all’interno dell’opposizione. In questo momento in Parlamento non si avverte questo tema come prioritario. Anzi: si Vuole occupare il prossimo Cda nel più breve tempo possibile e poi … si vedrà.

C. una buona riforma deve partire anzitutto dal suo oggetto: cosa dovrà/potrà essere il Servizio Pubblico Radiotelevisivo nei prossimi anni ovvero la sua “missione”. Nessuno, finora, è stato in grado di immaginarlo.

Andiamo avanti.

bloggorai@gmail.com

 

Nessun commento:

Posta un commento