Paese Sera ... Momento Sera ... Italia Sera ... Alle 5 della
Sera... Ascolta, si fa Sera.
Forse dovremmo rivedere consolidate abitudini e magari anche
Bloggorai si potrebbe adeguare. Una volta, almeno 40 anni addietro, gli
incalliti mediatici cartacei andavano di notte all'edicola di piazza Colonna ad
attendere le prime copie dei quotidiani. Poi, lentamente, inizia la mutazione
genetica e, un po’ mattinieri, verso le 6 si usciva ... con un buon caffè e la “mazzetta”
sotto il braccio. Stava per arrivare internet e tutto ciò che potevamo leggere
al mattino era già noto la sera precedente.
La prima notizia del giorno è avvenuta ieri mattina quando è
stato presentato il Rapporto AgCom. Andiamo direttamente al Capitolo 2,
paragrafi 2 e 3. Anzitutto il grafico sui ricavi: tra il 2022 e il 2023, in sintesi,
diminuisco la quota canone e aumenta leggermente quella pubblicitaria.
Veniamo poi alla presentazione dei palinsesti oggi a Napoli
e, appunto, ve la proponiamo come commento della Sera. La sintesi della sintesi
della sintesi è semplice. Il nuovo che avanza, la RAI del futuro è dietro le
nostre spalle. Stiamo cercando di sapere, di capire, di leggere cosa
succederà a partire da settembre, come si potranno arginare gli ascolti in
fuga, come si intercetteranno i “giovani”. Occorre pazienza e attendere qualche
volenteroso che ci potrà riferire commenti e impressioni dal vivo (se poi
fossero accompagnati da un vassoietto di babà !!!). Allora, lasciamo perdere i
contenuti, i programmi e i personaggi: dal “nuovo” Stefano De Martino a Mara
Venier, passando Carlo Conti e Alberto Angela… senza mai dimenticare una buona
dose di repliche di Montalbano che non fa mai male a nessuno e per anticipare il futuro dietro le nostre spalle uno "speciale" su Mike Buongiorno ... ovviamente destinato al pubblico "giovane". Lasciamo perdere.
Il cuore della notizia è una dichiarazione della presidente
Soldi: “Sono tempi difficili, dobbiamo cambiare per rimanere rilevanti nella
vita mediatica sempre più frammentata – investire nel tanto di buono che c’è in
Rai e fare autocritica costruttiva per trasformare ciò che non serve più.”
Quando è stata letta questa frase un sottile filo di terrore si è diffuso nel
parterre. Nel frattempo, tralasciamo le dichiarazioni di Sergio (da non dimenticare
quanto letto appena 7 giorni addietro: “Rai ed elezioni in Francia, Sergio
attacca la presidente Soldi: un danno le sue critiche” … manca poco che la cita
in Tribunale!). Mentre sono interessanti quelle di Rossi che ha toccato un nervo
scopertissimo e altro tasto molto dolente quanto mai attuale: “Ho ascoltato l’intervento
di Pier Silvio Berlusconi che ho trovato illuminante… RAI e Mediaset sostengono
l’intera filiera (di mercato) e ci vuole attenzione quando si interviene su
elementi normativi che possono condizionare queste Aziende. Nessuno può
avere interesse a indebolire RAI o Mediaset … ”. Messaggio chiaro e tondo,
forte e chiaro.
Sarà una lunga estate.
bloggorai@gmail.com
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