venerdì 19 luglio 2024

Orologio RAI: anche alle 5 della Sera non si capisce mai che ora è

 

Paese Sera ... Momento Sera ... Italia Sera ... Alle 5 della Sera... Ascolta, si fa Sera.

Forse dovremmo rivedere consolidate abitudini e magari anche Bloggorai si potrebbe adeguare. Una volta, almeno 40 anni addietro, gli incalliti mediatici cartacei andavano di notte all'edicola di piazza Colonna ad attendere le prime copie dei quotidiani. Poi, lentamente, inizia la mutazione genetica e, un po’ mattinieri, verso le 6 si usciva ... con un buon caffè e la “mazzetta” sotto il braccio. Stava per arrivare internet e tutto ciò che potevamo leggere al mattino era già noto la sera precedente.

La prima notizia del giorno è avvenuta ieri mattina quando è stato presentato il Rapporto AgCom. Andiamo direttamente al Capitolo 2, paragrafi 2 e 3. Anzitutto il grafico sui ricavi: tra il 2022 e il 2023, in sintesi, diminuisco la quota canone e aumenta leggermente quella pubblicitaria.

Tra il 2019 e il 2023 i ricavi della Tv free e di quella pay passano dal 59,6% al 58,3% e dal 40,4% al 41,7%.  Poi, si legge che “L’esame degli indici di ascolto conferma, anche per l’ultimo anno, la contrazione del numero complessivo di telespettatori dei canali delle piattaforme digitale terrestre e satellitare, sia nel giorno medio (-2,5% rispetto al 2022) che nel prime time (-2,6%)”. Sintesi della sintesi: il terreno di battaglia sono le risorse economiche e per la RAI non si prevedono sogni di gloria.

Veniamo poi alla presentazione dei palinsesti oggi a Napoli e, appunto, ve la proponiamo come commento della Sera. La sintesi della sintesi della sintesi è semplice. Il nuovo che avanza, la RAI del futuro è dietro le nostre spalle. Stiamo cercando di sapere, di capire, di leggere cosa succederà a partire da settembre, come si potranno arginare gli ascolti in fuga, come si intercetteranno i “giovani”. Occorre pazienza e attendere qualche volenteroso che ci potrà riferire commenti e impressioni dal vivo (se poi fossero accompagnati da un vassoietto di babà !!!). Allora, lasciamo perdere i contenuti, i programmi e i personaggi: dal “nuovo” Stefano De Martino a Mara Venier, passando Carlo Conti e Alberto Angela… senza mai dimenticare una buona dose di repliche di Montalbano che non fa mai male a nessuno e per anticipare il futuro dietro le nostre spalle uno "speciale" su Mike Buongiorno ... ovviamente destinato al pubblico "giovane". Lasciamo perdere.

Il cuore della notizia è una dichiarazione della presidente Soldi: “Sono tempi difficili, dobbiamo cambiare per rimanere rilevanti nella vita mediatica sempre più frammentata – investire nel tanto di buono che c’è in Rai e fare autocritica costruttiva per trasformare ciò che non serve più.” Quando è stata letta questa frase un sottile filo di terrore si è diffuso nel parterre. Nel frattempo, tralasciamo le dichiarazioni di Sergio (da non dimenticare quanto letto appena 7 giorni addietro: “Rai ed elezioni in Francia, Sergio attacca la presidente Soldi: un danno le sue critiche” … manca poco che la cita in Tribunale!). Mentre sono interessanti quelle di Rossi che ha toccato un nervo scopertissimo e altro tasto molto dolente quanto mai attuale: “Ho ascoltato l’intervento di Pier Silvio Berlusconi che ho trovato illuminante… RAI e Mediaset sostengono l’intera filiera (di mercato) e ci vuole attenzione quando si interviene su elementi normativi che possono condizionare queste Aziende. Nessuno può avere interesse a indebolire RAI o Mediaset … ”. Messaggio chiaro e tondo, forte e chiaro.  

Sarà una lunga estate.

bloggorai@gmail.com

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