mercoledì 27 ottobre 2021

RAI: stamattina il primo colpo di cannone

Foto di Kim Shaftner da Pixabay

Inizia la Rivoluzione Rai (che non sarà un pranzo di gala)

Uno stuolo di capitani coraggiosi, intrepidi avventurieri, fantasiosi e ardimentosi progettisti del Servizio Pubblico, della Rai, questa mattina sta per incassare una clamorosa vittoria. Alle ore 10, in quel di Viale Mazzini, il Cda in carica si appresta a sparare il primo colpo di cannone necessario a varare la rivoluzione epocale della radiotelevisione italiana. Si tratta di un salto verso il futuro, di una ascesa agli astri, di un viaggio verso l’ignoto, di una conquista del nuovo Far West audiovisivo senza precedenti nella Storia: il Piano industriale di Salini del 2017, rivisto corretto e aggiornato all’era moderna dove il cuore pulsante saranno le nuove direzioni di genere. Il passato che ritorna ringiovanito e impannucciato all'epoca del Web.

Ironia della storia: questa rivoluzione Rai passerà come quella di Salini e non di Fuortes che si potrà titolare, bene che vada, solo il merito di averla resuscitata. Senza mezzi termini: sarà un ritorno al passato, ad una proposta in questo momento storico della Rai inutile, dannosa e pericolosa, una deriva senza progetto e senza visione utile solo a gettare fumo negli occhi e mascherare i grandi problemi che ci sono sul tappeto. Con lo sguardo fiero rivolto ai bei tempi andati, si affronta una delle più gravi crisi di sostenibilità economica, di identità e di progettualità della Rai con un pannicello caldo di una riorganizzazione interna che sarà utilissima a generare ulteriormente confusione, duplicazione di ruoli, competenze e responsabilità (con annessi direttori, vicedirettori, capi progetto, collaboratori, assistenti e compagnia cantando).  

La Rai è accerchiata e minacciata dall’interno e dall’esterno, dagli amici e dai nemici, da un mercato di nuovi soggetti e prodotti audiovisivi che non farà prigionieri e non aspetta i tempi medioevali dei nuovi arrivati, i progettisti fantasiosi e innovatori che non sapendo guardare avanti preferiscono rivolgersi all’indietro. In cosa consiste poi tanta “rivoluzione”? Leggiamo una nota ANSA di ieri sera: “Sul piatto resterebbero quindi le direzioni di genere lanciate nella precedente gestione, ma mai divenute operative, destinate a trasformare l'iter produttivo e organizzativo della tv pubblica. Sono nove le aree di azione: intrattenimento prime-time; intrattenimento culturale; intrattenimento day-time; fiction; cinema/serie tv; kids; documentari; nuovi format e approfondimento news. Con l'implementazione del piano le direzioni di rete perderanno importanza, perche' avranno il solo compito di collocare prodotti già pensati e realizzati dalle direzioni orizzontali”. Roba da far tremare i polsi: pensate da domani che trallallero tra il nuovo direttore di “genere” e il vecchio direttore di rete che, d’un colpo, si trova a fare il passacarte di decisioni prese senza di lui. Genialità allo stato puro! Siamo però fiduciosi che gli italiani, almeno coloro che pagano il canone sapranno comprendere: lo fanno per il loro bene, hanno a cuore il loro destino televisivo, sono trepidanti di vedere nuovi prodotti e contenuti innovativi (già si sente parlare di Montalbano versione 4.0 o la nuova serie del Commissario Rocca in collegio o in ospedale, delle nuove puntate di Superquark condotto dai nipotini di Piero Angela).

Però di una parte di questa vicenda siamo vivamente preoccupati: la nuova direzione “approfondimento news”. Di cosa si tratta e come si relaziona al presunto progetto di riorganizzazione di tutto il comparto informazione della Rai? Cosa dovrà fare esattamente e chi la dirigerà con quali criteri sarà scelto? Che rapporto potrà avere con l’autonomia redazionale delle testate? Suggeritori di prodotti che si potranno utilizzare a discrezione del direttore? Infine: come si pone rispetto al momento specifico relativo al prossimo cambio dei direttori di Tg1, Tg2 e Gr? 

Morale della favola: i capitani coraggiosi e intrepidi avventurieri si sono ben guardati di toccare il nervo scoperto dell’Azienda: l’informazione, ben sapendo che su questo terreno si sono rotti le corna personaggi di ben altro calibro spessore. NewsRoom??? Rai News24? Il sito di Rai RaiNews??? Possono attendere, magari il prossimo decennio. Il futuro, come ci piace ripetere, deve essere ancora scritto.

bloggorai@gmail.com


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