Bene, anche a Viale Mazzini si stanno attrezzando per la campagna d’autunno e si intravvedono movimenti delle truppe che saranno chiamate ad un primo appello il prossimo 27 ottobre in Cda. Chissà se pure a loro è chiara la differenza tra i due tipi di conflitto. Sono diversi giorni che i vari infiltrati nello schieramento del generale Fuortes fanno trapelare notizie o boatos e ancora non è del tutto chiaro da che parte vanno a parare. Dalla parte dell’AD che potrebbe avere tutto l’interesse a far uscire le truppe per saggiare il terreno prima dello scontro oppure dalla parte di chi, avendone relativa certezza delle sue intenzioni (se non il 27 forse il 9 novembre) vorrebbe fare una sapiente opera di sabotaggio?
Fatto sta che, per quanto pure abbiamo scritto nei giorni scorsi (da rileggere sempre la lettera aperta di domenica scorsa) i piani di battaglia sembrano ancora molto confusi e privi di una strategia unitaria. Il tema è la cadenza degli appuntamenti: ci dovrà essere prima qualcosa che somiglia ad uno nuovo piano, una nuova proposta editoriale o chiamatela come meglio preferite purchè sia chiaro che si tratta di qualcosa che sia nuovo e diverso da quanto già esiste, oppure intanto si procede a fare qualche nomina e poi si vedrà? Per parte nostra, ci sentiamo (in modo anomalo e solo per questa circostanza) più vicini alla “politica “ che ha chiesto all’AD “diteci cosa volete fare di questa Azienda e poi parliamo di soldi” piuttosto che solidali con chi fatica a dare voce o mettere per iscritto una qualsiasi idea di progetto, di programma o per dirla con una parola aulica “visione”.
Ci saremmo accontentati di sapere che, se proprio il prossimo 27 volesse fare aggiustamenti al vecchio Piano industriale, ad esempio, avesse messo mano ad uno dei più grandi buchi neri della storia moderna della Rai: il sito news. È mai possibile che nella classifica dei primi 100 brand di informazione on line secondo Audiweb (fonte PrimaOnline.it su dati Comscore dello scorso luglio) il sito di Rai News sia al 23° posto?
Per riprendere sulla parafrasi napoleonica: oggi per l’Azienda Rai, per il Servizio Pubblico, c’è solo un grande campo di battaglia: il digitale, o sei dentro o sei fuori e per starci dentro occorrono certamente soldi ma anche idee e progetti e determinazione per realizzarle. Vogliamo essere positivi e propositivi e dare un piccolo contributo al rinnovamento dell’Azienda: suggeriamo all’AD, ai consiglieri, di riprendere l’allegato n. 4 del precedente Piano Industriale (Piano per l’informazione Rai 2019-2021) e andare direttamente alle pagine 74 e 75 dove, in particolare, si legge: “Creare un unico punto di accesso alle News On line, semplificando il numero di siti news di Rai, rafforzando e rendendo l’offerta del portale All News più allineato alle best practice come da CdS”. Se mai lo avessero smarrito, ne abbiamo sempre una copia a diposizione.
Insomma, a farla corta: non ci sono alibi. Non regge più il ragionamento del facciamoli lavorare, oppure stanno studiando, dategli tempo, li vedo impegnati tutto il giorno … oppure è colpa della “politica”. Non reggono nemmeno le interpretazioni benevole di quanti vorrebbero che le cose fossero diverse da come sono. Se Fuortes e il suo Cda volesse cambiare qualcosa di significativo hanno tutti gli strumenti per farlo. Lo facessero, senza tante storie.
bloggorai@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento