lunedì 18 ottobre 2021

Lettera aperta per il futuro della Rai


Care Lettrici, cari Lettori,

vi proponiamo questa lettera indirizzata a quanti stanno per avviare il confronto istituzionale sul futuro prossimo venturo della Rai, il nuovo Contratto di Servizio, affinché possa diventare un momento di dibattito aperto, partecipato e condiviso tra tutti coloro che ne sono direttamente interessati. Il rinnovo di questo Contratto costituisce un passaggio forse epocale nella definizione di una nuova missione della Rai che, pertanto, dovrebbe prevedere la sua più ampia partecipazione. 

La lettera è aperta ad ogni contributo di integrazione e valutazione. 


Alla cortese attenzione del           

Presidente del Consiglio di Amministrazione Rai, Marinella Soldi

Amministratore Delegato, Carlo Fuortes

Consiglieri, Simona Agnes, Francesca Bria, Igor De Blasio, Alessandro di Majo, Riccardo Laganà

Al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini

Al Presidente dell’Autorità Garante nelle Comunicazioni, Giacomo Lasorella

Al Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti

Al Ministro dell’Economia e Finanze, Daniele Franco

 

               In relazione al previsto avvio del confronto istituzionale finalizzato al rinnovo del Contratto di Servizio per il periodo 2023-2027 e della relativa costituzione del gruppo di lavoro interno alla Rai con le medesime finalità, come da comunicazione alle Strutture aziendali dello scorso 14 ottobre,

con la presente siamo a rivolgervi un appello affinché tale momento possa assumere anche un rilievo pubblico, aperto e partecipato da tutte le forze sociali, culturali, accademiche interessate a fornire un contributo di idee e proposte per il futuro del Servizio Pubblico Radiotelevisivo del nostro Paese.

Lo spirito del presente appello è lo stesso enunciato nella lettera anzidetta: “Per essere forza al servizio del Paese, Rai deve porsi all'ascolto, con spirito aperto e "senza interruzione di servizio", dei propri utenti, degli stakeholder e dei cittadini, facendosi interprete attiva delle aspettative e dei bisogni della società italiana”. Lo condividiamo pienamente e lo sosteniamo nella proposizione di più rilevante di “spirito aperto” cioè di partecipazione dialogante e propositiva.

               Il rinnovo del Contratto di Servizio è un appuntamento di particolare rilievo che viene a cadere in una fase di grandi trasformazioni del mercato audiovisivo, di profonde innovazioni tecnologiche e di vasti mutamenti nelle abitudini di consumo di prodotti multimediali da parte degli utenti. Per quanto esposto dettagliatamente dall’Amministratore Delegato nella sua recente audizione in Commissione di Vigilanza, la Rai si trova in un momento critico relativo alla definizione dei suoi compiti in relazione alle risorse delle quali potrà disporre.

               Il Contratto di Servizio, come noto, dovrà impegnare l’Azienda nell’adempimento di compiti specifici riferiti alla programmazione editoriale, all’organizzazione aziendale e all’innovazione tecnologica che dovrà perseguire. Al suo interno, in modo particolare, si prevede la stesura di un Piano industriale della durata triennale che ulteriormente fisserà il percorso di sviluppo dell’Azienda per i prossimi anni.

Riteniamo che l’apertura di un dibattito pubblico possa fornire elementi utili a modellare il futuro della Rai lungo un percorso che identifica una sua nuova missione pertinente ai nuovi contesti normativi, sociali e culturali verso i quali si dirige il suo operato. Ed è proprio in questa chiave che riteniamo che questa proposta di confronto aperto possa costituire un contributo importante per la sua migliore definizione.

Confidiamo che questo appello possa trovare positiva attenzione affinché sia la stessa Azienda a farsene promotrice come segno di attenzione verso il suo pubblico, i cittadini che sono chiamati a sostenerla attraverso il pagamento del canone.


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