Come alcuni che ci conoscono sanno bene, abbiamo una certa
età, capelli bianchi, e tondini di ferro spessore 16 sullo stomaco, cresciuti
in tanti, tanti anni di frequentazione del VII piano di Viale Mazzini e dintorni. Magari con
qualche migliaia di cellule cerebrali in meno ma non ancora rincretinito.
I nostri affezionati lettori speriamo che ci possano
perdonare se, talvolta, sembriamo troppo aggressivi “a priori” ma, giuriamo
come un vecchio Boy Scout di provata fede e militanza, non facciamo altro che
leggere quanto avviene nel mondo reale (sempre con documenti di appoggio) e cercare di interpretare. Magari ci sbagliamo “a posteriori”
ma siamo certi, oltre ogni ragionevole dubbio, che non ci inventiamo nulla: la
banale realtà supera di gran lunga anche la nostra più fervida fantasia.
A scanso equivoci leggiamo testualmente: ieri Repubblica titola
“Fuortes: nella MIA Rai i partiti non bussano più …” Sempre ieri sera alle
19.01 Dagospia lancia un flash: “Come balla, niente male: proprio una settimana
fa l'ad Rai ha incontrato di persona Matteo Salvini che cercava
"rassicurazioni" sul direttore del tg2...”.
Qualcosa non torna… o meglio forse torna benissimo. Premessa
doverosa: non ci sarebbe nulla di strano, anomalo, che l’AD Rai possa o forse
debba incontrare la “politica”. Si tratta solo di capire, sapere, qualora fosse
avvenuto, quale è stato l’oggetto dell’incontro, di cosa si è parlato.
Prima di proseguire, rileggete quanto pubblicato a febbraio 2020 : "(askanews) - "Dopo il segretario Pd Zingaretti, Salini ha incontrato a cena il reggente M5S Crimi, alla vigilia del Cda delle nomine? Così scrive Dagospia, senza che siano arrivate smentite. Visto che sembrerebbe che l'Ad Rai abbia deciso di incontrare i segretari di partito della maggioranza, prima di intervenire sui direttori dei telegiornali…”
Allora, per evitare di rileggere notizie simili, in questi casi ci sono poche cose da fare. N.1:
applicare il vecchio e consolidato principio secondo il quale “una smentita è
una notizia che vale due volte” e si tace, si fa finta di nulla, si ignora e con
un certo malcelato imbarazzo si va avanti. N.2: si smentisce tutto “Gentile
Signor Dagospia, in merito a quanto da voi pubblicato ai sensi della Legge
416/1981, con la presente si chiede la pubblicazione della seguente rettifica.
NON è mai avvenuto alcun incontro tra il sottoscritto e il Sen. Matteo Salvini
e tantomeno è avvenuta alcuna conversazione in merito a presunte “rassicurazioni”
sui direttori di Tg Rai. Cordiali saluti. Carlo Fuortes”. N.3: si diffonde un Comunicato
Stampa: “In merito alle notizie di stampa recentemente pubblicate, si conferma
l’incontro avvenuto con il Sen. Matteo Salvini avvenuto nel quadro di una serie
di altri incontri che si ritiene opportuno e necessario avviare con tutti gli interlocutori
istituzionali della Rai in vista di importanti appuntamenti che interessano il
Servizio Pubblico Radiotelevisivo nel suo prossimo futuro”.
Questa mattina registriamo la discesa sugli scudi dell’USIGRAI:
“Siamo molto preoccupati perché questo Piano (il modello editoriale approvato
dal Cda nei giorni scorsi) mette a rischio la libertà e l’autonomia dei
programmi di approfondimento …”. Benvenuti a bordo! Ci permettiamo un piccolo
suggerimento: scambiare due chiacchere con qualche consigliere che invece ha
votato convintamente a favore. Chissà, magari questo particolare problema sul “genere”
approfondimento (“l’informazione è solo un pezzo del Servizio Pubblico” ..Ipse
Dixit) non lo aveva valutato compiutamente.
Infine, merita attenta lettura il fondo di Giovanni Valentini
sul Fatto. Scrive più o meno le stesse cose che abbiamo scritto noi su questo
Blog da tempo.
bloggorai@gmail.com
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