Foto di SALVATORE MONETTI da Pixabay
Una bella giornata di primo autunno. Ci si prepara per la vendemmia: per la mia vigna il grado zuccherino è ancora basso (intorno a 16). Occorre attendere che arrivi a 18 e intanto ci si attrezza e si cercano volontari per il lavoro pesante. Ho iniziato da ragazzetto, ai castelli romani, quando si andava alla vigna, alle pendici di Castelgandolfo, alle prime luci del mattino, e si cominciava a raccogliere con le mani gelate. Da quelle parti si vendemmia tardi, tra la fine di settembre e i primi di ottobre.
Comunque il giorno per vendemmiare è sempre una scommessa: dipende se ci sono le persone, dipende dal tempo, dipende dalla maturazione dell'uva.
Intorno alle 10 arrivava la colazione: pane e mortadella, tagliata finissima e, ovviamente ... acqua e vino. Quanto i padroni non ci vedevano, ogni tanto, ci lanciavamo grappoli d'uva, tanto per divertirci. Una pausa breve e si riprendeva subito perché poi bisognava trasportare i tini in cantina e dare la prima pigiatura, con i piedi. A fine giornata si riscuoteva il compenso: se andava bene uscivano 500 lire, non erano poche. Stanchi e felici.
Per la Rai, per il Servizio Pubblico.. c'è tempo.
bloggorai@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento