Invece già si sentono i rumori di quello che presto tornerà
di attualità. Chi governa la Rai e come, con quali prospettive, con quali
indirizzi, con quali progetti, con quali visioni di futuro. Ricordiamo intanto
che la partita più rilevante, quella dei consigli AgCom e Privacy, sembra esser
ancora in alto mare. Ricordiamo poi che la partita dei direttori dei Tg è tutt’altro
che risolta. Ricordiamo la partita del Piano Industriale che non decolla (vedi
i due canali, inglese e istituzionale) come
pure quella del piano per l’informazione che ad esso è strettamente collegato.
Ricordiamo la partita degli ascolti. Ricordiamo la partita dello switch off al
DVB-T2 che a Viale Mazzini pochi sembrano in grado sapere di cosa si tratta e di quanto potrà impattare negativamente
sul futuro del Servizio Pubblico. Ricordiamo la partita delle risorse
economiche con lo spauracchio del canone continuamente evocato da più parti, compresi esponenti del Governo, e di quelle
pubblicitarie che ormai sono in declino lento e inarrestabile. Infine,
ricordiamo i vari “misteri del settimo
piano” dei quali non sapremo, forse, mai la soluzione: il famoso viaggio in
Oriente della Maggioni, la truffa della mail inviata a Foa, il pellegrinaggio a
Sanremo, la nomina della Bruchi al Premio Italia (ieri Laganà e Borioni sono tornati
sull’argomento) e così via. A questo
proposito: la colpa sembra essere tutta addebitata al Presidente Foa che ha le
deleghe ai rapporti internazionali e, specificamente al Premio Italia. Ma, poniamo
una domanda: il Presidente propone e l’AD dispone o no??? Se è così, come al solito,
si pongono problemi di necessità, opportunità e convenienza. Era così
necessaria questa nomina e per quella persona? Era così opportuna a fronte di
centinaia di dirigenti e giornalisti interni Rai che avrebbero potuto o dovuto partecipare
ad una selezione (magari sarebbe pure uscito che nessuno tra loro aveva i
requisiti necessari)? Infine, era così conveniente, ancora una volta, evidenziare
questa immagine dell’Azienda che non riesce a trovare al suo interno risorse
adeguate e capaci per questo incarico? Di tutto questo Salini &Co sono esenti da colpa e da peccato? Speriamo presto una risposta, quale che essa sia.
Dialogo tra Gennaro e la moglie: “Le offre una tazzina di
caffè. Amalia accetta volentieri e guarda il marito con occhi interrogativi nei
quali si legge una domanda angosciosa: "Come ci risaneremo? Come potremo
ritornare quelli di una volta? Quando?". Gennaro intuisce e risponde con
il suo tono di pronta saggezza: "S'ha da aspettà, Ama'. Ha da passà 'a
nuttata".” Speriamo che questa notte non sia troppo lunga.
Intanto, è stata promossa una raccolta di firme per un Manifesto per la qualità dell'informazione e nuovo Servizio Pubblico al quale questo Blog aderisce.
Per chi volesse sottoscrivere o leggere il testo completo può trovare tutte le informazioni sul sito
www.manifestonuovarai.it
bloggorai@gmail.com
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