Così succede che
tutti problemi si annebbiano, si opacizzano, si spersonalizzano in una landa
desertica dove non si intravvedo oasi e confini: parliamo di ascolti, del bilancio, delle missioni fantasma in Medio Oriente,
delle lettere truffa ora al vaglio della Magistratura, delle maggioranze
variabili in Cda, delle inadempienze del Contratto di Servizio, del Piano
Industriale che fatica a prendere forma, di dirigenti qualificati in aree strategiche
tecnologiche che escono dall’Azienda, dell’ingerenza
del Governo, delle minacce sulla riduzione del canone, delle nomine “in quota”
e/o delle non nomine e chi più ne ha più ne metta.
Detto questo: veniamo alla giornata. Oggi si legge che l’AD
ha dichiarato che il rapper contestato può partecipare al Festival perché la
canzone in concorso non contiene testi offensivi contro le donne: “Violenza,
sessismo e misoginia restano «inaccettabili» e sarebbero stati immediata
ragione di non ammissione» per Junior Cally tra i Big a Sanremo… Ma la canzone
in gara non si presta a queste contestazioni”. Una vera notizia, importante!!! Detta
oggi appare almeno “bizzarra”: lo si sapeva già da decine di giorni che il
problema non era il testo di questa canzone ma di quelle precedenti. Sappiamo
tutti che la Legge, in questo caso il regolamento, non prevede la retroattività
della pena e sappiamo pure che il tema è la cultura di questo Paese e il ruolo
e il peso delle donne.
Oggi intervista ad
Andrea Imperiali, alla guida di Auditel dal 2017, sul supplemento Economia del Corriere. Contiene
affermazioni molto importanti sul presente e sul futuro della televisione: “Oggi
non c'è più soltanto il televisore domestico ma nella sola Italia ben 112
milioni di schermi” … “La Tv generalista, di cui fa parte anche Discovery,
continua ad avere una presa molto forte sul pubblico. Ed è l'unico media con la
capacità di aggregare attorno a un singolo evento e nello stesso istante milioni
di persone… la Tv generalista ha reagito benissimo alla sfida globale dei
giganti tecnologici, senza alcun timore di avventurarsi sui sentieri digitali” …
“I giganti del web continuano a prosperare sfuggendo a qualunque forma di
regolazione e di controllo, disattendono financo i principi della convivenza
civile, sottraendosi perfino al riconoscimento del copyright. E questa è una
grave minaccia, specie oggi che la Tv è più che mai centrale nel racconto della
quotidianità e nel coinvolgimento emotivo-sociale del pubblico. Un'asimmetria
competitiva di questa entità, in un contesto peraltro cosi delicato come quello
che abbraccia l'informazione di qualità, può rilevarsi insostenibile” e infine “la
visione sui device digitali sta procedendo con tassi di crescita esponenziali.
II processo di migrazione verso gli "schermi diffusi" appare,
letteralmente, inarrestabile. E sarà un processo più sostenuto del previsto,
grazie al contributo del 5G, come dicevo, e all'incremento del tasso di sostituzione della smart Tv (favorito dall'imminente
switch del Dvb-T2) … entro il 2025 il volume complessivo dello streaming
quadruplicherà, portando il traffico dati per smartphone da 7,2 a 24 gigabyte
mensili; mentre il consumo di video crescerà costantemente del +30% su base
annua per i prossimi sei anni, arrivando a costituire, a regime, il 76% di
tutto il traffico dati. A livello di telespettatori emerge, quindi e
soprattutto, un radicale cambiamento nei comportamenti di fruizione”.
Meditate
gente, meditate … si potrà pure fare una pausa di qualche giorno per Sanremo ma
questi problemi rimarranno. Comunque, tenete a memoria questo post con questi dati di
Auditel Digitale riferiti alla settimana 19-25 gennaio 2020, saranno utili nei
prossimi giorni perché i conti si faranno anche con questi numeri.
Rai 20.073K, Mediaset 90.445K e Sky 146.130K.
da tenere conto che nella settimana 29 dicembre 4 gennaio i numeri erano:
Rai 23.688K, Mediaset 47.693K e Sky 85.373K.
Mediaset ha pressochè raddoppiato mentre Sky è cresciuta di quasi il 45% e Rai di poco più del 10%.
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