da Repubblica.it del 5 gennaio 2018.
Ma iniziamo da altra parte. Ieri si è svolta a Viale Mazzini
la conferenza stampa di presentazione del nuovo programma di Serena Dandini, Gli Stati Generali, in onda su RaiTre dal prossimo giovedì. Satira politica
e sociale allo stato puro: graffiante, irriverente e divertente che sul
Servizio pubblico fa sempre bene. Non vogliamo scomodare la BBC (educare,
informare e divertire) ma il pensiero che una sana risata possa seppellire i
mostri vicini e lontani che vivono intorno a noi ci conforta. Peccato, tanto
per andare a cercare sempre qualcosa che non va , che è mancata la sottolineatura
di questi aspetti importanti. Che gli costava all’AD Salini di affacciarsi nella
Sala degli Arazzi e dire “Ecco, questo è un buon prodotto da Rai, fatto in
casa, senza spendere milioni di euro per agenti o format di acquisto” ? No, è troppo
impegnato a cercare la quadra per le prossime nomine (e abbiamo qualche dubbio
che possano avvenire prossimamente). Comunque, personalmente, avrei scommesso più sulla Dandini
su RaiUno che non su Fiorello, a parità di condizioni.
Torniamo al titolo. È ufficialmente partita la gara a chi
taglia di più il canone Rai. Fino a pochi giorni fa, sembrava che le forze in campo
erano tutte tra la Lega e M5S, ora si aggiunge un rinnovato Italia Viva che,
ricorda Orfini, “da sempre” ha visto il PD schierato nello stesso campo. Dall’attuale PD finora non giungono segnali di
fumo. Ieri la consigliera Borioni ha rilasciato un post su FB in difesa del
canone: chissà se è stato letto da tanti suoi vicini di partito (PD o Italia
Viva?). Insomma, se fino a poco tempo addietro si poteva parlare di “confusione”
ora il quadro inizia ad essere più chiaro. Giocoforza, difficile non metterlo
in relazione alla partita in corso sulle nomine, non solo interne alla Rai.
Ancora oggi, Mario Ajello, sul Messaggero non ci fa mancare una bella minestra riscaldata
e puzzolente con dentro i soliti ingredienti di nomi triti e ritriti di persone
in quota o in simpatia di qualche partito. Cari consiglieri, cari amici vicini e lontani, volete
dare un tangibile segno di autonomia e indipendenza? Provate a rompere i giochi
e provate a nominare almeno un nuovo direttore che non appartenga alle note congregazioni
politiche, provate a cercarlo dovunque possa essere, anche fuori Viale Mazzini
purchè sia bravo, capace, competente, esperto … nessuno ve lo vieta … non c’è
Legge che ve lo impedisce … siate coraggiosi …
Veniamo alla cronaca. Nei giorni scorsi abbiamo trattato il
tema della presunta aggressione informatica ai danni di Sigfrido Ranucci (vedi i post dei giorni precedenti) che
anche ieri sera su Report ha affrontato i problemi della sicurezza informatica
in rete. Siamo pressoché certi che su
questo argomento sarà molto difficile sapere qualcosa di più di quanto abbiamo
scritto. Siamo anche certi che il comunicato stampa Rai di domenica pomeriggio ha
detto molto meno di quanto sarebbe stato necessario e non ha chiarito nulla su cosa e quando è
successo, rimandando alla Polizia postale eventuali verifiche. Nell’interesse di tutti, sarebbe opportuno
dire qualcosa di più. La posta in gioco è troppo elevata per essere
sottovalutata. Qualcuno ci dovrà rassicurare che il forziere del Servizio
Pubblico, sia per quanto riguarda la sicurezza dei dati, sia per quanto
riguarda aggressioni informatiche di altro tipo (fantascienza) sia tutto
assolutamente al sicuro (???).
bloggorai@gmail.com
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