lunedì 7 ottobre 2019

Ai confini dell'impero

Passata la festa, gabbato lo Santo! Il Piano industriale Rai è stato “bollinato” dal Mise ed ora si dovrà applicare. Tanti Auguri! Non ci credevamo prima e continuiamo a non crederci ora, però ce ne faremo una ragione e andremo avanti.

Per la cronaca: oggi sulla stampa non c’è nulla … strano … magari qualcuno è anche contento.

Riassunto delle puntate precedenti: abbiamo scritto più volte che questo piano era una “clava” oppure merce di scambio per randellare e contrattare delicati equilibri politici (vedi partita AgCom) e, nonostante alcuni affezionati lettori si ostinano a far passare la vulgata che si è trattato solo di un fatto “tecnico” rimane nella storia che Salini si è recato da un segretario di partito, Zingaretti, e non dal suo azionista di maggioranza, il Governo, e subito dopo il piano industriale è stato approvato. Punto. Mettetela come volete ma … tutto il resto è noia. Subito dopo, sabato scorso, il prode Salini rilascia un’intervista al Corriere, che corre l’obbligo di rileggere per capire, da oggi in poi, cosa e come si cambierà a Viale Mazzini  e dintorni. Già il titolo è tutto un programma:”Rai più simile alla BBC ma chiedo coraggio”. Evidentemente, dopo aver incontrato Tony Hall (CEO di BBC) a Roma nei giorni scorsi l’AD si deve essere eccitato. Come la BBC ??? Non la facciamo lunga sulle differenza abissali, megagalattiche che rendono pressoché impossibile ogni lontana similitudine e, tanto per restare ai giorni nostri ci aggiorniamo su quanto la BBC sta facendo per fronteggiare i problemi di ascolti, di pubblico, di mercato e di tecnologie. Abbiamo scritto che, già da alcuni anni, da quando in Gran Bretagna si avvertivano i primi segni delle mutazioni genetiche in corso, si è deciso SUBITO di correre ai ripari e SUBITO è stata messa in cantiere la piattaforma BritBox che, con poco più di 5 £ (già, loro non hanno l’Euro) metterà a disposizione degli utenti una ricchissima offerta di contenuti in grado di proporsi come seria alternativa in grado di frenare per la costante invasione di Netflix. Ora BritBox sta per arrivare e dal prossimo mese sarà disponibile per gli schermi inglesi. Aggiungiamo: anche i francesi non scherzano: dai primi mesi del prossimo anno partirà Salto, piattaforma on line con informazione, intrattenimento, film, sport, serie tv e documentari. Avete letto bene: compresa l’informazione e lo sport che invece su RaiPlay sono del tutto assenti. Lasciamo perdere: un triste confronto.

Veniamo a casa nostra: in attesa dello sbarco di AppleTv il prossimo mese e DisneyTv il prossimo anno, Mediaset prima si allea con Sky e poi, forse domani, annuncerà un accordo con Netflix per la produzione di 7 film. Si avete letto bene: per la produzione, non per la distribuzione, è altra cosa. TimVision, nel frattempo scippa Andrea Fabiano da Viale Mazzini. Rai invece ? Anzitutto si gongola per la ristrutturazione “verticale” dell’Azienda e poi accende un moccolo a Fiorello con la speranza che possa dare un po’ di ossigeno a Rai Play che, notoriamente, rimette in distribuzione il contenuto andato in onda sui canali Rai. Però, dice Salini,”ci vuole coraggio”. Già ! Ad un certo punto dice: “Bisogna rinnovare i linguaggi se vogliamo davvero raggiungere un nuovo pubblico” … acciperbacco …ecco perché la stagione è partita con l’ennesima replica di Montalbano e con la nuova serie di Imma Tataranni (la cugina del primo), uno splendido esempio di nuovi linguaggi per il nuovo pubblico. Tanto per capirci: la crisi di ascolti che soffre la Rai non è scesa dall’albero di Natale e, in un certo senso, ha ragione la direttora di RaiUno, Teresa De Santis, quando dice che non è solo colpa della rete ammiraglia. Tanto per capirci: l’ultimo Ulisse ha fatto 3 milioni e 821 mila telespettatori pari al 19.7% di share, lo scorso anno il  20 settembre 2018 ha fatto  3.988.000 spettatori e il 21% di share mentre per la quarta e ultima puntata di Ulisse, sulla Principessa Sissi, ha portato 4.453.000 spettatori pari al 22.5% di share. E poi vai a leggere i comunicati dell’Ufficio Stampa Rai dove sembra che Albero Angela ha vinto la Coppa del Mondo degli ascolti !!!

Sull’intervista di Salini al Corriere ci sarebbe ancora molto da scrivere e così ce la teniamo da parte  per i prossimi giorni. 

Veniamo ora a come si dipanerà il nuovo Piano Industriale. Il documento è lungo (circa 300 pagine più cinque allegati) e impegnativo. Cercheremo di darvene conto un pezzo alla volta. Anzitutto , cerchiamo di rispondere ad un nostro lettore che ci chiede informazioni sui canali specializzati (cinema, bambini etc). Al punto 4 dell’overview delle iniziative finalizzate a “porre utenti e contenuti al centro” si legge: “Rimodulazione dell’offerta tematica valorizzando Rai4, Rai Gulp, Rai 5 e Rai Storia e introducendo un nuovo canale femminile dalla sintesi di Rai Premium e Rai Movie e i due nuovo canali inglese ed istituzionale”. Non si legge del canale “Documentari” che pure Salini ha citato nell’intervista al Corriere.

Andiamo avanti … la strada sarà lunga e complicata.
bloggorai@gmail.com

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