Mentre in Italia si dibatte se la super blogger Chiara Ferragni debba
partecipare o meno al prossimo festival di Sanremo, al Summit della Nato lo
scontro tra le super e le mini potenze (Italia) è sul 5G. Anche oggi, come
supponibile avverrà sempre più, leggiamo paginate sull’inizio dell’era 5G e, per quanto interessa questo blog, di come di quanto e da
quando potrà impattare sul sistema radiotelevisivo e, in particolare , sul
Servizio Pubblico. La risposta, come al solito è secca: tanto e subito. Il
consumo di televisione, nelle diverse modalità e con diverse piattaforme, è sempre molto forte. Questa mattina leggiamo
sull’ huffingtonpost.it, a firma di Francesco Siliato, un interessante articolo
dove ci dimostra che, rispetto allo sorso anno, è aumentato (inaspettatamente) il consumo di Tv lineare. Allo stesso tempo
sappiamo che in questi giorni si è svolto a Roma l’appuntamento 5G: Italy dove
sono state ribaditi noti concetti sul futuro delle connessioni ultraveloci che
potrà garantire questa nuova tecnologia. Le due notizie sono inevitabilmente connesse
tra loro. Tanto per capire, con il precedente 4G per scaricare un film di media
durata occorrevano diversi minuti, ora potrebbero esserne sufficienti molto
meno. Quindi anzitutto velocità di trasmissione, stabilità del segnale e latenza
ridotta pressoché a zero. Quanto basta
per sostenere un attacco frontale alla diffusione della televisione lineare. Il
prossimo futuro della televisione sarà un campo di battaglia dove non si
faranno prigionieri. Sarà un argomento sul quale torneremo spesso e volentieri.
Ora che il cielo si appresta a cadere sulla terra, siamo
costretti ad occuparci di come organizzare la
prossima vita. Ieri sul sito di PrimaOnline è apparsa una notizia “bizzarra”.
Si legge che “…su pressioni della Presidenza della Repubblica che ha lasciato
intendere che non ci sono i requisiti costituzionali (n.n. ???) a giustificare
una ulteriore proroga. Così i Presidenti di camera e senato Elisabetta Casellati
e Roberto Fico hanno messo in calendario le votazioni per Agcom e Privacy il 19
dicembre” … a seguire alcun nomi : “Roberto Garofali, supermagistrato e già
capo di gabinetto del Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, Claudio de
Vincenti economista docente della Sapienza e già ministro per la Coesione
territoriale e il Mezzogiorno del governo (n.n. Gentiloni) Enzo Roppo,
giurista, docente all’Università di Genova e saggista, già Vice Commissario
Straordinario dell’Agenzia Spaziale italiana”. Nulla da eccepire. Appaiono nomi
di profilo consistente che non sono mai stati citati “in quota” a questo o quel
partito. Ed è proprio questa l’anomalia: dopo avere letto di tante candidature
non solo in “quota” ma direttamente targate da un Segretario di partito piuttosto
che da un altro, improvvisamente, la politica si redime e tira fuori nomi apparentemente
indipendenti? Qualcosa non torna. Specie in questo periodo di chiari di luna
politici non proprio dei più tranquillizzanti. Staremo a vedere ma, dalle prime
verifiche che abbiamo cercato di fare, appare tutto alquanto improbabile.
Questo tema, come scritto si incrocia fatalmente con quello
delle prossime nomine Rai. La solita bene informata ADN riferisce che il pacchetto
potrebbe chiudersi già dal prossimo Cda o, male che vada, il prossimo consiglio convocato prima di
Natale. Per quanto ne sappiamo, abbiamo qualche dubbio. Vedremo. Come pure
vedremo come andrà a finire la questione degli emendamenti sul prelievo del 10%
dal canone Rai. “E’ una pistola puntata verso Viale Mazzini” ci dicono nostre
autorevoli fonti ed è puntata non solo e non tanto sul fronte delle nomine,
quanto più sul futuro assetto delle Rai e del suo Piano industriale. Scusate se
è poco.
ATTENZIONE: questo blog è prossimo a trasformarsi un Agenzie
di scommesse. Molti propongono e chiedono di scommettere (ho già in conto
diversi caffè, qualche colazione, un pranzo alla Pergola, bottiglie di annata e
Agendine gadget per il 2020). Le quote sono interessanti.
Ultima nota: consigliamo ai lettori del blog, qualora non lo
avessero ancora fatto, di andare a rivedere la puntata dei Medici, andata su
RaiUno. Di grande interesse per capire come si racconta il Paese. Ne
riparleremo.
bloggorai@gmail.com
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