Per chi sperava di passare un pomeriggio di domenica tranquillo
e sereno ad accudire nipoti e gatti, ecco che … zacchete … inizia a squillare il cellulare e arrivare messaggi What's Up e scoppia una grana molto
interessante da seguire e, soprattutto , da interpretare per le possibili conseguenze
che ci potrebbero essere ( e, si suppone, ci dovranno essere).
Già nei giorni scorsi era emersa la notizia secondo la quale
Monica Maggioni, AD di Rai Com (attenzione, il ruolo ricoperto è determinante) si
sarebbe recata in Siria (paese ufficialmente coinvolto in un conflitto armato)
ad avrebbe intervistato Assad. Iniziamo
dal comunicato ufficiale Rai delle 08.48 di questa mattina: “L'intervista al
presidente siriano Bashar al Assad, realizzata dall’Ad di Rai Com, Monica
Maggioni, non è stata effettuata su commissione di alcuna testata Rai .
Pertanto non poteva venire concordata a priori una data di messa in onda. Lo
afferma in una nota l'Ad Rai, Fabrizio Salini.”
Oggi pomeriggio la sola
ricostruzione abbastanza dettagliata e plausibile di quanto avvenuto la fornisce
una nota dell’ADN:
“L'intervista dell'ad di RaiCom Monica Maggioni sta
diventando un caso diplomatico. Questa
mattina l'ad Rai Fabrizio Salini ha chiarito in una nota che la Maggioni ha realizzato l'intervista al
presidente siriano Assad senza averla
preventivamente concordata con nessuna testata Rai, sebbene la presidenza siriana abbia ufficialmente
affermato sul proprio profilo twitter
che c'era un accordo ben preciso per mandare in onda l'intervista sia su Rainwes che sui media
siriani il 2 dicembre. Secondo quanto
apprende l'Adnkronos, sulla vicenda l'ad Salini avrebbe saputo dalla stessa
Maggioni del suo imminente viaggio in Siria e
Libano per motivi legati al suo ruolo di amministratrice delegata di RaiCom, ma non di un'intervista già fissata
con il presidente Assad. Fatto sta che,
secondo quanto l'Adnkronos apprende da fonti di
Rainews, il 30 novembre Monica Maggioni ha offerto a varie testate Rai, fra cui la stessa testata all news,
l'intervista fatta il 26 novembre al
presidente Bashar al-Assad. Un'offerta rispetto alla quale Rainews24 ha fatto
presente di non aver concordato l'intervista ma ha anche chiesto alla Maggioni di poterla
comunque vedere per poi valutare se
mandarla in onda dalla sera di lunedì 2 dicembre in avanti. L'intervista, però, a quanto si
apprende, non è stata mandata dalla
Maggioni alla redazione di Rainews se non il 3 dicembre, quindi
oltre la data che era stata concordata
con la presidenza siriana, secondo
quanto postato su twitter dalla stessa presidenza ieri sera. (segue)
Ma concordata con chi? Non con Rainews, che, a quanto si
apprende, era all'oscuro dell'intervista, non ha quindi concordato una data per
la messa in onda, tantomeno ha chiesto (a differenza di quanto si legge nel tweet della presidenza
della Siria) di rinviarla di 2 giorni
(come si legge sempre sui tweet del profilo Siryan Presidency). Chi ha concordato, quindi, con
la presidenza siriana la data del 2
dicembre e chi, poi, ha chiesto il rinvio di 2 giorni per ben due volte? Quanto al contenuto, da Rainews si apprende
che si tratta di un'intervista che, per
una rete all news non presenta notizie,
ribadendo posizioni di Assad già note su diversi temi di attualità inclusi i crimini di guerra. Un'intervista di
20 minuti girata, montata e riversata
nella sua integrità, senza aver concordato nulla con Rainews che ha agito, passo dopo passo,
d'intesa con l'Ad Salini. Attraverso i
tweet la Siria dà un ultimatum alla Rai, anticipandole che se l'intervista della Maggioni ad Assad
non andrà in onda, sarà comunque
trasmessa dai media siriani il 9 dicembre cioè domani. Cosa dalla quale si deduce che una copia
dell'intervista è nelle mani della presidenza siriana.”
Il sito de Il Fatto quotidiano scrive "...A quanto si apprende, Salini sarebbe stato informato che la Maggioni, già inviata di punta del Tg1, ex direttore di Rainew24 ed ex presidente Rai, aveva la possibilità di effettuare l’intervista ad Assad e che sarebbe andata a realizzarla in qualità di ad di Rai Com." ...
Il sito de Il Fatto quotidiano scrive "...A quanto si apprende, Salini sarebbe stato informato che la Maggioni, già inviata di punta del Tg1, ex direttore di Rainew24 ed ex presidente Rai, aveva la possibilità di effettuare l’intervista ad Assad e che sarebbe andata a realizzarla in qualità di ad di Rai Com." ...
Per ora, riprendiamo e riproponiamo alcune domande:
1) La Maggioni si sarebbe recata in Libano (plausibile) e in
Siria (poco plausibile) per questioni legate al suo ruolo di AD di RaiCom. Se
per il Libano sappiamo che ci sono o ci sarebbero buone ragioni, per la Siria
no: si tratta di un paese formalmente in stato di guerra e dunque perché autorizzare
una missione in quel Paese? Lo abbiamo già scritto su questo blog: doveva
vendere Montalbano ?
2) in altre parole, Salini sapeva o non sapeva che la Maggioni andava in Siria ad intervistare Assad?
3) non è uno scoop. Dicesi tale quando si è in presenza di una notizia improvvisa, inaspettata, imprevedibile destinata a suscitare clamore. Ma il siriano Assad non rilascia interviste alla Maggioni di turno se non in un contesto di “accordi” determinati. Perché e per chi allora viene raccolta l’intervista? Il comunicato Rai parla chiaro: non è stata effettuata su commissione di alcuna testata Rai. Da dove viene la “commissione”?
2) in altre parole, Salini sapeva o non sapeva che la Maggioni andava in Siria ad intervistare Assad?
3) non è uno scoop. Dicesi tale quando si è in presenza di una notizia improvvisa, inaspettata, imprevedibile destinata a suscitare clamore. Ma il siriano Assad non rilascia interviste alla Maggioni di turno se non in un contesto di “accordi” determinati. Perché e per chi allora viene raccolta l’intervista? Il comunicato Rai parla chiaro: non è stata effettuata su commissione di alcuna testata Rai. Da dove viene la “commissione”?
4) al VII piano sanno
bene come funzionano le cose quando un giornalista Rai esce dal perimetro di
Saxa Rubra e lo sanno ancora meglio quando si reca in aree di guerra. Perché è
stata autorizzata ad andare proprio in Siria? Le redazioni delle testate
giornalistiche , Tg e Gr, erano informate del fatto che una loro collega era in
area Medio Oriente ed avrebbe potuto fornire notizie di rilievo? Salini non fa
cenno all’autorizzazione al viaggio in Siria. Dovrebbe chiarire questo aspetto
derimente.
5) perché la Maggioni, che certo non è una sprovveduta
principiante, si è lasciata andare a concordare la messa in onda dell’intervista
addirittura con una data ben precisa ben sapendo che avrebbe incontrato difficoltà
enormi, sia interne all’Azienda sia al di fuori? (il ministro degli esteri ne era informato?)
In tutta questa storia, alla vigilia di un periodo molto
delicato,qualcosa non torna. Cercheremo di sapere qualcosa di più.
bloggorai@gmail.com
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