Di altro da dire c’è poco: abbiamo saputo (salvo colpi di
scena) che i minacciati emendamenti nella Legge finanziaria che impattavano
negativamente sulla Rai sono caduti e quindi il canone è salvo (???). I
parlamentari redenti sulla via di Damasco (oopppssss … su quella via ci vanno
altre persone e ancora nessuno ha capito bene perché e per come)? Oppure,
bravissimi i lobbisti di Viale Mazzini a stoppare le ardite manovre? Vogliamo
credere, per amor di Patria, che sia buona la seconda. Ma vogliamo pure credere
che l’erba cattiva non more (dialetto romano) mai e che prima o poi, in un verso o nell’altro, il
tema canone Rai rispunterà da qualche parte. Fermo restando sempre che bisognerà
pure spiegare per bene agli italiani che lo pagano, che sia non solo una tassa giusta, ma anche giustificata, credibile. E questo
dovrebbe avvenire prima che, inevitabile, il ministro di turno riproponga la sua
abolizione o riduzione (do you remember Boccia, Di Maio etrc etc per non dire
di Salvini e compagnia cantando?).
Nel frattempo, di cosa si parla a Viale Mazzini in attesa
delle tanto auspicate (da chi?) nomine? Senza andare troppo lontano: di viaggi
e interviste farlocche, di presunti scandali e scandaletti di pasti a Sanremo
pagati due volte, di mail fantasma con truffa allegata, di superdirigenti “licenziati” più o meno volontariamente e
così via. Purtroppo con questo orribile linguaggio militare (non ne viene uno
più efficace) si tratta ben che vada di armi di distrazione di massa e male che
vada a scoppio ritardato, oppure “fake bomb”. Cerchiamo di spiegarci: ieri
quasi tutti i quotidiani hanno riportatola storia della mail ricevuta da Foa
contenente una richiesta di pagamento proveniente
da un finto ministro Tria (precedente Governo). Oggi scomparsa nel nulla. Non si
trova una riga. Eppure è stata presentata ai limiti dell’intrigo
internazionale, al pari della storia dell’intervista ad Assad. Come al solito:
è lecito chiedersi anzitutto perché solo ora quando sembra che la vicenda sia
vecchia di alcuni mesi? E poi, a chi giova? Perché NON è una notizia: si
tratta, nella migliore delle ipotesi, di affermare che in Rai sono stati bravi (chi?
Salini o Foa ?) a sventare una minaccia di estorsione. Un po’ poco, troppo
poco. A meno che la NON notizia volesse produrre altri effetti. Quali? Facciamo
come il Cda: chiediamo chiarimenti e aspettiamo.
Last news: ieri sera uno speciale su Rai Tre per festeggiare
il suo 40° anno di trasmissioni. Bello,
interessante, il racconto di un pezzo di storia di questo Paese fondamentale. Ma
quanto amaro in bocca. Rivedere e ascoltare tanti personaggi con un palmo di spessore, creatività, coraggio,
curiosità che adesso te li sogni. Rivedere una Rai democristiana, socialista,
comunista (e basta) con le idee chiare e che magari faceva anche bene il Servizio
Pubblico. Adesso un direttore di rete, la stessa, si permette di gongolarsi per
avere acquistato il format spagnolo della Carrà che intervista un intervistato.
Già, il solito discorso da pensionati … di come si stava meglio allora quando Nonna filava la lana … già … già
…
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