“Non è un problema su cosa ma su quando… È solo questione di tempo, basta saper attendere…” ci ha detto una nostra fonte esperta di lungo corso, vecchio volpone e “molto vicino ai dossier” come piace dire ai colleghi “solitamente bene informati”. Prosegue: “…andate a rivedere gli articoli di giornali sulle precedenti esperienze di Fuortes... è tutto scritto”.
Il riferimento è all’ultimo Cda dove sono avvenuti
fatti importanti. Il budget approvato a maggioranza semplice (4 a 3) è molto
significativo. Potrebbe aver aperto crepe rilevanti sia nel Governo che lo ha
nominato, sia tra i partiti che lo hanno sostenuto (in verità finora non sembra
con grande entusiasmo) sia nella credibilità di cui godrebbe l’AD all’interno
dell’Azienza. A suo tempo abbiamo scritto di un generale senza truppe e, forse,
pure contornato di colonnelli poco... scegliete voi gli aggettivi. Nel Palazzo di Viale Mazzini albergano faine di primo pelo nell’intuire, nel fiutare il vento e sanno
posizionarsi prima del tempo. Già, come abbiamo scritto da tempo, l’aria
intorno al Governo e, di conseguenza, anche quella dentro Viale Mazzini sta girando e
forse non proprio per il verso giusto. Attenzione al “marchio di fabbrica” dei
consiglieri: a parte i 4 di fonte parlamentare (PD, Lega, M5S e Fi) e quello
eletto dai dipendenti, la Presidente e l’AD non sono caduti dall’albero del
pero (chissà perché proprio il pero, albero magnifico e generoso).
Ma quale verso intendiamo per “giusto”? Da parte nostra è semplice:
siamo ancorati ad una visione, ad una missione, di Azienda di Servizio Pubblico
che possa essere adeguata e funzionale ad un Pase che cresce e si sviluppa in
ogni campo. Questo significa semplicemente che deve essere pure forte economicamente
e autonoma politicamente. Poco o nulla di tutto questo si intravvede all’orizzonte,
in particolare sul piano economico che, ribadiamo, riteniamo essere l’epicentro
della crisi. Parlare ora di tutto il resto, compresa la riforma della
governance, ci appare del tutto irrilevante e fuori contesto.
Vi abbiamo proposto di tenervi pronti con “poppi corni” e
altre amenità per i prossimi giorni. Ve lo confermiamo e in particolare per la
settimana a cavallo di Sanremo (1-5 febbraio) dopo comunque aver seguito i due
appuntamenti previsti in Vigilanza: prima l’Usigrai e poi l’AD con il prossimo Piano
industriale del quale, speriamo, di poter intravvedere le prime tracce. Occhio pure ai Tribunali dove si attendono sorprese (abbiamo scoperto che RAI quando si ritiene offesa non fa querele, vedi caso Fedez e forse pure Sinisi).
In campana su Sanremo: sarà la prima edizione dove verranno
applicate le recenti disposizioni conseguenti dalla riforma del TUSMAR sugli affollamenti
pubblicitari e nessuno lo dice, ma ci riferiscono che a Rai Pubblicità il terrore
corre sul filo con la possibilità che ci possa essere una significativa
riduzione della raccolta totale (lo scorso anno sono stati 38 mln, TIM incluso).
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