Come spesso avviene, quando i piccoli tasselli di un puzzle si avvicinano tra loro si comincia ad intravvedere il disegno che lo sottende. Da alcuni giorni tutto comincia a schiarirsi e quelle che prima erano solo impressioni, ora sembrano certezze. Per paradossale che possa apparire, il quadro che si sta delineando appare vuoto, non c’è traccia di matita, pennello o colori. Un foglio bianco fumoso, etereo, contorto. Abbiamo visto e letto i leader dei grandi partiti (ieri sera Letta a La7 e Salvini su RaiUno da Vespa) e ri-visto la conferenza stampa di Draghi. Ogni cosa appare molto semplice e chiara: sono tutti assolutamente complementari, dove alla modestia e limitatezza dei primi supplisce il secondo che cerca di arrambare una fumosa e contorta salita al Colle. Si tratta di un’antica e consolidata legge della fisica dove si afferma che il vuoto in natura non esiste (figuriamoci nella politica): quando si crea uno spazio libero, qualcuno o qualcosa lo occupa. Vedi il fondo su Repubblica di oggi a firma di Carlo Galli con il titolo “Il vuoto che aiuta il Cavaliere”. Ora mi rivolgo ai tanti nostri lettori di fede o simpatia PD: ma ieri sera il segretario del grande partito ha dato l’immagine di forza, chiarezza di idee e prospettive? Andiamo oltre e ci rivolgiamo a quei (pochi) che ancora nutrono fiducia nel M5S: ma ritenete che Conte sia in grado di gestire le sue truppe per farle convogliare verso un obiettivo che ancora nessuno sa quale possa essere? Se le risposte, in entrambe i casi, sono positive ci ritiriamo in buon ordine in attesa degli eventi. Altrimenti saranno dolori.
Se passiamo invece ai dolori Rai, la mattina comincia bene. La Struttura Iota è al lavoro: i Giornali Radio hanno dato notizia della presenza di Sabrina Ferilli a Sanremo. Già, un volto noto di Mediaset in più non fa male a nessuno (vedi legge della fisica di cui sopra). Potrebbe non essere una cattiva idea immaginare un Festival in condominio RaiSet: tutto sommato potrebbe convenire a tutti, agenti artistici, pubblicitari, pubblico giovane e adulto. Un Sanremo a reti unificate, quasi quasi meglio dell’elezione del Capo dello Stato.
Invece, noi che abbiamo capito tutto dalla vita, ci vogliamo mettere un pizzico di sale nella minestra riscaldata che ci propone il convento e proponiamo un compitino: approfondire gli argomenti dei tre tavoli di lavoro sui quali stanno lavorando a Viale Mazzini:
1. Nuovo Piano industriale
2. bozza di lavoro su nuovo Contratto di Servizio
3. messa a terra “nuovo” modello organizzativo
Del primo non sappiamo pressoché nulla se non che esiste una bozza di lavoro riservata, una specie di “linee guida” che, speriamo, presto di poter sapere qualcosa.
Degli altri due punti sappiamo pressochè tutto. Sul nuovo Contratto di servizio è stata elaborata una traccia di lavoro della quale vi abbiamo già parlato. Questa la sintesi generale:
e questi alcuni passaggi del primo punto (relativo al primo punto su come dovrebbe essere il Servizio Pubblico, RILEVANTE): “Il primo passo per essere rilevanti è non smettere di indagare sull’utente e continuare a chiedersi, in un contesto di cambiamento continuo, cosa è importante per lui.
Per essere presente e rilevante nella vita digitale degli Italiani, un Servizio Multimediale deve sviluppare tecnologia intelligente in continua evoluzione, che renda accessibili i servizi e i suoi contenuti su tutti i device e su tutte le piattaforme, renda flessibile e personalizzata l’esperienza di consumo, permetta l’integrazione con le piattaforme social. È inoltre chiamato ad un ruolo di capofila tecnologico pubblico a fianco delle Istituzioni nei tavoli tecnici europei e internazionali investiti della negoziazione dei nuovi assetti infrastrutturali globali.
Un Servizio Pubblico Multimediale deve tener conto di questa evoluzione, e offrire la possibilità di fruire dei suoi contenuti tramite broadcasting o in streaming, da un palinsesto lineare o da una library on demand.
Il Servizio Pubblico Multimediale deve per suo ruolo presidiare tutti i generi fondamentali, e offrirli in formati diversi per le varie occasioni d’uso.”
Del terzo punto abbiamo già anticipato alcune “mission” delle “nuove” Direzioni di genere e nei prossimi giorni pubblicheremo le altre.
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