La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte … e dai buchi nelle calze non sembrano intravvedersi bei doni. Le notizie del giorno sono due. La prima l’abbiamo appena accennata ieri quando abbiamo scritto del “tutore magico” di Gianni Morandi che, motu proprio ovvero sua sponte ovvero a insaputa dello stesso cantane, ha pigiato il tasto Ok e ha messo on line il brano in concorso al prossimo Festival di Sanremo. Aprici cielo: a norma di regolamento sarebbe dovuto essere cacciato a furor di popolo .. le regole sono regole altrimenti diventano opinioni: se parcheggi in divieto di sosta devi pagare la multa etc etc . La Rai, però, è buona e misericordiosa con i suoi figliuoli e sa comprendere perdonare e comunica: “ … non ritiene di dover escludere la suddetta canzone perché si è trattato di un puro inconveniente tecnico…”.
Se non che, i chiari di luna che si stanno profilando sia sul fronte istituzionale (inizio votazioni per il prossimo Presidente della Repubblica) sia sul fronte sanitario, stanno facendo venire qualche mal di pancia a tante persone. Tant’è che pure questa mattina si legge sul Giornale, a firma di Mario Giordano, un pezzo con il titolo “La tentazione di rinviare Sanremo”. Già, nonostante la macchina sia stata avviata, per quanto abbiamo potuto sapere anche noi, il dubbio atroce rimane più in ambito istituzionale che aziendale. Con le Camere riunite e senza alcuna certezza sul possibile calendario delle votazioni, il rischio di trovarsi in contemporanea la diretta dal Parlamento e Massimo Ranieri o Orietta Berti dal palco dell’Ariston è concreto e reale. Per i telespettatori sarebbe un dramma esistenziale, specie per i diversamente giovani: a chi dare ascolto e riporre fiducia? Il dubbio si sta facendo strada.
La seconda notizia la riporta Stefano Cingolani su Il Foglio laddove scrive che “…Il futuro di Mediaset che guarda ormai soprattutto all'estero dipende dalla Rai. A marzo Infatti Rai Way ed Ei Towers dovrebbero fondersi creando un'unica società dei ripetitori TV”. La notizia è rilevante per tanti buoni motivi: anzitutto osservare che Mediaset possa dipendere da Rai appare alquanto bislacco. Siamo convinti che i due poli giocoforza sono legati da un comune destino e che spesso succede che quello dell’uno si incrocia fatalmente con quello dell’altro ma, a tutto c' è un limite! Poi, sono anni che si parla del Polo delle torri” parla ma è la prima volta che qualcuno ipotizza una data che, inoltre, viene a cadere in una contingenza politica, economica ed aziendale di particolare rilevanza. Non ci sono conferme ufficiali ma, come dicono gli “analisti finanziari” la notizia ha il suo “razionale” in diversi ambiti e ha buoni motivi per essere ritenuta credibile. Che poi possa si possa realizzare è tutt’altro ragionamento. La seguiremo con attenzione.
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