Questa mattina abbiamo atteso i dati Auditel per fare alcune considerazioni su Report andato in onda ieri sera. Il dato più evidente è che da una settimana all’altra sono andati persi circa 1 milione di telespettatori: domenica 29 ottobre dalle 21.37 alle 22,55 erano presenti 2.643.000 individui con il 13,7% e ieri sera invece erano 1.659.000 con l’8,93%.
Sono opportune diverse considerazioni: i dati di ascolto danno il segno evidente che la grande attenzione che ha ricevuto Report con le due apparizioni di Ranucci su La7 dalla Gruber e da Formigli e la paginate sulla carta stampata hanno prodotto un ottimo risultato: il “marketing mediatico” funziona e molto bene. Potrà piacere o meno ma questo è quanto dicono i numeri. A questo punto però è lecita una domanda: perché l’operazione di marketing è stata valida solo per quella settimana e per quella successiva no? La settimana precedente il clamore era tutto concentrato su dossier politici mentre ieri sera è andato in onda un servizio molto importante, lungo, dettagliato e ben documentato, sul genocidio del popolo palestinese in corso da decenni. I temi affrontati e le notizie fornite sulla drammatica situazione in Medio Oriente avrebbero certamente suscitato molta attenzione e dibattito sia tra i partiti di maggioranza che tra quelli di opposizione. Finora però non abbiamo letto una riga di commento quando invece si leggono oggi ancora mezze pagine su “storie complementari” come la vicenda della sorella del ministro Giuli che sarà certamente degna di nota ma altrettanto certamente meno rilevante della guerra in corso. Continuiamo a ritenere che qualcosa non torna.
Andiamo avanti. Il supplemento A&F di Repubblica pubblica un lungo articolo con il titolo “Bbc, più evasori del canone e tagli per sostenere i conti La tv di Stato inglese riduce posti e produzioni per 716 milioni in 6 anni. Ma resta il no agli spot” dove si legge “Le difficoltà finanziarie della Bbc si spiegano, almeno in parte, con il gettito del canone che si è fatto discontinuo. Da aprile 2024, il Licence Fee supera i 203 euro all'anno ed è ora la quarta imposta tv più cara in Europa, dopo la svizzera, austriaca e tedesca. Un'imposta così impegnativa, le ricorrenti crisi economiche del Regno Unito, la disaffezione tra i giovani per i contenuti della Bbc, la concorrenza di TikTok e Netflix: tutti questi fattori soffiano sul fuoco dell'evasione facendolo incendio” e “La "carta costituzionale" della tv di Stato inglese resta degna di ammirazione, per i valori che incarna. La Bbc è custode dell'identità del Paese. Ne sostiene l'industria culturale. Forte del sito di notizie (www.bbc.com) più letto nel pianeta, vuole combattere la disinformazione non solo nel Regno Unito, ma ovunque l'inglese sia compreso”.
Nota bene: nel Regno Unito quando si tratta di dibattere e approfondire grandi temi e problemi danno lezione: sul tema risorse e canone della BBC da tempo sono allo studio ipotesi e scenari: vedi il recentissimo “The future of the BBC licence fee”. Da noi una cosa del genere se la sognano la notte a nessuno verrebbe in mente di fare uno studio del genere. Lo scorso anno il ministro Giorgetti aveva annunciato l’istituzione di un “gruppo di lavoro” sull’argomento ma poi è svanito nel nulla. Come abbiamo scritto più volte: le risorse economiche sulle quali contare sono la chiave di volta per la sopravvivenza del Servizio Pubblico radiotelevisivo. Se non c’è accordo sul tema risorse/canone congiunto alla missione, e questo accordo non c’è sia nella maggioranza sia nell’opposizione, ogni proposta di riforma che inizia e si limita alla sola governance è destinata ad essere una inutile perdita di tempo. Nei prossimi giorni ci sarà dibattito su un solo “stato generale” e forse ci sarà pure da ridere visto che i lavori saranno introdotti da una nota comica, altrimenti non si capisce perché proprio lei, la stessa Geppi Gucciari che aveva sbertucciato l’ex ministro Sangiuliano. Perché un solo “stato generale” al singolare? Perché, nonostante le precisazioni e le puntualizzazioni, tutto lascia intendere che sarà una musica cantata e suonata da poche voci e il timore che dietro ci possa essere un grande inciucio è molto forte. Staremo a vedere.
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