Così è avvenuto e questa mattina Repubblica titola “Maggiori, rivoluzione Tgl "Siamo usciti dal salotto per parlare con il pubblico" con la firma di Silvia Fumarola. Da incorniciare. L’articolo ci racconta che, ad un certo giorno, la direttora Maggioni si rende conto che “… il Tgl è stato l'unico luogo dell'informazione dominato dalla ritualità…” e che quindi “…era venuto il momento di cambiare”. I muri della redazione hanno cominciato a tremare e i telespettatori hanno avuto attacchi di isteria collettiva e a Saxa Rubra hanno visto aggirarsi branchi di lupi e cinghiali inferociti. E allora … vai con la rivoluzione: “Cameramen in vista, la prospettiva che cambia, il mezzobusto in piedi, l'attore super popolare ospite che fa emozionare le giornaliste”. Fatto !!! la rivoluzione (con la R minuscola) è servita, non sarà un pranzo di gala, nemmeno un merendina del supermercato ma è sempre meglio di un calcio sugli stinchi. Verrebbe voglia di sganasciarsi dalle risate ma la notizia/articolo è troppo gustosa per lasciarla sfuggire.
A parte l’emozione delle giornaliste (sic!!!) la situazione del Tg1 è nota da tempo e da tempo ne abbiamo scritto (vedi http://bloggorai.blogspot.com/2022/03/la-complessita-matematica-di-fuortes-e.html e, in particolare, il post del 18 marzo scorso http://bloggorai.blogspot.com/2022/03/il-tg1le-tante-facce-della-stessa.html ). In quest’ultimo post venne pubblicata la tabella che vi riproponiamo:
La rivoluzione (con la r minuscola) è in corso … i nemici (???) sono alle porte, meglio fargli trovare lo studio in ordine.
bloggorai@gmail.com
Ps: abbiamo appena saputo che il CCC ha fatto sapere di non aver gradito come è uscito il pezzo su Repubblica e qualcuno gli ha ricordato i titoli analoghi letti ad agosto 2021 quando Fuortes annunciò la “sua” rivoluzione con la riesumazione del vecchio piano industriale di Salini. Per quanto abbiamo letto ieri e per come la intendiamo noi, non sembra aver portato grande fortuna. Certe parole tanto iconiche andrebbero usate con maggiore prudenza.
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