mercoledì 12 maggio 2021

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 Il SPB (Servizio Pubblico Bloggeristico) si propone come fornitore ufficiale di servizi accessori, di grande utilità in casa, in ufficio, in vacanza…dovunque. Si tratta di previsioni, ipotesi, prospettive, anticipazioni e presentimenti (eccetto il meteo), numeri al lotto, amore, affari, faccende varie. Ovviamente Gratis!!!

Dopo quasi tre anni di fiorente attività, questo Blog ha proposto ben oltre 1000 post e, tra questi, svariati scenari probabilistici e divinatori: quasi tutti puntualmente azzeccati. Abbiamo dato i numeri e proposto tante riflessioni. Tra le tante che abbiamo scritto una merita di essere ricordata: la visione delle grandi battaglie che si sarebbero svolte nel corso di quest’anno. Forse, si tratta di una sola ma composta della somma di tutte le altre. Difficile dargli un nome che le comprenda e le riassuma per intero ma certamente si tratta di un solo grande affresco. Riassumiamo: il Governo deve provvedere al rinnovo di importanti posizioni in numerose società controllate e consociate dello Stato (tra queste la Rai); a luglio si dovranno aprire i giochi in vista dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica e, in autunno, si svolgeranno le elezioni in importanti capoluoghi di regione, tra i quali Roma, Napoli, Milano e Torino. Non è poco e il tutto va debitamente inquadrato nella prospettiva del nuovo Parlamento che si dovrà rinnovare nel 2023 con i nuovi criteri imposti dalla riforma costituzionale approvata con i referendum del 2019. Questo il calendario prossimo venturo, dove tutte, tutte le mosse che i vari soggetti dovranno compiere a partire dai prossimi 5 minuti si dovranno necessariamente collocare. Sbagliare una mossa, posizionare un pedone nella casella errata potrà costare caro. Le politiche di alleanze che si dovranno tessere saranno tutte validate in questo perimetro.

In queste ora si stanno consumando tensioni e confronti di grande rilievo strategico: per un verso riguardano Draghi e i partiti che sorreggono la sua maggioranza e, per altro verso, tra gli stessi partiti nelle due grandi coalizioni. In particolare, il fragile accordo tra M5S e PD sembra non reggere la prova degli accordi elettorali per le amministrative. Già, ma quale M5S? chi decide? Conte? Come pure, quale PD? Chi decide? Letta? Chi ha la forza per interdire chi?

Ecco allora che ci si pone il problema di decifrare i “metodi” che vorrà adoperare il capo del Governo che con regolare frequenza ci propongono i colleghi giornalisti che sembrano avere grande confidenza con Draghi.  Metodo 1: decido da solo della serie “io so io e voi ‘nun sete un c…”. Metodo 2: parliamone, cari partiti i problemi sono sul tappeto, fatemi sapere (tanto poi decido io). Metodo 3: non è questa la priorità. Ora c’è prima il Recovery Plan e poi i vaccini, abbiate pazienza. Metodo 4: facciamo metà per uno: io nomino i ministri (AD e Presidente) e voi i sottosegretari, cioè i consiglieri (come abbiamo fatto con il Governo). Per il momento sembra avere funzionato. Metodo 5: di cosa stiamo parlando??? Se ne stanno occupando i miei “tecnici”, io ho ben altro da pensare per il mio futuro (appunto).

Tutto questo per dire che, al momento, la partita delle nomine Rai sembra in alto mare con i soliti nomi più o meno farlocchi che girano, interni ed esterni. A proposito di candidati AD interni: se c’è un momento in cui i profili, i CV, dei possibili nomi che potrebbero ricoprire la carica di AD è esattamente questo e proprio in questo momento (ore 10.06), per una fatale combinazione, questi curricula non si possono vedere perché la “Sezione in aggiornamento” https://www.rai.it/trasparenza/Organizzazione-e-Risorse-Umane-88972b31-8d4c-49ba-bccf-c1cdf0f5d136.html . Appunto, tempestività ed opportunità, as usual. Siamo sempre in debito con i lettori per l’inserimento di candidati dei quali non abbiamo parlato, uno in particolare, Alberto Matassino, e un altro nome, suggerito da un nostro attento lettore,  Giuseppe Pasciucco, attuale CFO.

Questo il quadretto che si dipinge sulle nomine, in particolare per Rai. Dove, da nostra buona fonte, ci veniva segnalata una candidata esterna “forte”, autorevole, condivisa e leggermente trasversale: Francesca Bria come AD. Poi veniamo a sapere che: è sostenuta da Andrea Orlando e avversata Dario Franceschini. Sogno o son desto??? Si capisce bene perché i “metodi” Draghi sono tanto confusi e faticano a prendere forma. Chi decide? Chi propone? Chi sponsorizza? Chi si oppone?

Dentro questo stesso quadretto, per quanto leggiamo stamattina, dovrebbero  avviarsi formalmente i lavori in Commissione Lavori Pubblici del Senato il prossimo 25 maggio sulle proposte di riforma della governance Rai. Tanto per non farci mancare nulla, la strada si presenta tutta in salita. I testi in discussione sono almeno 4: M5S (Fico, De Nicola), PD (Orlando, Fedeli) Leu (Fornaro) e in arrivo una della Lega. Il macigno che grava su questi tesi è semplicemente quello che vorrebbe una riforma del genere inserita in una più amplia dell’intero sistema delle TLC, il cosiddetto “superamento” della Gasparri, dopo quasi 20 anni dalla sua nascita. Qualcosa è cambiato ed necessario prenderne atto.

A questo proposito, il titolo di Panorama oggi in edicola è significativo: “Fine delle trasmissioni” dove si legge che “Con il nuovo standard DVB-T2, dal prossimo primo settembre i televisori acquistati prima 2017 dovranno dotarsi di un nuovo decoder digitale o non potranno più ricevere il segnale. Una rivoluzione Hi –Tech che però potrebbe lasciare indietro milioni di utenti”. Già, si tratta proprio di tanti milioni di telespettatori che si perderanno per strada e che potrebbero prendere altre strade, quelle delle Smart Tv collegate in rete, dalle quali sarà difficile tornare indietro. Confindustria Radio Tv sostiene e chiede a Giorgetti: necessario un rinvio ma i telefonici, che hanno pagato le frequenze a caro prezzo, da questo orecchio non ci sentono. Da Viale Mazzini, su questo argomento silenzio totale: tanto non saranno questi vertici ad occuparsene.

Per concludere, a proposito di vertici: oggi è previsto un appuntamento "anomalo": una riunione dell'ufficio di Presidenza della Vigilanza Rai, allargato a tutti i commissari, dove verrà audita, sembra in modo “informale”, la Direzione Relazioni Istituzionali di Viale Mazzini (ADN del 7 maggio). Al centro dell'incontro "...il livello di approfondimento delle risposte fornite da Rai alle interrogazioni dei parlamentari ...livello che, a quanto apprende Adnkronos, non sarebbe giudicato soddisfacente da diversi commissari". Per ora, ci limitiamo ad osservare. C’è da sperare che finiscano in tempo per le partite di campionato:  più o meno , siamo tutti tifosi e abbiamo famiglia.

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