giovedì 27 maggio 2021

Draghi e la Rai: l'inizio della battaglia

 

Foto di Gordon Johnson da Pixabay

Eccoci, ordunque, giunti sulla piana calda e assolata di Filippi. Il messaggero, rivolto ad Antonio e Ottaviano: “Siate pronti generali. Il nemico avanza baldanzoso, con la sanguinosa bandiera di battaglia al vento. L’azione è imminente”. Più avanti Bruto, rivolto a Cassio: “Ah, poter già conoscere la fine di questo giorno e dei suoi casi! Ma basterà che il giorno giunga alla fine perché la fine sia nota. Su, andiamo avanti”.

È una resa dei conti o una nuova stagione della politica quella che sta per iniziare in queste ore con l’avvio della grande battaglia sulle nomine nelle società consociate e controllate dallo Stato? Oggi all’ordine del giorno ci sono i nomi che guideranno Cassa Depositi e Prestiti e Ferrovie. Si comincia ad intravvedere  quale sarà il “metodo Draghi” del quale abbiamo parlato anche ieri. Per quanto è noto , si tratta di una via di mezzo tra il metodo n. 1 (decido io) e il n. 6 (decido io ma solo in parte, cioè solo l’AD e il Presidente ve lo giocate voi). Per quanto ci è dato comprendere si tratta di uno “Schiaffo ai 5 stelle” per come titola ad esempio il Fatto quotidiano di oggi oppure di “discontinuità” come invece titola Avvenire. Di certo appare come un metodo che vorrebbe sembrare di rottura con le liturgie dei partiti che esprimono una loro preferenza o quota di possesso di un territorio pubblico.  

Già, ma le cose stanno proprio così? Draghi e il suo fedelissimo Franco hanno  tutta questa forza per imporre le loro scelte mettendo sotto botta i partiti che lo sorreggono? E i partiti, o cosa ne resta di loro, sono così proni alle decisioni pro domo sua del Capo del Governo senza opporre alcuna resistenza?  Qualcosa non  torna. Che la politica, da tempo, abbia abdicato al suo ruolo di guida del Paese per lasciare il posto ad un Supertecnico di turno, di unità nazionale, è cosa nota. Come pure è noto che quando si parla de “la politica” o  dei “partiti” non si sa bene mai a chi ci si riferisce esattamente. Ma che pure le grandi decisioni strategiche sul futuro del Paese siamo completamente nella mani del SuperTecnico appare almeno, come dire, inconsueto. Poi, ci mancherebbe, tutto si può fare, basta sapere perché e per come. Tutti appartengono ad un mondo fluido, dinamico e instabile, che non si capisce dove gravita: alle prossime regionali, al presidente della Repubblica, al prossimo Parlamento?

Scendendo giù pe li rami: questa stessa politica, in questa stagione di nomine, dove punta per quanto riguarda i nuovi vertici Rai? Il calendario è ormai definito: il 7 giugno votazione rappresentante dei dipendenti, il giorno successivo Assemblea degli Azionisti in prima convocazione e il 14 in seconda. Per quella data, se tutto va bene, si potranno conoscere i nomi dei nuovi amministratori di Viale Mazzini. Of course: mistero totale su chi potranno essere, sia i due di competenza del Governo, sia quelli di nomina parlamentare. Su questi, in particolare, mistero ancora più fitto sui criteri di scelta, di selezione tra le candidature. Chissà, forse lanceranno i dadi oppure metteranno i nomi su tanti bigliettini che verranno poi estratti a sorte? Per il momento, è solo ragionevole supporre che ci potrà essere una parità di genere tra AD e Presidente e tra i 4 consiglieri e, se per quanto letto finora, il cento destra punta a riconfermare i suoi uomini, al centro sinistra (???) andrebbero due donne. Va beh, come non detto, siamo ancora a “carissimo amico ti scrivo …”.

A proposito di battaglie e di partite: sta per iniziare (e forse pure finire presto) quella sul calcio visto sugli schermi Rai. Sono in arrivo le partite dei campionati europei di cui Viale Mazzini ha acquistato i diritti (dei quali una parte rivenduti ad Amazon). Dopo di che, a partire da ottobre, scordatevi lo sport più seguito in Italia dagli schermi della Tv pubblica, sia per i telespettatori residenti in Italia, sia per quelli residenti all’estero. Infatti, chiude “La giostra dei Gol” storica trasmissione inonda su Rai Italia per problemi di diritti con la Lega Calcio. Il PD ha presentato una interrogazione a Draghi. Aggiungiamo: ieri Mediaset ha lanciato le nuove caratteristiche della sua piattaforma pay Infinity dove il piatto forte saranno, appunto, le partite della prossima Champion’s League.

Andiamo a comprare poppi corni e patatine … gli scontri stanno per cominciare.

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