giovedì 2 maggio 2019

Le carte in tavola

Anzitutto per chi, giustamente, ha festeggiato il 1° maggio, suggeriamo di leggere il post di ieri del quale oggi proseguiamo il ragionamento.

Un pilastro non scritto del Poker recita che "carta canta e il tavolo comanda". Allora vediamo queste carte e cosa dicono. Torniamo al punto centrale di questo momento del Servizio Pubblico, alla prima applicazione della nuova Legge e al primo Piano industriale che ne deriva. Questi elementi, si suppone, nel giugno dello scorso anno erano pressochè ignoti ai nuovi amministratori di Viale Mazzini che, inoltre, di Concessione e di Contratto di servizio, si suppone sempre, che ne sapessero ancora meno (si suppone). Nel luglio dello scorso anno vengono nominati, ad agosto vanno in ferie. Tornano a settembre e, ovviamente, non hanno avuto tempo e modo di leggere, studiare, immaginare un nuovo Piano industriale e chiedono al MISE una proroga di sei mesi. Nessuno li obbligava per legge, ma buon senso avrebbe voluto che, vista l'importanza e il rilievo che avrebbe dovuto avere, il Piano fosse frutto di un dibattito, di un confronto, di una valutazione quanto più ampia e condivisa. Invece nulla, silenzio, segreto che ancora sostanzialmente rimane (provate a cercarlo da qualche parte). Sindacati, forze sociali, esperti a vario titolo ... nulla. Peggio dei complottisti più provati e navigati. E ora le carte "cantano" e ci dicono, cominciano a farci intuire che il gioco potrebbe andare in modo diverso da come alcuni lo hanno immaginato: appunto "il tavolo comanda". Succede dunque che le audizioni della Vigilanza (da ricordare che NON ha alcun titolo in merito) potranno andare ben oltre l'estate, se tutto va bene e lo stesso MISE (che potrebbe solo valutare se il Piano recepisce o meno il Contratto di servizio) presieduto da un vice presidente del Consiglio avrebbe buon gioco a tener fermo tutto in attesa di capire come evolvono gli eventi. Gli eventi, tanto per capirci e per tornare alle intuizioni, portano a sospettare che al settimo piano di Viale Mazzini ci si vuole portare avanti con i compiti delle vacanze. In questa chiave si legge la sospetta fregola di procedere alla nomine dei vicedirettori di rete: delle due l'una. O le reti sono destinate all'estinzione, come i dinosauri  come il Piano prevede, allora queste nomine potevano rimanere tranquillamente a sopire nei cassetti. Oppure le reti almeno per un lasso di tempo di medio lungo periodo rimarranno in vigore ed efficienti e allora i vice sono "necessari". Ragionamento che, ridotto ai minimi termini, porta a dire "aspettiamo e vediamo" e il Piano può attendere momenti migliori (Auguri!). Siamo alla vigilia delle elezioni europee e il timore di nuovi equilibri di governo e quindi di Rai (porcaccia la miseria e di quanti ancora la menano sull'autonomia della politica dalla Rai ...lapsus, volevo scrivere il contrario) porta alcuni ad essere non solo prudenti, ma anche, come al solito, previdenti. Ed ecco che, in attesa di possibili cambiamenti, si sente ripetere una frase dal vago sapore mafiosetto malavitoso:"ritienimi a disposizione ... per qualsiasi cosa il mio telefono è sempre libero".
Altra nota sui presunti tecnici dalla riconosciute capacità manageriali che piacciono anche al centrodestra: si certo, piacciono a tal punto che che è nota l'appartenenza alla "quota" di AN, la quale, non si sa mai, potrebbe venir comoda nel gioco delle possibili future alleanze. Ma queste sottigliezze, queste finezze, si sa, non sono note a tutti, in particolare agli ultimi arrivati che forse ancora non conoscono bene i sottili e delicati equilibri delle varie componenti aziendali. O, forse, hanno imparato subito a conoscerle e le gestiscono sapientemente. Magari, se pure in "quota", sono pure capaci e manager esperti... magari.
Ultima noterella: si vorrebbe procedere a creare una Direzione per il Centro  Studi: ma è proprio necessaria una caratura di questo tipo, non era sufficiente una Struttura alle dipendenze di una direzione o altra componente aziendale? in fin dei conti, un direttore in più, uno in meno .. cosa vuoi che sia!
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