martedì 22 aprile 2025

Papa Francesco e la RAI: visioni del mondo talvolta diverse

by Bloggorai ©

Torniamo a quel 23 marzo 2023, quando Papa Francesco ha ricevuto in udienza tutto il “popolo” Rai. Per quella occasione ha rivolto un messaggio:

“I media, infatti, influiscono sulle nostre identità, nel bene e nel male. E qui è il senso del servizio pubblico che svolgete. Perciò vorrei riflettere con voi proprio su queste due parole – servizio e pubblico –, perché esse descrivono molto bene il fondamento della vostra missione: la comunicazione come dono alla comunità… La prima parola, su cui mi soffermerò di più, è servizio. È una parola che spesso riduciamo al suo significato strumentale, finendo per confondere il servire con il servirsi, la dedizione con l’uso.

Il vostro lavoro, invece, vuole essere soprattutto una risposta ai bisogni dei cittadini, in spirito di apertura universale, con un’azione capace di articolarsi sul territorio senza diventare localista, nel rispetto e nella promozione della dignità di ogni persona. Un contributo alla verità e al bene comune che assume risvolti precisi nell’informazione, nell’intrattenimento, nella cultura e nella tecnologia.

Veniamo ora alla seconda parola: pubblico. Essa sottolinea prima di tutto che il vostro lavoro è connesso al bene comune di tutti e non solo di qualcuno. Ciò comporta in primo luogo l’impegno a considerare e a dar voce specialmente agli ultimi, ai più poveri, a chi non ha voce, a chi è scartato.

… Non bisogna inseguire gli ascolti a scapito dei contenuti: si tratta piuttosto di costruire, attraverso la vostra offerta, una domanda diffusa di qualità.” (il testo completo a questo link: https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2024/03/23/0241/00517.html ).

Ieri è stato diffuso un comunicato del vertice Rai dove si legge “… Al dolore uniamo la consapevolezza di una responsabilità: quella di dare forma e sostanza concrete a quei valori ai quali proprio Papa Francesco aveva richiamato la nostra azienda durante l'udienza…”.

Poniamo allora una semplice domanda: quanta forma e sostanza concreta è stata data dalla Rai, da questa Rai, a quei valori che Papa Francesco ha richiamato? Quanta forma e sostanza è stata data, in modo particolare, ai valori della solidarietà, dell’inclusione e dell’accoglienza degli “altri”, dei “diversi” da noi? Quanta forma e sostanza è stata data al valore dell’opposizione alla guerra, alla logica degli armamenti e dell’aumento delle spese militari, al potere dei mercanti di armi? Quanta forma e sostanza è data alla tutela dell’ambiente in ogni sua forma? Quanta forma e sostanza è stata data, infine, a contrastare la logica del “successo” televisivo ottenuto con gli ascolti ottenuti a qualsiasi costo (vedi il recente Sanremo e i cori entusiasti che lo hanno accompagnato?

Infine, quanta anergia è stata posta nell’evitare di “…  confondere il servire con il servirsi, la dedizione con l’uso…” ovvero il Servizio Pubblico inteso come uso privato, al servizio di una parte (segnatamente il Governo di turno) contro l’altra oppure, più semplicemente e brutalmente, dei propri interessi personali, della propria ambizione contro quegli degli “altri” ovvero dell’interesse pubblico, del bene comune?

Questa Rai, specificamente e segnatamente “questa” Rai, voluta e disegnata ad immagine e somiglianza di un Governo che proprio su questi temi ha fatto la sua “cifra narrativa” ha grandi responsabilità. Fino a ieri sera, quando durante il Tg1 della sera, è stata data grande enfasi al “rapporto speciale” che la Meloni avrebbe avuto con Papa Francesco, dimenticando di quando invece tifava per il suo avversario Ratzinger definendolo “ … un gigante della fede e della ragione …”. Per non dire lo speciale sempre di ieri sera condotto da Vespa, dove hanno partecipato 8 uomini quando, è noto, che Papa Francesco ha sempre incoraggiato e sostenuto la presenza delle donne in ogni ambito di responsabilità anche nelle gerarchie vaticane. Per non dire, infine, di quando il Tg1 diretto a quel tempo da Monica Maggioni ha “dimenticato” di riferire le parole di Papa Francesco contro la NATO pronunciate a marzo del 2022 (vedi  https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/25/guerra-in-ucraina-la-denuncia-il-tg1-censura-il-discorso-del-papa-contro-le-spese-militari-nemmeno-una-parola-nelle-maggiori-edizioni/6537460/ ).

Non è vero, come si dice banalmente, che “morto un Papa se ne fa un altro”. Ogni essere umano, ognuno di noi è uno “speciale” unico e distinguibile che si caratterizza per quello che fa oltre che per quello che “dice” di voler fare. Abbiamo scritto spesso su Bloggorai che sono le persone che fanno le cose e non viceversa.

Papa Francesco, profeta inascoltato, anche dalla Rai, grazie!!!

bloggorai@gmail.com

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