Dati Auditel di sabato 26 aprile 2025
RaiUno 307:46 min. Tg1 4.576 43,44
Canale 5 250:13 min. Tg5 1.823 17,66
La 7 223:27 min. Tg La 7 692 5,92
Total Audience (Live + Vosdal all screen)
RaiUno 307:46 min. Tg1 4.666 43,68
Canale 5 250:13 min. Tg5 1.841 17,56
La 7 223:27 min. Tg La 7 695 5,85
Questi i numeri degli ascolti di ieri. Speriamo che a
nessuno venga in mente di fare un Comunicato stampa (magari, vai a sapere, un consigliere
a caso) per fare i complimenti per il “successo” della trasmissione. Lasciamo alle
lettrici e ai lettori bravi e competenti il compito di azzardare qualche
analisi, commento e confronto con occasioni analoghe.
Come abbiamo appena accennato ieri, è molto, molto difficile
trarre una sintesi da un flusso di immagini e contenuti così potenti espressi
su tutti i piani: anzitutto quello religioso e poi politico e culturale.
Anche oggi, inspiegabilmente, la stampa quotidiana non sembra
cimentarsi gran che sull’analisi mediatica dell’evento (o degli eventi, se
volgiamo tenere pure debitamente conto del 25 aprile). A suo modo si tratta
esso stesso di un fenomeno l’apparente disinteresse dei media nei confronti di
un evento storico di tale portata. Solo l’Avvenire pubblica un articolo, a
firma Massimo Iondini, con il titolo “La profondità di un evento vista da
chi non era in piazza. Immagini nella storia. La tv ha battuto i social”. Il
tema è notevole. Basta osservare le immagini delle persone che hanno seguito il
corteo funebre: una moltitudine di braccia alzate con il cellulare in mano e molti
a fare i “selfie”. Sarebbe interessante poter sapere quanto “traffico” hanno generato
tutte quelle immagini inviare e caricate sui diversi “social”.
Bloggorai ha seguito in particolare la diretta di Rai Uno. Non abbiamo molte osservazioni da fare nel merito della cerimonia religiosa. Qualcosa da osservare invece sul piano politico per le due note immagini che hanno segnato un passaggio forse epocale nella comunicazione pubblica. I “grandi della terra” o “potenti” chiamateli come volete, si sono incontrati dentro una Chiesa, ovvero la più importante delle Chiese: S. Pietro. Difficile supporre che sia stato del tutto casuale e occasionale: ognuno aveva la sua delegazione al seguito che ha sfilato davanti al feretro di Papa Francesco in modo separato. Poi, ad un certo punto, prima Trump e Zelensky (non sono molto diffuse le immagini con le tre sedie previste di cui una era per Macron e poi Trump l’ha fatta togliere) e poi i due insieme con l’inglese Starmer e il francese Macron. Due foto che fanno storia e in quelle foto non compare la nostra Meloni che invece si vede solo in un’altra immagine con Trump che mentre camminano le poggia leggermente il braccio sulla spalla. Leggermente ... Se volessimo aggiungere un fumetto Trump sembra dire "Stai serena Giorgia, magari ci vediamo in un altro momento, adesso ho da fare .. ."
Allora, nel mentre che le immagini giravano il mondo, ci siamo
subito chiesti se e come il Tg1 le avrebbe riportate. Indubbiamente, per la Meloni,
si è trattato di un piccolo “incidente di percorso” non facile da digerire e,
di conseguenza, per il “suo” direttore del Tg1 pure non deve esser stato facile
trovare una giusta posizione nella scaletta del Tg. D’altra parte, era
oggettivamente impossibile ignorare quelle fotografie e allora arriva la “pezza”
con un servizio dove si riporta la “soddisfazione” del Governo. Punto.
Ci sarà molto ancora da osservare e riflettere.
bloggorai@gmail.com
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