lunedì 16 settembre 2024

Meditazione RAI


Tranquilli, sereni, moderati, sobri, sottotraccia ... e che la Buona Sorte ce la mandi buona. Oggi non c’è molto da aggiungere a quanto abbiamo scritto nei giorni scorsi. La sintesi ci appare semplice e credibile: il 26 settembre il Parlamento voterà i quattro nuovi componenti del Cda RAI, nei prossimi giorni il Governo proporrà i due nomi di sua fiducia e l’organo di governo del Servizio pubblico si potrà costituire con o senza il PD e il 5S. Una volta insediato, si potrà procedere alla nomina del suo/a presidente in Vigilanza RAI e li si vedrà, c’è tempo, tanto tempo. Come pure ci sarà tempo, tanto tempo, per tutto quello che si vorrà/potrà fare dopo: Stati generali, riforme etc. Come pure, ci sarà tempo (non molto) per attendere il 23 ottobre con l’udienza al TAR che, abbiamo bene inteso, da fastidio a molti compresi amici, parenti e conoscenti: il termine “ricorso” gli si strozza in gola, gli fa venire l’orticaria solo a pensarlo.

Comunque, facciamola corta: la forza e il coraggio non si trovano al supermercato un tanto al chilo. La determinatezza, la lucidità e la capacita progettuale non cascano dall’albero del pero. Sono qualità, caratteristiche, che o appartengono al DNA oppure è molto, molto, difficile acquisirle in corso d’opera.  

Vedi la situazione politica: per paradossale che possa apparire, nel momento in cui il Governo Meloni espone tutta la sua intrinseca debolezza, fragilità e inconsistenza l’opposizione esita, balbetta e farfuglia appelli e dichiarazioni deboli e fiacche come foglie al vento chi gli si oppone non si vede e non si sente. 

Prodi oggi dixit su La Stampa: "Il partito della presidente Meloni va anche un po' avanti e le opposizioni nel loro complesso sono ferme o anche in leggero calo. Se non si rende concreta ed evidente una alternativa, il governo va avanti tranquillamente, almeno nei consensi".

Vedi le vicende RAI: il Governo compie nefandezze inenarrabili (intervista di Sangiuliano al Tg1 e ieri il video integrale di Salvini) e la risposta più aggressiva è “Trovo molto grave l'uso da parte del governo del servizio pubblico.” detto dalla Schlein. La Lega ha tremato e la Meloni rischia la crisi di nervi.

Prima ancora, di fronte alla sfascio attuale e quello prossimo venturo sul Servizio Pubblico che si paventa, la “proposta” dell’opposizione si limita a dire “prima la riforma e poi le nomine” al che, tanto per mettere i puntini sulle i e ribadire chi ha i numeri in Parlamento, il Governo risponde compatto “prima le nomine e poi la riforma”. Punto a capo. Bloggorai, parola di ex Boy Scout, giura di non aver ancora capito la fine strategia dell’opposizione mentre mancano solo una manciata di giorni al 26 settembre.

Rimaniamo tranquilli, sereni, moderati, sobri, sottotraccia. Presto capiremo tutto … o quasi. 

Nel mentre e nel quando la nuova stagione RAI comincia a cominciare.

bloggorai@gmail.com

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