mercoledì 19 giugno 2024

La Notizia del giorno: BLOGGORAI !!!

Foto di Shelley Evans da Pixabay

 BUON COMPLEANNO BLOGGORAI !!!

Oggi la notizia siamo noi: esattamente sei anni addietro Bloggorai ha iniziato le pubblicazioni.

Un grande ed affettuoso grazie a tutte le lettrici e a tutti i  lettori!!!

Da allora, quasi ogni giorno, siamo stati presenti con un post sulla RAI, sul Servizio Pubblico e su altri temi e argomenti di interesse collettivo. Ne siamo orgogliosi: è stato un lavoro duro e impegnativo: abbiamo “scritto un libro” di quasi 3000 pagine letto da tante, tantissime persone. Ha significato essere sempre sul pezzo del giorno e cercare di intuire il “pezzo” del giorno successivo, di leggere tra le righe e connettere i punti a volte totalmente sconnessi.

Ci siamo riusciti? Quale è il risultato di tanto impegno? Non siamo in grado di valutarlo correttamente. Possiamo dire con certezza e fermezza che non ci siamo lasciati condizionare da amici, parenti e conoscenti. È successo pure che per ben due volte hanno cercato di “comprarci” e abbiamo gentilmente  rifiutato (nomi e cognomi). Tutto a gratis: era la condizione di poter esprimere il nostro pensiero senza timore di “dispiacere” o dare fastidio ad alcuni. E qualcuno si è dispiaciuto … assai: ci ha tolto il saluto. C’è da dire pure che si sono spesso più risentiti gli “amici” che i nemici.

Abbiamo poi studiato montagne di documenti (due tra tutti: il Contratto di Servizio e il Piano industriale). Abbiamo seguito iniziative, convegni e dibattiti in ogni dove. Abbiamo promosso, sostenuto e diffuso iniziative oltre ogni limite, financo a proporre ad alcuni parlamentari di dare vita ad un “qualcosa” che in modo indipendente dalla politica fosse  in grado di elaborare e raccogliere studi, documentazioni e ricerche sul Servizio Pubblico. Niente da fare: o era “roba loro” con il loro cappello di partito sopra oppure non interessava. Amen.

Tutto è iniziato quasi per caso  giugno 2018: eravamo alla vigilia della nomina del nuovo Cda e volevamo sapere, capire cosa succedeva dal suo interno. Eravamo in pochi a prestare attenzione a questo argomento e avvertivamo già allora il problema dei criteri di nomina con i quali NON venivano scelti i nuovi amministratori. Tra questi c’era Riccardo Laganà, mi è stato amico e mi ha sostenuto. Eravamo quattro gatti e ora siamo otto … magari forse qualcuno in più. Ora siamo una piccola “comunità” di tante amiche e amici, qualche “nemico” e qualcuno di passaggio. 

Siamo soddisfatti per quanto abbiamo fatto anche se ... anche se … abbiamo pestato l’acqua nel mortaio. La RAI che vediamo oggi è molto peggio di quella che abbiamo conosciuto già dai primi anni ’80, quando abbiamo avuto il primo contratto a TD, di quella che abbiamo lasciato nel 2016, quando siamo andati in pensione e di quella che abbiamo cominciato a seguire dal 2018 con Bloggorai. Certo, siamo stati in buona compagnia, dentro e fuori la RAI. Tutto l’impegno, il tempo speso e le intelligenze impiegate ci ha portato, inesorabilmente, alla RAI che vediamo e che conosciamo.

Giusto ieri un caro e affezionato lettore ci ha scritto: “A volte penso a quando venivo al lavoro, oltre 30 anni fa, era tutto vivo seppure con mille casini, gente che girava, discuteva, litigava, lavorava, vedevi impegno e passione. Oggi vengo e trovo il nulla - 1 porta aperta su 4-5 - gente che si fa tendenzialmente gli affari suoi al PC e svolta la giornata facendo pratiche burocratiche come neanche succede in un libro di Kafka. Dirigenti - me compreso - senza motivazione, fai o non fai e' uguale: se sbagli non se ne accorge nessuno, e se invece sei capace e meritevole tantomeno se ne accorgono. Se poi ti serve qualsiasi cosa (personale, risorse, strumenti) per lavorare nessuno ti risponde”

Desolante. E non mi si venga a dire che siamo arrivati a questo perché è arrivata la destra, oppure perché ora ci sarebbe Telemeloni.

Ora è tempo di fare un passo avanti, di lato o forse anche indietro. Dopo sei anni, la stanchezza si fa sentire e se è giunto il momento di mollare è bene farlo nelle migliori condizioni possibili. Magari non molleremo del tutto, continueremo a seguire, ad essere dentro i fatti e gli eventi. Vedremo.

Infine, due ultime note. La prima è rispedire al mittente una critica che spesso e volentieri ci è stata rivolta: “Scrivi sempre e solo contro la RAI e pure quando succede qualcosa di buono non ne parli”. È vero: il “buono” è un dovere del Servizio Pubblico per il quale i cittadini pagano il canone. Non è un optional del quale parlare: a farlo ci pensano già "quelli bravi" a scrivere. La seconda si riferisce all’anonimato. Molti sanno chi è Bloggorai. La scelta di rimanere anonimi è stata anzitutto una garanzia a tutela di chi aveva voglia di parlare e temeva ritorsioni perché, dopo 40 anni di RAI, abbiamo consolidato il pensiero che la baracca si regge sui ricatti, di ogni tipo. Di chi voleva, poteva e doveva svelare fatti  e circostanze importanti e invece era minacciato in modo palese o subdolo. Abbiamo sostenuto spesso e volentieri che non abbiamo pubblicato tutto quello che sapevamo e non tutto quello che abbiamo pubblicato era quanto sapevamo proprio per tutelare le fonti.  Alcuni hanno riferito che pure farsi vedere in compagnia, al bar, poteva significare essere additati come complici.

Bene. Ci salutiamo. Comunque, rimanete sempre sintonizzati, scriveteci.

Bloggorai uscirà quando possibile... scriverà quando necessario.

bloggorai@gmail.com

 

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