Perché
questa storia merita tanto interesse? Molto semplice: chi governa, a qualsiasi
titolo e qualsiasi livello, ha maggiori responsabilità rispetto a chi è
governato. La credibilità e l’autorevolezza sono le poste in gioco sulle quali
non è consentito barare. Siamo fiduciosi che tutto sia avvenuto nel pieno
rispetto delle regole e delle norme che noi tutti dobbiamo seguire in questo
momento drammatico come pure siamo certi che questo comportamento debba essere esemplare
e trasparente: non ci deve essere alcun dubbio sull’assoluta integrità e
correttezza di comportamenti di chi gestisce la cosa pubblica a tal punto, per
come la vediamo noi, che anche il legittimo rispetto delle norme sulla Privacy non
dovrebbero ostacolare la conoscenza dei fatti.
Si può affermare che Draghi sta al Governo del
Paese come Fuortes a quello della Rai. Fatte le debite proporzioni, entrambi
hanno responsabilità di assoluto rilievo nei confronti dell’informazione che viene
data ai cittadini su quanto avviene sul tema Covid. Provate ad immaginare se
venisse convocato un Consiglio dei ministri e chi vi partecipa venisse trovato
positivo al virus. Draghi in quarantena? Tutti i ministri isolati in casa?
Purtroppo,
però, le scarse e frammentarie informazioni che si possono avere per quanto avvenuto nei giorni scorsi possono alimentare qualche dubbio e
perplessità che sarebbe bene per tutti chiarire bene e subito
Ricostruiamo gli avvenimenti. Giovedì 16 il Cda Rai si
riunisce di presenza a Milano e vi partecipano tutti i consiglieri meno Laganà
che rimane a Roma e si collega da remoto. Venerdì pomeriggio comincia a
diffondersi la notizia che viene confermata da fonti interne: “La presidente
della Rai Marinella Soldi e l’Ad Carlo Fuortes sono positivi al Covid. Avvertiti
sintomi lievi, entrambi si sono sottoposti a tampone che ha dato esito
positivo. Nel rispetto dei protocolli sanitari nazionali, il Nucleo gestione
Covid aziendale è stato informato e sta provvedendo dal tracciamento dei
possibili contatti da sottoporre a percorso di tutela sanitaria, da condividere
con la ASL competente e dei locali interessati su cui intervenire”.
Questi i punti fermi e da ora in poi solo illazioni,
silenzi e mezze verità: della notizia ieri ne hanno parlato solo Il Messaggero
(Ajello), La Stampa (Tamburino) e un trafiletto anonimo del Corriere. Oggi (domenica)
solo il Corriere riprende la notizia con un brevissimo trafiletto dove si legge che il
sindaco di Milano Sala e il presidente della Regione Lombardia Fontana si sono
sottoposti a tampone ma non si conosce l’esito. Non una riga dalle agenzie che
pure, in altre circostanze, sono state sempre pronte a fare lo scoop anche del
criceto del VII piano che ha fatti pipì fuori dal vasino. “Ovviamente” l’Ufficio
Stampa tace e sull’argomento scende una cappa di cemento armato.
Allora cominciamo a porre alcune domande: quando e
dove sono stati “avvertiti sintomi lievi”? Dalla riposta a questa domanda ne
discendono tutte le altre conseguenti. Il Ministero della Salute è chiaro e
categorico: quando si avvertono segnali di possibile infezione da Coronavirus, resta in casa e chiama il medico! Non appena
avvertiti i primi sintomi che si debbono denunciare si entra nella sfera di competenza
della ASL del proprio territorio.
A questo punto è necessario fissare un ora X dalla
quale iniziare a capire cosa è successo e cosa può significare questa vicenda e
mettere in ordine 4 sole e semplici domande:
1. Fuortes e Soldi dove e a che ora hanno avvertito i
sintomi, a Roma o a Milano?
2. Fuortes e Soldi hanno avvertito i sintomi prima,
durante o dopo lo svolgimento del Cda?
3. Fuortes e Soldi a che ora e dove hanno fatto i tamponi?
4. Quali altre aree/strutture aziendali Rai sono state coinvolte delle quali è necessario avere notizia?
A seconda di come e di quanto si sposta l’ora X sull’asticella
delle ore che segnano lo svolgimento degli avvenimenti può cambiare tutta la
lettura “pubblica” che può essere fatta di questa vicenda. E così torniamo al
titolo del Post: in che punto si trovava il maledetto virus Covid quando ha
colpito i vertici Rai? E una volta che ha colpito cosa è successo subito dopo
per evitare che continuasse a colpire all'interno e all'esterno dell'Azienda?
Purtroppo, abbiamo una bruttissima sensazione (e come
tale forse fallace): su tutto questo la cortina silenzio, di cemento armato, ha
già cominciato a consolidarsi e si avvertono le alzatine di spallucce .. che
vuoi che sia … “speriamo che gli passa presto e tanto già per il 21 è convocato
il prossimo Cda da remoto”. Certo che lo speriamo anche noi che possano tutti
uscirne presto e bene ma altrettanto certo che ci piacerebbe molto fugare i
tanti dubbi che ci corrono.
bloggorai@gmail.com
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