In genere non ci occupiamo di "cosucce" ma succede che spesso dalle piccole cose si intravvedono grandi fenomeni.
Ieri una parte dei nostri lettori erano in procinto di partire e magari iniziare o prolungare le ferie. Rispetto alla media sono stati meno del solito. Per molti, evidentemente, la destinazione probabile che li distrae dalla lettura del blog è Venezia dove, come leggiamo su Repubblica di oggi, " L'eco degli insuccessi giunge in un settimo piano di via Mazzini svuotato dalla trasferta dei dirigenti a Venezia: con il presidente Marcello Foa e l'ad Fabrizio Salini, al Festival del Cinema sono andati il direttore generale Alberto Matassino, il capo staff Roberto Ferrara e il responsabile della comunicazione Marcello Giannotti.". Se è vero quanto scrive Repubblica, si tratta di una grave ingiustizia: perchè lasciare a casa, tristi e grigi, i consiglieri di amministrazione (almeno uno poteva andare), il CTO Stefano Ciccotti (la tecnologia ci vuole sempre) il CFO Giuseppe Pasciucco (qualcuno dovrà pure fare i conti per sapere quanto costa tutta la giostra) e via cantando (ci perdoneranno gli altri direttori, dirigenti semplici o umili funzionari che pure, a vario titolo, avrebbero avuto grande diritto a partecipare al festival, vieppiù in fine settimana, senza disturbar alcuno).
Ma la parte più rilevante delle notizie di giornata riguarda i telespettatori in fuga dal Servizio Pubblico. L'articolo di Repubblica cita numeri e dati sugli ascolti, in particolare di RaiUno per i quali la metà sarebbero sufficienti a far rientrare tutti dalle ferie e, con il capo cosparso di cenere, obbligati a recitare rosari e peana in discolpa del grave danno subito dal Servizio Pubblico. Quando milioni di telespettatori abbandonano il tasto privilegiato del telecomando e si dirigono altrove, si genera un effetto a catena di difficile controllo. In particolare, scatta quel sottile e perfido meccanismo di crisi di fidelizzazione ben noto. "Per costruire un impero non bastano cento anni, per distruggerlo è sufficiente un giorno". Quando anche i miti e i riti vacillano i problemi sono seri: l'ultima puntata di Piero Angela con SuperQuark è stato umiliato da un filmetto di serie Z di canale 5 con 9,9% e 1.600.00 spettatori contro il 13,6 e 2.478.000 e per vincere una serata occorre Don Matteo in replica.
Magari, visto che stanno tutti a Venezia, potrebbero comprare qualche filmetto buono ....
Abbiamo riportato nei giorni scorsi i dati di Auditel Digitale (LS) dove la partita Rai Vs Mediaset riporta dati impressionanti: 5.900 contro 27.600. quando, a giugno scorso, vennero pubblicati per la prima volta questi dati suscitarono una certa preoccupazione. E ora?
La crisi di governo, in un modo o nell'altro, si risolverà. Come ha scritto stamattina Giovanni Valentini sul Fatto: potrebbe essere una buona occasione per Raibaltare la situazione con tutti i suoi vertici. Chissà ... magari .... forse ...vedremo ...
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