In questi giorni di delirante silenzio
sul Servizio Pubblico e di allarmante vociare di crisi politica, ci deliziamo la
mente con un saggio importante del fisico italiano Carlo Rovelli: “Ci sono
luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza”. Dio solo sa
quanto ne sarebbe necessaria, insieme ad un sano pizzico di intelligenza.
Bene, veniamo al dunque. Ieri
abbiamo citato una storiella non scritta ma molto verosimilmente avvenuta:
Mediaset avrebbe proposto alla Rai, tempo addietro, di realizzare una rete IP
dedicata ai soli broadcasters e, purtroppo, mai realizzata a tutto vantaggio
degli operatori telefonici che ora gongolano per i lauti e crescenti profitti.
Ora, ai nostri attentissimi lettori, non è sfuggito un aspetto correlato: la
Legge consente che non si paghi il canone se il segnale tv viene ricevuto via
cavo e si usa il monitor privo di sintonizzatore. Nello stesso periodo di cui
sopra, sotto il Governo del sottosegretario Giacomelli PD, la questione venne
affrontata quando si discuteva di mettere il canone in bolletta. Per strani ed
incomprensibili motivi (o forse no) la questione cadde anch’essa nel dimenticatoio
ed ora Netflix & Co fanno da portatori d’oro alle casse dei vari TIM di
Gubitosi &Co. Robetta da poco, si dirà. Intanto, il futuro delle casse del
servizio pubblico è tutt’altro che roseo. Come al solito, come quasi sempre avviene,
nulla succede per caso e, come scrive appunto Revelli “Noi viviamo in un
universo di ignoranza: Sappiamo tante cose ma sono di più quelle che non
sappiamo”
Nei giorni scorsi abbiamo scritto
di maghi e fattucchiere. Come si mette ora la stella del Presidente con la
prospettiva della Lega &Co di andare nel cono d’ombra della politica con il
clamoroso autogol di Salvini? Bella domanda dalle risposte molteplici.
Oggi non c’è trippa per gatti:
non vi aspettate nulla dalla stampa. Una sola notiziola gustosa (ripresa da Il Giornale e riferita a Paolo Tiramani, Rappresentante lega in Vigilanza) a proposito di
crisi politica. La Lega si incacchia con il Tg1 perché accusato di essere
troppo schierato con il M5S: Accccciperbacco … una cosa da far tremare i polsi .
Qualche settimana fa abbiamo
scritto di “giallo per l’estate”. Aggiungiamo un piccolo tassello. Ricordate il
black out del trasmettitore di Monte Mario sul Mux 1 avvenuto nella notte tra
il 24 e il 25 giugno. Secondo la relazione presentata in Cda dal CTO, si è
trattato di un malfunzionamento con “motivazioni plausibili” presentate da Rai
Way. Ma nessuno ancora è in grado di spiegare perché i ricavi della quotata di
Via Teulada continuano ad essere crescenti per parte Rai attraverso il
sostanzioso canone pagato (oltre 180 milioni l’anno) e in ribasso quelli da
terzi e perché il 100% dei dividendi vengono ripartiti tra gli azionisti e
nemmeno un euro per investimenti e innovazione. Nei giorni scorsi sono cadute
tante stelle. Quando sarà la volta di quelle che portano fortuna al Servizio
Pubblico e non al Servizio Privato?
Nulla avviene per caso e sotto l’albero
del pero cascano solo le pere. Ristorate la mente: leggete Rovelli.
bloggorai@gmail.com
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