domenica 25 agosto 2019

Paradigma Miss Italia

C'è poco da ridere: rispetto allo scorso anno la trasmissione di access time di Raiuno ha perso circa due milioni di telespettatori. Il 24 agosto 2018 hanno visto Techetedechete 4.115.000 spettatori con il 23.5% mentre lo stesso giorno di quest'anno sono stati 2.610.000 pari al 15,9% di share. Scusate se è poco.

Ieri abbiamo dimenticato un passaggio fondamentale sulla crisi politica e sui riflessi per la RAI. Riguarda il Piano industriale che, per quanto noto, è ancora fermo all'incrocio tra la Vigilanza e il MiSE. Anche qui, scusate se è poco. Se non si trova l'accordo PD e M5S... salutatelo con affetto !!!

Veniamo al paradigma di Miss Italia. Riflette esattamente l'aria che tira al settimo piano di Viale Mazzini. Passo indietro: chi vi scrive era  a Raiuno al tempo del direttore Nadio Delai. Già allora era un problema. Tarantola e Gubitosi tolgono il concorso dagli schermi del Servizio pubblico. Successivamente passa a La7. Alla fine di giugno scorso si legge da più parti che Cairo non avrebbe rinnovato il contratto e che la Rai era pronta a inserire il concorso in prima serata di Raiuno per il 6 settembre. Alla presentazione ufficiale dei palinsesti autunnali a Milano i primi di luglio il dibattito ruota intorno alla Clerici, profumatamente pagata e in stand by, che  potrebbe condurre Miss Italia (poi rinuncerà). Alla fine di luglio era tutto chiaro: contratto firmato. Nel frattempo il 25 si svolge un Cda RAI e, nonostante tutti avrebbero dovuto sapere, dell'argomento non parla nessuno. L'AD se ne guarda bene e i consiglieri tacciono. Difficile pensare che non ne sapessero nulla: basta rivedere la rassegna stampa per non dire che una prima serata su Raiuno non si inserisce in palinsesto così... a caso .
Come pure non si mette in moto lacomplessa macchina della  produzione in 4 e 4#8. Ma il tema è la modalità di gestione di problemi di tale rilevanza da parte di Salini. La firma sotto il contratto con la Mirigliani è la sua. Il 9 agosto Lagana',  Borioni e Coletti scrivono una lettera di protesta perché il CdA non è stato coinvolto. Ma chi è il responsabile? Babbo Natale? Ora si è svegliato pure Michele Anzaldi.
Dimenticavamo: tutto questo è avvenuto alla vigilia dell'8 agosto

Questa è l'Azienda e con tutto questo è necessario fare i conti.
Per tutto il resto ... rimaniamo connessi

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