James Dean - Gioventù bruciata di Nicholas Ray
Oggi nulla segnalare. Ci viene in mente la sequenza finale di
questo film, quando i due protagonisti si lanciano a tutta velocità verso il
burrone per vedere chi resiste e si lancia fuori dalla vettura prima di precipitare
nel vuoto. La costante e crescente
tensione che si avverte sembra travolgere tutto e tutti e pure le beghette di
Viale Mazzini appaiono insignificanti.
Bene. Per chi mastica pane e televisione si tratta di un
fenomeno che conosce bene: succede quando le immagini non sono in parallelo con
l’audio. Si tratta del “fuori sync”: si vede qualcuno che parla ma la voce
sembra appartenere ad altra persona non inquadrata. Questa è l’impressione che si
ricava quando si leggono le esternazioni dei due amministratori Rai: Carlo Fuortes
e Marinella Soldi.
Vi proponiamo un piccolo esercizio: prendetele e mettete a
fianco le due interviste, quella di Fuortes rilasciata al Corriere lo scorso 31
marzo e quella della Soldi rilasciata ieri a La Stampa e tirate le vostre conclusioni.
Per parte nostra, ci stiamo chiedendo se è meglio per loro un dignitoso
silenzio piuttosto che un fragoroso imbarazzo.
La notizia del giorno (vecchia ormai quasi di un anno e ci
ricordiamo benissimo quando siamo stati tra i primi a sollevare il problema, le
risposte piccate e scettiche di chi dentro e fuori Viale Mazzini non sapeva nulla) è quella relativa al
ritorno dell’esazione del canone come ai vecchi tempi con il bollettino di
conto corrente alle Poste. Questa notizia, accompagnata dall’evoluzione della raccolta
pubblicitaria (grazie anche al simpatico cadeau del Governo con il DL 208) nonché
a qualche problemino (eufemismo) legato agli ascolti dovrebbe indurre a ben altre
preoccupazioni e riflessioni sul futuro della Rai.
bloggorai@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento