lunedì 18 marzo 2019

Scoop

Al momento, per quanto ne sappiano, lo scoop (Colpo giornalistico, cioè notizia sensazionale che un giornalista riesce ad avere e un giornale a pubblicare in esclusiva precedendo la concorrenza - Treccani) non lo ha fatto nessuno e noi saremmo in grado di farlo. Abbiamo il Piano Industriale completo sotto i nostri occhi (segreto di Pulcinella, da giorni gira tra le mani di parlamentari, colleghi giornalisti, esperti vari etc) e ancora non lo pubblichiamo per intero per un semplice problema di riservatezza delle fonti. La Spectre Rai, forse la stessa che ha ordito il famoso Gomblotto su Rai Way del 2014 (memore di precedenti esperienze) potrebbe aver "truccato" il documento nel senso che, oltre ad un overprint sulle pagine, potrebbe avere inserito all'interno dei piccoli segnali di riconoscimento personale. Esempio: sono stati stampati e distribuiti 10 documenti a 10 persone diverse, ognuna con il suo nome, e ad ognuna di esse è stato consegnato un file con una parola, un numero, un segno grafico diverso dall'altro, in modo tale che se un documento venisse reso pubblico contenente uno specifico segno sarebbe possibile risalire a chi è stato consegnato all'origine. 

Questo clima di segretezza, di riservatezza, di circolazione interna e privata, non ci piace per nulla. Anzi, lo riteniamo grave e dannoso per l'interesse collettivo che ricopre una scelta di carattere fondamentale per il Servizio Pubblico radiotelevisivo. Per quanto ci possano essere riflessioni e progetti di carattere rilevante sia dal punto di vista editoriale quanto economico, si tratta pur sempre di un'Azienda di interesse pubblico e collettivo le cui scelte ricadono sostanzialmente su chi paga il canone e sull'intera collettività. Al momento, il Piano è stato inviato al MISE per le determinazioni  di competenza, cioè valutare la sua "congruità" rispetto a quanto indicato specificamente nel Contratto di Servizio. Inoltre, è stato inviato "per cortesia istituzionale" alla Commissione parlamentare di Vigilanza che è stata convocata per domani, martedì 19,  (con l'incognita dalla partecipazione del PD che ancora reclama, giustamente, la trasparenza sulle procedure di voto che hanno portato all'elezione di Foa alla Presidenza). La Vigilanza non dovrebbe avere peso specifico nella approvazione definitiva del Piano ma riveste pure sempre un ruolo nell'indirizzo generale e vigilanza dei servizi radiotelevisivi e pertanto sarebbe anomalo, oltre che politicamente complesso da gestire, tenerla fuori dalla procedure di validazione del Piano.

Il piano, di oltre 270 pagine è così' strutturato: 1.  Contesto di Mercato 
                                                                           2.  Il punto di partenza di Rai 
                                                                           3.  L'inquadramento strategico del Piano 
                                                                           4.  Le iniziative strategiche del Piano Industriale 
                                                                           5.  Fasi e tempistiche del Piano  
                                                                           6.  Sintesi proiezioni economico - finanziarie del Piano

 All.: 1 – Piano Editoriale dell'offerta televisiva Rai 2019-2021
          2 – Progettazione per la realizzazione dei canali dedicati all'offerta estera e in lingua           inglese    Rai 2019-2021
          3 – Piano per l'informazione istituzionale Rai 2019-2021 
          4 – Piano per l'informazione Rai 2019-2021
          5 – Progetto di tutela delle minoranze linguistiche
Per ora, ci limitiamo ad osservare che il Contratto di servizio non prevede che il Piano Industriale debba contenere, ancor più sotto forma di allegato, gli altri piani (editoriale, inglese, istituzionale etc). Le cosiddette "aree di intervento" (pag. 82) fanno esplicito riferimento a questi obblighi che non trovano alcuna indicazione nel loro inserimento all'interno del Pano industriale, identificandoli espressamente come autonomi e distinti.
per chi volesse sapere di più: bloggorai@gmail.com

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