Già da ieri sera qualcosa era andato storto: la Vigilanza che doveva sentire i vertici Rai sulla presenza dei politici in Tv (di Salvini in particolare) e sul Piano industriale è stata rinviata. Questa mattina, al solito risveglio con il Giornale Radio ascoltiamo: il capogruppo M5S al Campidoglio, Marcello De Vito, arrestato per corruzione e, a seguire, Nicola Zingaretti, neo segretario del PD, indagato per finanziamento illecito. Bella botta!!! esco, vado prima all'edicola per i giornali e poi al mercato. La Sora Lella, abituale fornitrice di erba genuina (cicoria e puntarelle ... sia chiaro!) borbotta " So tutti quelli daaa banda der buco ... magnano tutti ... so tutti aaa stessa robbba". Triste, solitario y final !
Per tornare alle nostre piccole faccende del Servizio Pubblico, mi torna in mente il titolo del Fatto di un paio di giorni fa: "La Rai non ha futuro e non può cambiare, rassegnamoci" a firma di Carlo Tecce. Forse, non è il solo a pensarla in questo modo, anche all'interno dell'Azienda stessa dove non sono pochi gli sconsolati, i delusi, gli arresi.
A questo punto la voglia di chiudere il blog e pensare ad altro è forte. Dove trovare la voglia, la forza e l'attenzione necessaria a studiare, leggere con attenzione, valutare le oltre 280 pagine di Piano industriale e cinque allegati per oltre 500 pagine? Neanche per la tesi di laurea ho fatto tanta fatica. Eppure, per contrappasso, quando tutto sembra andare alla deriva forse è ancora più necessario che qualcuno riesca a trovare la voglia, anche il divertimento, di non lasciare correre.
E' leggermente pesante il malloppo, ma bisogna pur cominciare a leggere.
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