Oggi corrono due riflessioni. La prima è rivolta ai due consiglieri, Rita Borioni e Riccardo Laganà, che hanno votato no al piano industriale. È stata una scelta coraggiosa perché ha evidenziato chiaramente tutti i limiti e le negatività che il piano contiene. Hanno fatto la cosa giusta e nel momento giusto.
La seconda riflessione è impegnativa. Si riferisce alla forma, ai modi "politici" con i quali questo piano ha preso forma, e alla sostanza, ai suoi contenuti, alle proposte di riorganizzazione del Servizio pubblico che si intendono realizzare.
Ci sarà molto da lavorare.
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