"Se i concetti non sono giusti le opere non si compiono. Se le opere non si compiono arte e morale non prosperano e se questo avviene la giustizia non e' precisa e se la giustizia non e' precisa il paese non sà dove poggiare. Perciò non si deve tollerare che le parole non siano in ordine"
Il testo di Guelfi contiene elementi utili a capire qualcosa, a diradare la nebbia. Anzitutto la forma: raro leggere di qualcuno che si assume la responsabilità dei propri errori. Raro poi dover leggere che questi stessi errori sono stati commessi in virtù di scelte personali e di induzioni politiche, frutto avvelenato di un contesto fondato sull'apparenza più che sulla sostanza. Poi la sostanza: mancò la fortuna e non il coraggio (quest'ultima parola sembra andare tanto di moda in questi giorni) sembra dire : " Senza esagerare, ma non fummo all'altezza delle sfide". Non si può dire che, a quel tempo, ci fu una tensione verso le sfide incombenti del Web, della Tv non lineare, e ci furono nel loro loro piano industriale (impostato da Gubitosi e varato da Campo Dall'Orto) visioni meritevoli di attenzione. Eppure, l'analisi è incompleta e assolve troppo facilmente i colpevoli e dimentica le vittime. Al centro della narrazione, piaccia o meno, c'è sempre il PD con i suoi uomini e donne, con i suoi fatti e misfatti, con i suoi vincitori e vinti. Appunto, proprio come abbiamo scritto ieri.
The Economist: Another game of thrones - Google, Apple, Facebook and Amazon are at each other’s throats in all sorts of ways
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