Nella teoria generale sui giochi,
si definisce a somma zero un gioco dove il vantaggio o la perdita dei
contendenti si equivale. In altre parole, nessuno ci rimette. Questo il quadro
che si cerca di chiudere con le trattative in corso tra Lega e FI sulla
questione Presidenza Rai. Nessuno dei due vuole rimetterci la faccia e ambedue cercano
di tenere il punto. Si ventila una mossa del cavallo: Salvini potrebbe dire:
scusate, abbiamo sbagliato metodo ma Foa è un bravo ragazzo, Il M5S lo sostiene
e allora proviamo a rimetterlo in votazione. FI, ottenuta la desistenza alle
regionali e garanzie per Mediaset, concorda e ci provano di nuovo in Vigilanza.
In questi termini, il gioco è a somma zero. Ma, ma … sfugge qualche passaggio. Abbiamo
già scritto su un principio di giurisprudenza consolidato: Ne bis in idem (certezza del diritto, vedi pure art.
324 CPC). Come farebbero a superarlo è arduo. Peraltro, sarebbe necessario un
passaggio precedente in CdA Rai che, comunque, lo dovrebbe designare di nuovo
con una nuova votazione. Tutto molto difficile e quasi inverosimile. Da tenere
in osservazione il ruolo del PD: accetterebbe una camarilla di questo genere
oppure, a quanto sembra, minaccia ricorsi?
Nel frattempo, il calendario
incombe. Stanno per scadere i termini per la presentazione dei diversi piani
(industriale e editoriale) previsti dal Contratto di servizio. A parte notare
che di questo tema nessuno ne parla (sfida: provate a cercare il precedente
P.Ind. firmato da Campo dall’Orto nel 2016 … non si trova traccia !!!) sembra
che ieri sera il nuovo AD, Fabrizio Salini, ha richiesto al MISE una deroga
sulle scadenze (PrimaOnLine) dettagliatamente indicate dallo stesso contratto (forse sulla
scia della nota inviata dall’USIGRAI). Posto che potrebbe avere una sua legittimità
(dovrebbe essere attiva presso il MISE la Commissione paritetica dove si
affronta tutto il quadro). Si aprono due questioni: perché finora non si hanno
riscontri di quanto fatto in proposito, sia dal precedente Consiglio, sia da
quello attuale che, per quanto di recente nomina, dell’argomento avrebbe dovuto
essere stato investito immediatamente. In secondo luogo, perché scrive Salini
direttamente? In accordo con il CdA? Il
contrato non prevede esplicitamente che sia lui ad occuparsene: “la Rai è
tenuta …etc etc ).
A proposito del CdA, sarebbe interessante sapere se è stato
informato, a proposito di scadenze incombenti, sui rischi che l’Azienda corre a
valle di quanto potrà avvenire con la riassegnazione delle frequenze intorno ai
700 mhz: ci sono in ballo milioni di telespettatori ( su questo argomento sapremo
essere più dettagliati).
Torniamo al Piano Industriale: ne
abbiamo una copia originale di quello precedente e vi proporremo stralci interessanti.
Per il triennio 2016-18 si prevede:
Il nostro
principale obiettivo è il pieno sviluppo del ruolo nel Paese di servizio
pubblico universale per
·
Informare in modo
completo e pluralista
·
Raccontare il territorio
e la realtà contemporanea
·
Intrattenere tutti gli
italiani
·
Garantire l’accesso alla
conoscenza
·
Diffondere la cultura e
l’inclusione digitale del Paese
·
Promuovere l’Italia
all’estero
Se ne può cominciare a discutere
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