Alcuni lettori ci propongono un tema: lo stallo sulla nomina del presidente del Cda potrebbe generare un danno, non solo economico, importante per il servizio pubblico radiotelevisivo.
tanto per capire: la lettera della Vigilanza, firmata lo scorso 7 agosto, dispone che l'Azienda "da parte del Consiglio di amministrazione vi sia un esercizio delle proprie funzioni finalizzato all'esclusivo compimento degli atti di ordinaria amministrazione, strettamente necessari per la funzionalità dell'Azienda, dei quali la Commissione chiede di essere tempestivamente e preventivamente informata"
ora si da il caso che ci sia in ballo una partita che interessa sia il numero dei telespettatori quanto alcuni milioni di euro (si parla di 50 milioni di raccolta pubblicitaria): la posizione 104 del bouquet di Sky, prima occupata da Rai4 ora dallo scorso 8 settembre è tornata disponibile per Rete4 di Mediaset.
Non è proprio una cosetta da poco e la potrebbe dire lunga sui danni che la Rai potrebbe subire ancora per la situazione di immobilità in cui è costretta.
chi si assume la responsabilità di tutto questo? chi paga?
la stessa lettera della Vigilanza rimanda la patata bollente al CdA: "ricorda invece l'urgenza e si sollecita l'adozione della nuova delibera di nomina del Presidente. Questa rientra nelle competenze del Consiglio di Amministrazione e costituisce il presupposto indispensabile per superare l'anomalia della attuale situazione."
Come dire: è un problema vostro, dateci un nome tra i vostri componenti e non lo ratifichiamo.
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