Si obietta: in Italia questo non sarà mai possibile ... troppo forti (per fortuna) i meccanismi di difesa e tutela per essere superati da un leader di governo qualsiasi e, di conseguenza, la Rai è in cassaforte. Insomma, insomma ... difficile dormire sonni tranquilli quando si continua a leggere che una direzione di un Tg o un Gr ancora una volta viene assegnato non a chi garantisce maggiore indipendenza dalla politica ma, al contrario, a chi è più "in quota" rispetto ad essa.
Da rivedere e ascoltare attentamente la puntata di Presa diretta di Riccardo Iacona andata in onda ieri sera, 24 settembre. Si avverte una vaga sensazione di presa per il culo, tanto per essere chiari. E' stato intervistato il Presidente della Camera, Roberto Fico, che ha ribadito più volte e con formale fermezza che alla Rai occorre indipendenza dalla politica e meritocrazia. "Ahhhhh Robbbeee, faccce ride !!!" delle due l'una: o Fico appartiene ad una forza politica di chiara ispirazione maoista, marxista leninista, con sbilanciamento verso l'espressionismo fiammingo e tendente allo scautismo, oppure fa parte dello stesso partito che insieme alla Lega sta applicando alla lettera una delle peggiori leggi di riforma della governance Rai mettendo sotto un tallone d'acciaio il peso della politica, del Governo, su Viale Mazzini?
Come si può giudicare, ancora stamattina, sul Fatto Quotidiano un titolone a quattro colonne tutto impostato su desiderata dei partiti e sulle "quote" di appartenenza dei candidati alle direzioni di reti e testate? Forse, a Fico nessuno gli ha detto che, ancora una volta, da alcuni la Rai non viene considerata un Azienda di Servizio Pubblico ma una macelleria di bassa qualità.
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