sabato 18 maggio 2024

RAI: una partita persa prima ancora di essere giocata? Forse no!


Non è mai facile trovare le parole giuste quanto si tratta di salutare una persona cara che ci ha lasciato. Per quanto ci riguarda, ci viene in mente solo un pensiero: nessuno va mai via veramente fintanto che rimane nei nostri pensieri. Ciao Franco! e aggiungiamo anche un saluto a Mario, ex collega RAI, anche lui vittima dello stesso male.   

Andiamo avanti. Tema confronto in tv tra la Meloni e la Schlein. Per alcuni si tratta di una “occasione mancata” … addirittura per la democrazia. Per altri invece di uno scampato rischio di indebita polarizzazione di un dibattito/confronto al quale dovrebbero partecipare tutte le forze in campo e non solo due partiti. Appare del tutto evidente che i soggetti che più si lamentano siano le dirette interessate nonché il ”padrone di casa Vespa”: la prima, Meloni, perché avrebbe rafforzato la sua immagine di “donna sola al comando” e la seconda, Schlein, perché si vorrebbe autocandidarsi a “donna sola all’opposizione”. Entrambe le immagini sono false,  ingiustificate e improponibili e lo sono ancor più se a proiettarle è la Rai e il proiezionista è Bruno Vespa. Altra argomentazione è quella dell’occasione fornita agli italiani di conoscere e capire e, si aggiunge, come pure succede in altri paesi. La prima parte dell’argomento appare piuttosto fragile. Ogni giorno, ogni momento e in tutti gli aspetti della vita politica, sociale, economica e culturale abbiamo prove provate di cosa è capace di fare (o di non fare) questo Governo. Cosa altro potrebbe aggiungere di meglio, di più, di maggior interesse per gli italiani? Una sola cosa: l’immagine di se stessa come leader “forte”, unica e insostituibile. Per quanto riguarda cosa avviene negli altri paesi, alcuni si riferiscono agli USA e fanno finta di dimenticare che si tratta, appunto, di un Paese dove il sistema politico democratico è radicalmente diverso. La domanda, infine, è perché la Schlein ha accettato questo trabocchetto e, purtroppo, la risposta in parte la conosciamo. Non c’è molto altro da aggiungere.

Andiamo avanti. Ieri un nostro autorevole e affezionato lettore ci ha scritto a proposito del ricorso al TAR riproponendo un problema che già abbiamo affrontato. Si tratta di “pesare” i tempi e definire un quadro di interesse prevalente, di gerarchia degli eventi. È utile fare un piccolo riassunto. Vedi pure il post dello scorso 11 maggio "CalendeRAI"    http://bloggorai.blogspot.com/2024/05/calenderai.html 

Lunedì 20 maggio votano i dipendenti RAI. Camera e Senato potrebbero votare dopo le europee. L’udienza al TAR è prevista antro la fine del mese. Se non succede nulla di rilevante, il prossimo Cda si potrebbe insediare entro la fine di luglio. Se invece mai dovesse succedere “qualcosa” ovvero i motivi del ricorso dovessero essere ritenuti fondati ne potrebbe conseguire che si dovrà interrompere il meccanismo di nomina previsto dalla precedente Legge 220 del 2015 e si dovrà porre in atto un altro procedimento che, necessariamente, richiederà tempo. Significa, di conseguenza, che questo Cda rimarrà in prorogatio fintanto che non sia predisposto un nuovo quadro normativo. È un bene o un male per gli interessi dell’Azienda? Per come abbiamo argomentato e ricordato più volte: eleggere un nuovo Cda con i vecchi criteri non farebbe altro che riproporre e rafforzare la presa del Governo e dei partiti sul Servizio Pubblico, un processo ancora più pericoloso se posto in una prospettiva strategica degli impegni prossimi venturi e in vista del rinnovo della Concessione del 2027. Eleggere un nuovo Cda con i componenti “usciti dal cilindro” senza alcuna verifica, trasparenza e confronto significa brutalmente e sostanzialmente indebolire l’Azienda più di quanto già non lo sia. Applicare la logica delle nomine senza criteri, parlando di informazione, significa ad esempio poter nominare direttori di testate ad “immagine e somiglianza” dei parenti o degli amici degli amici di turno, delle “quote” di appartenenza.

Se non si comprende il peso e la rilevanza di questa partita, si perde prima ancora del fischio d’inizio e non ci sarà un girone di ritorno: dentro o fuori.

bloggorai@gmail.com

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