giovedì 23 maggio 2024

RAI: altre 5 piccole storie ignobili che ci tocca raccontare

Foto di Çiğdem Onur da Pixabay

Ma che piccola storia ignobile mi tocca raccontare, così solita e banale come tante,
che non merita nemmeno due colonne su un giornale o una musica o parole un po' rimate,
che non merita nemmeno l' attenzione della gente, quante cose più importanti hanno da fare …

Già, piccole storie, piccole piccole, e giudicate voi quanto possano essere ignobili o meno. Certo è che se le andate a raccontate in giro (ad esempio al mio Circolo Trattoristi Bassa Val Tiberina) ti guardano storto e brontolano “Ma perché dovrei pagare il canone”??? Bloggorai comunque ve le racconta consapevole che non c’è molto di meglio su cui riflettere e dibattere. Vogliamo parlare di “missione” del Servizio Pubblico? Vogliamo parlare di telespettatori che mutano di numero e di composizione sociale? Vogliamo parlare di RAI e di intelligenza artificiale? Si certo, argomenti di grande interesse e spessore … c’è da dire solo che non si sa con chi parlarne.

Bene, proseguiamo le storie di ieri.

Storia n. 1bis. La presidente Rai Marinella Soldi sul caso Scurati ha le idee molto chiare: lo scorso 9 maggio dichiara ufficialmente “Non credo che il procedimento disciplinare contro Serena Bortone faccia giustizia della vicenda, né tantomeno faccia bene alla Rai. Quanto riferito dall’AD in Commissione di Vigilanza racconta in modo parziale quanto accaduto, non citando aspetti di rilievo. Ferme restando le policy aziendali, il cosiddetto caso Scurati è ancora oggetto di verifiche da parte della direzione Internal Audit aziendale, per la quale la Presidente ha le deleghe. Le risultanze in bozza di tale audit sono state visionate sia da me sia dall’Ad ed evidenziano una situazione molto più complessa di quella descritta dall’Ad, che richiede un approccio più completo”. Ieri in Vigilanza ha dichiarato “Io non ho visto intenti censori. Censura è una parola bruttissima, non l'ho vista, non è questo l'obiettivo dell'audit", ma "i fatti devono essere completi e la tempistica fa parte dei fatti … La ricostruzione dei fatti dell'AD fatta in Vigilanza è nella sostanza corretta. La rappresentazione contenuta nel rapporto di audit tuttavia ci restituisce l'immagine di una vicenda più complessa rispetto a come è stata raccontata, con disallineamenti operativi e di comunicazione legati ad una timeline di eventi molto precisa”. Ma allora l’AD ha riferito in modo parziale (e quindi scorretto) o in “sostanza” corretto? Alcuni titoli dei giornali sono su “Soldi frena” … “Soldi Nega” … “Soldi ci ripensa” … “Soldi assolve”... "Soldi fa retromarcia". Il PD si interroga: “Perché adesso ritratta? Quali pressioni ha ricevuto in queste settimane, da chi e per quali ragioni?" Già … perchè???

Storia n.2 bis. Il ricorso di Santoro all’AgCom contro “Vespa artista” e la “sua” trasmissione è stato archiviato. L’attacco di “Vespa artista” non era contro Santoro “candidato” ma contro “Santoro giornalista”. Finissima distinzione che sarebbe utile declinare pure con “Vespa artista, vespa giornalista e Vespa politicista”.  Tradotto in italiano: “Vespa artista” può accendere le telecamere e dire ciò che vuole a suo insindacabile giudizio ed è pure pagato.  Comunque, la partita non è chiusa: Santoro candidato può sempre ricorrere al giudice ordinario.

Storia n.3 bis. Oggi sono state pubblicate dichiarazioni del rieletto rappresentante dei dipendenti RAI Davide Di Pietro. Leggiamo “ … è urgente per l’azienda che venga quanto prima recepito il Media Freedom Act”. Bene, benissimo: allora sarebbe utile che dicesse pure chiaro e tondo se ritiene giusto, necessario ed urgente applicare  subito i criteri che il MFA impone ovvero “aperti, trasparenti e non discriminatori” e che dunque i nuovi consiglieri non siano estratti dal cilindro della politica ma selezionati con le idonee procedure, come appunto si richiede con il ricorso al TAR sul quale, però, non si pronuncia.  

Storia n.4 bis. Leggiamo sul Fatto di oggi “PM di Roma indagano per omicidio colposo in relazione alla morte, avvenuta il 13 maggio scorso, dell'ex dipendente della Rai, Mariusz Marian Sodkiewicz, deceduto a causa di un mesotelioma pleurico, forma tumorale dovuta all'esposizione all'amianto”. Sarà un processo lungo e complicato. Intanto registriamo che si è posto il problema e non è cosa da poco conto.

Storia n.5 bis. Valutate voi quanto sia “ignobile” questa storiella, piccola piccola, ma sufficiente a darvi idea di come si esercita il Potere a Viale Mazzini. Tutto comincia lo scorso 9 maggio a Palazzo San Macuto dove si legge, nel resoconto del verbale della Vigilanza Rai che “La PRESIDENTE (Floridia) saluta e ringrazia per la disponibilità il dottor Roberto Sergio, amministratore delegato della Rai, e il dottor Giampaolo Rossi, direttore generale corporate della Rai, accompagnati dalla dottoressa Paola Marchesini, direttrice dello Staff dell'Amministratore delegato, dal dottor Davide Di Gregorio, direttore dello Staff del Direttore generale corporate, dalla dottoressa Bianca Maria Sacchetti e della dottoressa Elisabetta Barozzi, dello Staff del Direttore generale corporate, dal dottor Fabrizio Casinelli, direttore dell'Ufficio Stampa, e dalla dottoressa Angela Mariella, direttrice delle Relazioni istituzionali”. E chi sarà mai Bianca Maria Sacchetti e a quale titolo partecipava ad un incontro istituzionale di tale rilievo non essendo una dipendente RAI? Di lei si legge che ha uno studio di Comunicazione dove però RAI non figura trai suoi clienti. Ieri vi abbiamo scritto che “Molti ci dicono che si tratta della nuova “portavoce” dell’attuale DG assunta con un contratto di collaborazione esterno. Dicono, pare … sembra che si tratta di questo …”  . Il DG Corporate ha una portavoce? A quale titolo il DG si dota di una “portavoce” esterna all’Azienda e che, si presume, non lo faccia a gratis?

bloggorai@gmail.com

 

 

Nessun commento:

Posta un commento