Los hombres hablan de personas y los caballeros hablan de cosas.
Noi non siamo cavalieri e quindi ci possiamo permettere il lusso di parlare di persone e di cose. Non ci diverte gran che ma, sembra, non se ne può fare a meno: aiuta a capire molte cose. Con questa premessa, partiamo da un dotto articolo pubblicato stamattina su La Stampa a firma Michela Tamburrino. Anzitutto è interessante osservare che il quotidiano torinese, da un certo periodo, appare essere più sul pezzo rispetto ai suoi diretti concorrenti Repubblica e Corriere (oggi il primo scrive di Tim, il secondo buca la notizia). Per chi frequenta le letture giornalistiche, qualcosa significa.Poi: sappiamo come funzionano le cose in Viale Mazzini. Succede che talvolta, come in questo caso, si svolge un preconsiglio dove ai consiglieri viene fornito materiale utile per la riunione che si dovrebbe svolgere successivamente, compresa la documentazione che, a norma di statuto, deve essere a conoscenza dei consiglieri 24 ore prima del consiglio stesso. Nelle 24 ora precedenti quindi in molti sono a conoscenza dettagliata di quanto la segreteria del Cda predispone al dibattito. Ad uno dei tanti interlocutori talvolta arriva la telefonata del giornalista che chiede, oppure succede al contrario che qualcuno possa avere voglia o interesse ad essere o apparire come "fonte solitamente bene informata". Qualcuno parla, altri tacciono. E vediamo cosa dicono.
* si comincerà a discutere di piano industriale: bene! da che parte si inizia? leggiamo: all news, digitalizzazione e innovazione, inserimento personale in "area social", Inoltre: comincerà un confronto. Con chi? quando? su quali temi?
*succoso pacchetto di nomine: Rai Com: Foa presidente e Maggioni AD. Le persone giuste al posto giusto (sic!) se non che si pensa subito sia al compenso aggiuntivo (per Foa) che al senso "industriale" di queste scelte. Quali? Poi, Tagliavia a Rai Pubblicità (lui viene da quel mondo) al posto di Marano, quale sarà la sua missione? rivedere l'epoca Piscopo? Inoltre, lo stesso è consigliere di Rai Way, manterrà l'incarico? (torneremo su Rai Way) per non dire che lascia una direzione strategica e chi gli succederà? Poi, tre consiglieri di fonte parlamentare (De Blasio, Coletti e Rossi) riceveranno in premio la nomina a consiglieri di Rai Pubblicità e Rai Com (intanto porteranno a casa un ulteriore compenso). Infine, la Ammirati dovrebbe lasciare le Teche (chi verrà nominato al suo posto?) per andare a dirigere la prestigiosissima e ambitissima direzione "documentari" mentre Fabiano, ex Rai Due, ai nuovi format. Sono possibili altre sorprese.
Vediamo invece cosa non dicono: cominciamo da Rai Way. Da quasi due anni la società quotata è presieduta da una persona esterna all'azienda e nello stesso consiglio l'azionista di maggioranza ha un solo rappresentante (su sette cinque sono esterni e lo stesso AD, formalmente, non è dipendente Rai). Alla vigilia di un anno dove il tema frequenze, torri di trasmissione etc dovrebbe essere cruciale, lasciare Rai Way in queste condizioni è a dir poco problematico (gira il nome che al posto di Agrusti potrebbe andare Orfeo !!! ). La direzione Risorse umane: da tempo si parla di un cambio dove al posto di Flussi potrebbero concorrere Zucca o Ventura. Ancora non si sa chi potrebbe vincere: l'esito è tutto politico. Relazioni esterne, relazioni istituzionali e comunicazione: da tempo si dice che Parapini potrebbe dirigersi verso nuovi lidi, e si dice pure che potrebbe accadere qualcosa dopo Sanremo con possibili accorpamenti (sul nome del successore c'è forte scontro: Salini è perplesso). Infine, è tornato in auge il tema del DG, riproponendo Ciannamea, il nome di "area".
Delle altre direzioni strategiche, Legale e Finanza, no comment!!!
Un lettore, commentando stamattina, ci ha detto "Bhè, pensavo peggio ...". Povera Rai !!!
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